Piccolo Conan

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Conan non era un bambino come gli altri,lei lo aveva capito da tempo ormai,era un bambino più acuto,più astuto,meno dolce degli altri. Fin da quando era nella pancia, era stato frettoloso di nascere, di essere indipendente, pareva ancora ricordarsele le costanti minacce di aborto che aveva avuto con lui.
Sospirò mentre lo accompagnava a scuola ,gli stringeva la manina ma lui pareva quasi non aver bisogno di lei.
"Vengo a prenderti prima oggi"
"Perché?"
Domandò il bambino di 5 anni
"Beh,devo fare delle cose che non voglio fare da sola,non puoi accompagnarmi?"
Non era vero,voleva solo passare un po' di tempo con il suo bambino,che pareva essere sempre più distante da lei.
"Non possono accompagnarti gli altri?"
Ran sospirò
"Vabene ho capito. Vengo a prenderti all'orario normale"
Disse Ran sospirando.

"Tutto bene?"
Disse il marito rientrando a casa verso le 17:30
"Si tutto bene"
Annuì Ran,eppure lui,lui non credeva mai alle sue bugie
"Ma sei sicura? Hai una faccia"
Disse Shinichi
"Ma si,va tutto bene"
Cercò di sorridere Ran,non voleva addossare Shinichi di quelle paranoie inutili.
"Conan vuoi aiutarmi a cucinare? Che tu sei bravissimo in cucina"
Disse al bambino che era corso fra le braccia del padre.
"No fallo da sola,tanto tu sai cucinare benissimo"
Disse il piccolo mentre si stringeva nel caloroso abbraccio del padre
"D'accordo,cosa volete mangiare,vi va qualvosa in particolare?"
Domandò Ran con sguardo basso
"Beh,a me andrebbe un po' di sushi"
Disse Shinichi sorridendole teneramente
"Vedo se ho gli ingredienti"
Gli sorrise e si recò in cucina,lui la seguì,e si mise dietro di lei,l'abbracciò e le baciò il collo
"Si può sapere cosa c'è che non va?"
Domandò Shinichi
"Non è niente tranquillo"
Disse Ran abbandonandosi per un attimo al contatto delle labbra di suo marito sul suo collo,si girò e lo abbracciò,stringendolo forte.
"È per Conan?"
"Stai tranquillo. Hai già tanti problemi per parlarti di sciocchezze"
Shinichi sorrise baciandole la fronte
"Io non ho nessun problema,se non quello che la mia bellissima moglie non mi dice cosa non va"
Ran sospirò
"È che a volte mi chiedo.."
Continuo lei gonfiando le guance un po' impaurita
"Mi chiedo dove ho sbagliato con Conan"
"Bingo"
Pronunciò Shinichi mentre continuava a stringerla
"Comunque tu non hai sbagliato niente. Conan è così,ed anche se non te lo dice ti adora. Fidati di me"
Disse Shinichi staccandosi da lei.
"D'accordo"
Rispose Ran asciugandosi gli occhi leggermente lucidi
"Hei,non c'è bisogno di piangere"
Le disse Shinichi asciugandole gli occhioni lucidi
"Sta tranquillo,mi conosci,fra un po' mi passa"
Disse Ran cercando di donargli uno dei suoi sorrisi più dolci.
Shinichi sospirò
"Vuoi che ti aiuti a cucinare?"
"No,piuttosto,perché non vai un po' dai ragazzi?"
"Sono nelle loro stanze?"
Domandò Shinichi,Ran annuì.

La mattina dopo Shinichi scese per fare colazione come tutte le mattine,e come al solito Ran-chan e Shin-chan,erano già partiti per la scuola,mentre Conan di solito invece veniva accompagnato dalla madre più tardi,ma probabilmente quel giorno lo avrebbe accompagnato lui.
"Buongiorno"
Disse sbadigliando e scendendo le scale
"Buongiorno"
Rispose Ran,sorridendogli,più che sorriso lui la definiva una smorfia oppure una bugia,lo detestava,era incredibilmente dolce,ma era dannatamente finto,e al contrario della dolcezza nascondeva tanta amarezza.

"Oi Conan"
Bisbiglìo Shinichi prendendo posto vicino lui mentre Ran preparava il caffè
"Ciao papà!"
Disse il piccolo mentre i suoi occhietti lilla s'illuminavano
"Oggi alleniamo la mente,per fare i detective dobbiamo allenare la mente,lo sai?"
"E cosa facciamo?"
Domandò il piccolo contento
"Oggi studiamo le emozioni"
"Le emozioni? E a cosa servono?"
"Le emozioni ti servono molto nei casi Conan,ed inoltre ti servono anche nella vita"
"E come facciamo a studiare le emozioni?"
"Beh è facile. Ci alleniamo con mamma. Devi dirmi se è felice o triste,d'accordo?"
"Ehm Vabene"
Conan pensò che quel compito fosse estremante facile,fin troppo,sua madre era sempre così felice,allegra e sdolcinata,pareva un zuccherino. Un zuccherino che lui cercava di evitare in tutti i modi possibili.

Per sempre. Missing momentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora