chapter fourteen~american idiot

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Rose's pov
Aprii gli occhi e mi trovai in ospedale. Osservai la scritta che potevo intravedere dal vetro opaco della porta. Ero nel reparto "psicologia", ma la mia memoria non arrivava a dopo quella frase. "Voglio ucciderli". Da lì in poi avevo un vuoto, cosa avevo fatto? La porta si aprì e da dietro spuntarono due occhioni verdi smeraldo. "Hei! Ciao Billie" lo salutai con un cenno della mano "ciao Rose! Sai cosa è successo?" Mi sforzavo di ricordare qualcosa, ma nulla. Solo nero. "Non ci riesco" mi guardò pensieroso "fino a dove arriva la tua memoria?" Questa la sapevo. "Arriva a 'voglio ucciderli' poi un vuoto" "vuoi che ti dica tutto?" In quel momento entrò un dottore "no! Deve ricordare o non riacquisterà la memoria di quelle poche ore!" Ero spaventata. Ore? Quali ore? Sono l'unica cogliona che si perde le ore della SUA vita. "Co-cosa? Ore?!" Chiesi spaventata "sì... dottore può uscire?" "Okay vi lascio soli" "non lei! Rose può lasciare la stanza e tornare a casa?" "Certo Armstrong... ma non fare pazzie signorina!" Non ricordavo nessuna pazzia. Avevo fatto pazzie? Ucciso qualcuno, derubato, fatto esplodere... un momento. Ricordavo vagamente un particolare: la bombetta che avevo fatto esplodere nel centro di San Francisco. "Billie! Ricordo qualcosa su una bombetta, il centro della città!" Billie si voltò e sorrise, poi mi alzai dal letto e, dopo aver firmato un foglio, uscii.
La notte
Mi svegliai, Billie non c'era! Iniziai a cercarlo, in cucina, in soggiorno, in giardino, nella camera degli ospiti... ma nulla, non conoscevo quella casa, e, visto che la nostra non esisteva più, dovevamo cercarne un'altra. Mentre camminavo notai una luce, proveniva dal bagno la cui porta era mezza aperta. Entrai, vidi Billie intento a prendere delle pillole. Si drogava di nuovo. Non potevo crederci. "SMETTILA IMMEDIATAMENTE!" Gridai con tutta la voce che avevo, ed era veramente tanta. "Togliti donna!" Non ci credevo. Era spaventoso, si alzò e si avvicinò a me "vuoi qualche pugno bella?" "Provaci dai, non ne hai il coraggio! Vai vediamo, ma sappi che non ti fa uomo. Picchiare una ragazza non è da forti" non avevo paura di lui. Avevo affrontato persone più violente di lui e non mi ero mai ridotta ad uno schiaffetto debole. "Oh mi sfidi?" Corse verso di me e mi tirò un pugno sullo stomaco, faceva male, ma non mi arresi a lui. Non volevo picchiarlo, ma offenderlo, perchè a volte le parole fanno più male del dolore fisico. "Tu sei solo un drogato schifoso. Non ti meriti nulla di quello che hai. Vai usciamo, investimi se vuoi. Non sai fare nulla senza la tua band, un 18enne stupido. Dai usciamo coraggio, prendi l'auto e investimi."
weilà! Capitolo 14! Grazie Per i voti e le visualizzazioni... a presto♥∞♡♡∞♥
#lovegreenday

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 17, 2015 ⏰

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