Strappare lungo i bordi : CHRISTIAN STEFANELLI

Marmotta

" Christian dai..." dissi al ragazzo intento a torturarmi con una massiccia dose di solletico

" Smettila" lo implorai

" non fino a quando sentirò uscire dalle tue labbra queste parole : Christian Stefanelli è il miglior ballerino e quasi marito del mondo"

"Dillò" mi esortò ancora una volta.

A causa di tutto quel solletico non avevo più neppure la forza di ridere.
Questo maledetto ragazzo dagli occhi meravigliosi e i capelli neri, mi aveva in pugno.

Fra me e Christian alla fine le cose erano andate bene, tutto si era sistemato per il meglio.

Era bello averlo nella mia vita.
Ogni giorno una sorpresa.
Christian era tipo il pacchettino delle patatine che acquisti al supermercato e poi dentro trovi una sorpresa meravigliosa. Una sorpresa unica, rara e che neppure sapevi di desiderare, ma di cui non puoi più fare a meno.

Christian però era anche un grandissimo stronzo, per non parlare poi della sua incredibile e maniacale gelosia. Sapeva davvero essere insopportabile.

Delle volte era come un bambino insicuro, bastava rivolgere una parola in più a qualche sconosciuto di genere maschile e immediatamente i suoi occhi apparivano cupi.

Litigavamo spesso, ma fare la pace era meraviglioso.
Mi faceva sentire come un bambino che scopre per la prima volta l'amore: incredula e vulnerabile  ma così felice.

Si perché vulnerabilità e felicità vanno spesso di pari passo.
Quando sei felice ti sembra di toccare il cielo con un dito, di salire in alto, sempre più in alto fino ad avere una fetta di blu tutto per te, ma si è anche tanto esposti. Più si sale, più ci si espone e più ci si espone più si diventa vulnerabili.

Lo amavo così tanto nonostante tutto.

La sua famiglia era fantastica, sua sorella mi adorava e persino i suoi cani non perdevano un secondo per farsi coccolare da me.

Tutto era meravigliosamente fantastico come in un...

Come in un sogno...

Amici si era concluso con la vittoria di Alex, io ero andata al serale ma non come concorrente, come una sorta di mascotte. 

Tranquilli non mi ero travestita con la tuta da marmotta per sventolare cartelloni, mi ero esibita e pian piano, prendendo confidenza con il palco, avevo imparato ad amare la danza in tutta la sua interezza.

Christian era uscito la puntata prima della finale, ad un passo dal coronare il suo sogno.
Ma la verità è che il suo sogno lo aveva già realizzato, rendere fieri i suoi genitori.

Dopo la finale eravamo andati a vivere assieme a Bergamo così da poterlo aiutare a gestire la scuola di danza della sua famiglia.

Era così fantastico:

Sembrava un sogno...

" a mia madre piaci" mi disse un giorno mentre eravamo in fila alle poste.

Era strano piacere a qualcuno che non fosse Christian.  Non piacevo neppure a mia madre dopotutto...

A proposito di lei, le cose fra di noi erano peggiorate.
Non capiva perché avessi deciso di vivere con Christian e la sua famiglia anziché tornare nella  dimora ricca di rammarico e tristezza che aveva costruito negli anni.

Con la famiglia stefanelli avevo finalmente capito cosa significasse essere felici.
Ogni giorno.

Sembrava tutto così fantastico:

Come in un sogno...

Peccato lo fosse davvero e me ne accorsi solo quando la sveglia sul comodino della camera d' albergo in cui dormivo trillò.

Avevo fatto un sogno molto ma molto più bello rispetto alla triste realtà che mi attendeva: Christian era uno stronzo e da due giorni non lo vedevo più.

Non mi aveva cercata e io non avevo cercato lui.
Non avevo motivo di farlo, mi aveva semplicemente illusa.
Mi ero sentita come il foglio di carta che usi per i temi di italiano per la brutta copia e poi, quando finisce tutto, trascrivi su un altro foglio, più bello, liscio, pulito e di quello precedentemente non te ne fai più niente.
Semplicemente lo cestini.

Ero un foglio di brutta copia per lui.
E per giunta mi aveva appena cestinata.

Ripensai intensamente al bel sogno di questa notte: cosa avrei dato per vivere in quel mondo parallelo

Spazio autrice

Miei cari lettori quanto mi odiate da 1 a 10 per  avervi inizialmente illuso ?
Un abbraccio