< ei ragazzo che fai lì dentro> mi disse una voce maschile da dietro la porta.
io non risposi.
< dai esci, ne parliamo> disse.
< non ho niente> risposi.
< dylan?> chiese < cazzo vado a chiamare mal>.
< no lei no!> dissi ma era troppo tardi.
le mie mani ormai sanguinavano ed ero con la schiena attaccata al muro, fin quando una voce femminile mi fece sconcentrare.
< dylan! apri questa maledetta porta> disse lei.
non risposi.
< dylan cazzo rispondi!> disse tirando pugni alla porta.
< io non ti merito> dissi e ruppi lo specchio dalla rabbia.
< esci e ne parliamo, esci!> disse.
decisi di aprire la porta ma svenni.
< merda> disse lei prendendomi per il viso.
pov mal:
vidi dylan con le mani spaccate e i vetri un po dappertutto .< ora vieni subito con me> dissi prendendolo sulle spalle, non so con quale forza ma riuscii a portarlo in camera.
pensai di dover avvisare julia ma dylan stava in condizioni pietose.
< non curarmi, non me le merito> disse camminando verso la porta.
< non te le meriti, ma ti varranno trecento infezioni diverse se non la disinfetto> dissi facendolo sedere sul letto.
in quella stanza c'era solo silenzio.
< scusami> disse.
< non mi servono> dissi continuando a guardare la sua mano sanguinante.
< dai ti prego> disse.
< perchè hai detto quelle cose prima> dissi sul l'orlo di piangere.
<non le volevo dire, lo giuro, ero incazzato > disse toccando il mio viso.
< tu non capisci> dissi finendo di fasciargli la mano, mi alzai< io ti ho dato la mia verginità>.
< lo so, è per questo che mi odio> disse avvicinandosi a me.
< facciamo che da ora siamo solo amici> dissi.
< amici?> chiese lui< non potrò mai essere tuo amico mal>.
< dimmi che cazzo vuoi essere allora, perché sono in confusione> dissi con le mani nei capelli< stiamo per tornare a casa e ho passato la vacanza più brutta di sempre, era meglio quando eravamo ai tempi del bullismo, che mi chiamavate balena, gnomo e tutte le altre cazzate, vorrei non essermi innamorata di te, perchè sapevo dall'inizio che mi avresti ferito>.
lui non rispose.
<a mezzanotte è anche il mio compleanno e non voglio pensare a niente> dissi uscendo dalla porta.
pov dylan:
il suo compleanno??
devo preparagli qualcosa per farmi perdonare.
cercai julia e appena la trovai mi tirò uno schiaffo.
< meritato> dissi.
< che cazzo vuoi> disse.
< devo parlarti, ti prego> dissi con gli occhi lucidi.
salimmo in camera e gli raccontai tutto.
< perché sei così orgoglioso dylan!> urlò < digli che ti piace, dille che la ami, dille che vorresti passare tutta la vita con lei, digli tutto>.
< ci provo, no, devo farlo> dissi in panico.
< domani prepariamo qualcosa> disse abbracciandomi.
< perchè questo?> chiesi ridendo.
< perché sei cambiato, e mi piaci più così> disse sorridendo.
io ricambiai e lei se ne andò.
pov mal:
entrai in camera e trovai dylan sdraiato sul letto.< ei> disse lui.
io non risposi, mi andai a cambiare e mi coricai subito.
< buonanotte piccola> disse.
mi addormentai.
il mattino seguente, aprii gli occhi e sopra il comodino vidi la colazione con un biglietto.
' so che non dimostro i miei sentimenti per il mio orgoglio, so di non esser perfetto e so di non meritarti, ma devi sapere che dal primo giorno che ti ho vista il mio cuore ha cominciato a rifunzionare dopo anni, sei nella mia testa notte e giorno, non riesco a starti lontano e sono una merda ad aver detto quelle cose, voglio creare un futuro con te e magari anche una famiglia, voglio te e me insieme, perché ti amo e nessuno mi fa sentire come mi fai sentire tu, quindi ti ringrazio e spero che mi perdoni, ma soprattutto buon compleanno alla mia piccola donna' -dyl
a leggere quelle parole così dolci e sincere mi scesero un po' di lacrime , che asciugai sorridendo.
mi alzai e corsi subito fuori.
trovai lui e lo abbracciai.
esso prese il mio viso e lo baciò delicatamente.
< ti amo anch'io> dissi baciandolo di nuovo.
< quindi sono ufficialmente tuo e tu solo mia> disse prendendomi per la vita.
< probabile> dissi ridendo.
< probabile? ooo no > disse < risposta sbagliata>.
mi prese e mi buttò in piscina per poi buttarsi anche lui.
< ma sei scemo!> dissi asciugando gli occhi.
mi prese dalle cosce e mi attaccò a esso.
< dovevi dirmi di sì, che sei solo mia> disse.
< sono solo tua> risposi.
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you and i are one ||dylanobrien
عشوائيintro --> nella storia riassunto: mal viene bullizzata spesso da dei ragazzini della sua scuola, fin quando in quel gruppetto arriva un ragazzo misterioso, menefreghista e orgoglioso, nessuno lo capisce... ma lui è sicuro che lei lo farà. buona le...