3-Inaspettato

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Capitolo 3

Che aria insopportabile continuo a ripetermi infastidita; per fortuna che questo posto è di passaggio ,che razza di modi per chiedere un bicchiere d'acqua ,sbatto la pezza sul frigo.

"Ehy che ti prende? " Sbuca Lorys dalla porta.

Eccola li, appariscente, vanitosa, bionda ,ma inimitabile.

"Ah niente lascia perdere , i soliti casi umani che mi capitano qui "
"Perché che volevano"? Si alza gli occhiali già con quell'aria da difensore.
Sghignazzo di soprassalto; mi fa morire quando fa cosí.

"Niente dai era solo un tizio scorbutico che ha chiesto l'acqua, ma mi ha dato i nervi".

"E allora che ti frega? Lo rivedi ancora?"

"Ma no che dici ,beh almeno non credo"

Sbuffo e mi sospendo per un'attimo fissando un punto qualunque, ma ritornando al marco di quegli occhi.
Era difficile dopo anni che qualcosa mi rimanesse a fuoco cosí, non lo so neanche io il perché, avrei dovuto stoppare già il pensiero dalle sue miserabili parole. Eppure ritrovo mille punti interrogativi.

"Ehilà..sei ancora qui tra noi ?"
"Oh si ,sono solo un po' stordita oggi ,ho dormito poco sai"
"Beh riprenditi allora che oggi abbiamo da fare, ti passo a prendere alle 15:00"
"Okay stronzetta"
Gli schiaccio un occhiolino e l'abbraccio con un chiaro e silenzioso 'ti voglio bene ' ricambiandomi un affettuoso sospiro.
A volte penso che abbiamo un legame indissolubile ,anzi di questo non penso ma ci gioco la vita.

Tra un cliente e un'altro il tempo fortunatamente scorre più facilmente, abbiamo fatto una bella sommetta oggi e anche la faccia del S.Jhon mi sa tanto di beh soddisfatto direi.

"Tresy le bottigliette di liquore sono quasi finite andresti al deposito a prenderne un paio?"
"Certamente S. Jhon ,mi dia 5 minuti e ritorno"

Mi lancia un ok ed esco fuori dalla caffetteria per raggiungere il deposito ,non è chissà quanto lontano, lo abbiamo qui vicino è una piccola capanna dove abbiamo le riserve. Fortuna che ho portato la chiave; per una come me la memoria non da buone promesse.

Apro la porta e accendo la luce; cavolo puzza talmente di chiuso qui. osservo i scaffali per cercare di capire dove siano queste bottiglie di liquore; oh ecco dove le avevo messe ,ne prendo un paio poggiandole in un cartoncino capiente.

La luce si è spenta, la porta si chiude di seguito;
"mio dio che succede?" , strepito facendo scivolare il cartone.
La mia schiena batte contro muro sentendomi frenata ai fianchi ,un calore di labbra piene e saporose di fumo si addensano alle mie. Sono bloccata che a malapena riesco a muovere la mia bocca, la sento solo tremare con un brivido che mi percorre dal collo fino ad arrivare dritto lungo la schiena.

"Shh" mi sussurra.

D'istino e impacciata mi riaggancio a quelle labbra  lasciando mescolare le lingue tra loro sbandata dal rumore delle bottigliette di liquore sottofondo.
L'adrenalina mi folgora ,ho il cuore che vuole fuoriuscire dalla bocca.

"Chi sei ?"
sussurro ad occhi chiusi e sotto voce tremolante.
La pressione sui miei fianchi svanisce, la porta fa rumore ,apro gli occhi e la luce è di nuovo li.
Con un batticuore al petto ,guardo disorientata la stanza cercando in ogni angolo quello che mi fosse successo o chi l'avrebbe fatto accadere.

Scivolo lungo il muro ritrovandomi seduta a terra come una scema e poggiando il palmo sulla fronte.
A malapena riesco a respirare; cosa è successo? Continuo a ripetermi stordita ma specie incredula.

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