la mattina mi svegliai ma non ero in vena di andare a scuola.
scesi sotto e feci colazione, subito dopo mi suonarono al campanello.
aprì ed era jul, con dylan in macchina che mi guardava.
< eii vuoi venire con noi a scuol- > chiese, poi vide che ero ancora in pigiama< non vieni?>.
<non sto tanto bene> dissi sorridendo falsamente.
<se vuoi oggi mamma fa un po' di brodino, mangi da noi?> chiese preoccupata.
< ci ripenserò, grazie lo stesso> dissi.
lei mi sorrise tornò in macchina, vidi la mano di dylan salutarmi ma gli chiusi la porta in faccia.
pov dylan:
mi chiuse la porta in faccia ma rimasi serio nel tragitto fino a scuola.
< che gli hai fatto?> mi chiese jul.
< io?> dissi pieno di ansia, cazzo forse a scoperto cosa le faccio.
< sai bene cosa> mi disse.
< senti non è colpa mia, io seguo solo la massa, marck l'ha sempre bullizzata così per entrare nel suo gruppo dovevo farlo anch'io, ora non so se sta male a causa mia e non mi interessa sinceramente, la chiamavamo solo balena e gnomo, la rendeva una tragedia> dissi senza respirare.
< tu cosa?> chiese lei con gli occhi spalancati.
< non volevi dirmi questo?> dissi confuso.
< no dylan! volevo chiederti se ieri era nato qualcosa fra voi due !> disse agitata.
parcheggiai e chiusi la macchina.
< mi fai schifo sul serio> aggiunse < come puoi trattare così un ragazza, poi anche la mia migliore amica!>.
< sisi poi ne parliamo> dissi strafottente uscendo dalla macchina.
< dylan, se la perdo a causa tua non definirti più mio fratello> disse guardandomi minacciosa.
poi se ne andò, io raggiunsi marck e gli altri coglioni.
< dylan, ieri non mi sei piaciuto, hai fatto troppo il lecchino> disse.
< le mani non si alzando alle donne, è un gesto che non ho mai tollerato> dissi.
< allora puoi anche uscire da questo gruppo> rispose.
< sul serio marck?> dissi confuso.
< bullizzeremo balena da soli tranquillo> disse lasciandomi una pacca sulla spalla e se ne andò.
dalla rabbia tirai un pugno al muro e decisi di tornare a casa.
pov mal:
vidi la macchina di dylan arrivare, lui scese con la mano sanguinante, così uscii di fretta e andai da lui.
< che è successo! > dissi.
lui mi guardò per un po' e poi aprii la porta.
<non sono fatti tuoi> risposi.
< daccordo scusami, ma almeno fattela curare> dissi.
andammo in bagno e cominciai a fasciargli la mano in silenzio.
< sai che in realtà la pancetta c'è lhai?> disse avvicinandosi.
< smettila> dissi abbassando lo sguardo.
< le cosce sono enormi> rispose.
io stetti in silenzio fin quando non sbattei la schiena al muro e lui si ritrovò davanti a me.
< io impazzisco per le cosce grosse> disse.
sentii il suo fiato sul collo e poi si allontanò.
< ora vai gnomo, grazie> disse.
appena stavo per uscire arrivò julia.
< ei... perchè eri già a casa mia?> disse.
< ho medicato la mano a tuo fratello> dissi con gli occhi assonnati .
< ti ha fatto qualcosa?> chiese.
< no > dissi.
< a me puoi dirlo, dylan oggi mi ha detto tutto quello che ha fatto e tranquilla che avrà delle punizioni> disse ridendo.
< ah quindi lo sai?> chiesi imbarazzata.
< si ma non ti chiamerò balena> disse.
io gli accennai un sorriso e ritornai dentro.
la madre ci preparò il brodino e in tutto ciò mi ero fatta la doccia e jul mi aveva prestato dei pantaloncini e top suoi, anche se mi andavano abbastanza stretti.
appena dylan mi vide fece un sospiro e si tirò il labbro.
lo guardai confusa e lui tole lo sguardo.
nn lo capisco questo ragazzo.
mi sedetti vicino a lui visto che era l'unico posto libero.
mise la sua mano grande e venose sul mio interno coscia strizzandola.
la tolsi subito dall'imbarazzo mentre lui rise in silenzio scuotendo la testa.
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you and i are one ||dylanobrien
Randomintro --> nella storia riassunto: mal viene bullizzata spesso da dei ragazzini della sua scuola, fin quando in quel gruppetto arriva un ragazzo misterioso, menefreghista e orgoglioso, nessuno lo capisce... ma lui è sicuro che lei lo farà. buona le...