CAPITOLO 13

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< ragazzi?> disse mia madre entrando all'improvviso.

< mamma!> urlai.

< che fate!> disse lei.

< niente, dopo ti spiego, ora esci!> dissi.

lei con gli occhi spalancati chiuse la porta.

< che mal di testa> disse dylan .

< beh, ieri eri ubriaco fradicio> dissi mettendo i pantaloni.

< cos'è tutta questa confidenza?> mi chiese.

< cioè?> dissi.

< ti cambi davanti a me> disse malizioso.

< dylan, è come se mi vedessi in costume> risposi.

< non è del tutto così> disse alzandosi.

< allontanati, ieri hai già fatto troppo> dissi infilando le scarpe.

< che è successo?> chiese con la mano sulla fronte.

< ti sei ubriacato a morte e hai picchiato ben> dissi < poi hai vomitato e subito dopo mi hai baciato, mi hai detto che sono sempre nella tua mente e che non mi meriti>.

< ah> rispose freddo < dimentica tutto, ero ubriaco e scusami ancora>.

< questa cosa non giustifica la tua gelosia> dissi.

< io geloso?> disse ridendo.

< si o'brien> risposi< e non mi resisti>.

< ma perfavore> disse.

< ah no?> dissi avvicinandomi a lui, si sedette sul letto da quanto le sue gambe cedevano e mi misi a cavalcioni su di lui.

< non ti faccio impazzire?> dissi sensualmente.

il suo amichetto si alzò, quindi mi spostai e uscii dalla porta.

DACCORDO è STATO MOLTO IMBARAZZANTE.  anche se mi piace provocarlo.

< quindi signorina?> chiese mia madre.

< ah si.. ieri dylan non aveva le chiavi di casa e quindi ha dormito da noi, ora lasciami andare a scuola> dissi sorridendo.

arrivai in classe con julia e gli raccontai tutto.

< mio fratello?? lui non è mai geloso di nessuno> disse< quindi vuol dire che gli piaci> .

< lo spero...  anche a me piace un po'> dissi imbarazzata.

< ADOROOO> rispose julia < cioè ci pensi a essere cognate!>.

< AHAHAHAHAH esagerata> dissi ridendo.

le lezioni finirono e dovetti andare agli allenamenti, perchè domani abbiamo la partita.

< salve> dissi.

< mal! sei dimagrita o sbaglio > mi chiese il coach.

< boh> risposi.

< vabbè dai!! ci servi per la partita di domani!!!> urlò< se domani vinciamo andiamo ai mondiali, quindi belle cariche!!!>.

ci allenammo e vidi entrare come al solito marck e... dylan.

pov dylan:

< la balena è dimagrita?> mi disse marck.

in realtà è vero, non ci avevo fatto caso.

< resta comunque balena ehh> disse.

io girai gli occhi e sbuffai.

fece l'ultimo canestro e devo dire che era molto brava.

quei pantaloncini gli facevano un culo da paura e vedevo che marck la guardava troppo.

pov mal: 

finimmo gli allenamenti e marck si diresse verso di me.

< che vuoi?> chiesi.

< senti.. abbiamo iniziato col piede sbagliato, volevo scusarmi> disse, E DEVO DIRE CHE SEMBRAVA ANCHE SINCERO.

< oh.. beh, grazie > dissi.

< domani sera c'è una festa, se vuoi vieni> disse.

< non so, domani ho la partita> dissi.

< vabbè è la sera> rispose.

< allora daccordo> dissi.

lui mi sorrise e se ne andò.

arrivò l' altro.

< che ti ha detto?> chiese nervoso.

< eiei calmati, si è scusato e mi ha invitato ad una festa> dissi.

< ma era ovvio! > urlò .

< che cazzo hai!> dissi < dovresti essere felice che per un anno non subirò atti di bullismo>.

< tu non capisci> disse correndo fuori.

arrivai a casa e mi stesi sul letto morta.

dormì fino a quando mi suonò il telefono.

chiamata con jul:

oiii come ti sei vestita???

eh??

devi uscire con ben!!

OH MERDA ME NE SONO SCORDATA

vieni da me! subito!

corsi da julia perchè sapevo che potevo contare su di lei.

< sei meravigliosa> disse.

< julia hai visto il mi-> disse dylan e si fermò a guardarmi.

< non è magnifica???> chiese julia facendomi girare.

< b-beh si, cioè sei bellissima> disse fissandomi.

< vedi!!! farai cadere ben hai tuoi piedi!!> urlò jul.

< esci con ben?> disse dylan diventando serio.

< si > risposi.

lui se ne andò sbattendo la porta

< non badare a lui, dopo ci parlo io, vai e divertiti!!!> disse sorridendo.

io la abbracciai e corsi in macchina.


you and i are one ||dylanobrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora