Capitolo venti

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"Come fai a essere qui?" Astoria rantolò appena riprese conoscenza. Si allungò e si toccò il fianco con cautela mentre si ritraeva sulla sedia.

"Ho dovuto attraversare l'Europa per colpa tua" disse lui con un ringhio basso.

La rabbia nella sua voce era palpabile.

Hermione lo fissò. L'apparizione attraverso il continente era quasi impossibile. Richiedeva di saltare così tante volte che una persona esauriva la sua magia e doveva fermarsi, con una quantità di concentrazione così tremenda era praticamente impossibile sopravvivere. La maggior parte delle persone che saltavano più di qualche paese si spappolavano a morte. Se Malfoy era davvero apparso così lontano, avrebbe dovuto essere quasi morto per esaurimento della magia.

In tal caso, non c'era da meravigliarsi che il maniero avesse tremato. La potenza e la concentrazione per eseguire con successo un tale salto sarebbero esplose come l'onda d'urto di un boom sonico. Probabilmente c'era una stanza nel maniero che era stata ridotta in schegge.

"Questo... questo è completamente impossibile", balbettò Astoria.

"Sottovaluti tuo marito, Tori?" disse in tono freddamente assassino. "Non è molto femminile da parte tua".

"Oh, sei qui per colpa mia?" La voce di Astoria era viziosa. "No. Non lo sei. Sei qui per colpa di quella sanguemarcio. Mi hai fatto una fattura. Mi hai scaraventato contro un muro.

Hai ucciso Graham Montague, tutto a causa di quella sanguemarcio".

"Sì, l'ho fatto" disse Malfoy. "Ho fatto tutte quelle cose perché lei è l'ultimo membro dell'Ordine della Fenice, e questo significa che lei, a differenza di te, è importante; infinitamente più importante di te. Decisamente più importante di Montague. Sapevi che il Signore Oscuro la fa portare regolarmente davanti a sé per ispezionare i suoi ricordi? Gli occhi sono piuttosto utili quando si esegue la legilimitazione".

Astoria impallidì e Malfoy continuò a parlare con la sua voce fredda e mortale: "Ho cercato di essere paziente con te, Astoria. Sono stato disposto a trascurare il tuo comportamento indecente e le tue piccole interferenze, ma ricordati che, a parte essere in qualche modo decorativa, sei inutile per me. Se ti avvicini di nuovo a lei, o le parli, o usi il tuo status di signora di questo maniero per sfondare una delle mie protezioni, ti ucciderò. E lo farò lentamente; forse nel corso di una serata o due. Questa non è una minaccia. E' una promessa. Vattene. Via. dalla. mia. vista".

Astoria emise un singhiozzo terrorizzato e fuggì dalla stanza.

Malfoy rimase in piedi respirando profondamente per diversi secondi prima di voltarsi di nuovo verso Hermione.

Si avvicinò lentamente a lei, poi si inginocchiò e le inclinò il viso per guardarle di nuovo gli occhi.

"Le pupille sono di dimensioni diverse" disse dopo un momento. "Dopo che avrò applicato l'essenza di dittano, manderò a chiamare uno specialista per vedere se c'è altro da fare".

Hermione lo fissò.

"Non hai bisogno dei miei occhi per eseguire la legilimenza" disse con voce legnosa. "È solo più facile così. Non importa se sono cieca da un occhio".

Lei sentì le dita sul suo volto trasalire debolmente e la mascella di lui serrarsi.

"La considero una questione di convenienza", disse lui dopo un attimo.

Il pollice di lui passò leggermente sullo zigomo di lei mentre continuava a studiarla.

Lei lo fissò di nuovo. Sembrava abbattuto, ma forse le sembrava così solo a causa dell'offuscamento della vista.

Manacled - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora