Capitolo 24

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Martina's P.O.V.

Osservo la mia pancia che cresce ogni giorno di più insieme al mio bambino. L'accarezzo, domandandomi mentalmente se sia un maschio o una femmina. Non abbiamo voluto sapere il sesso del nascituro, preferiamo una sorpresa alla nascita ed è per questo che tutto ciò che abbiamo comprato fino ad ora è sui toni neutri.

Ripenso un po' a tutto quello che mi è successo in quest'ultimo anno e a come io sia cambiata. All'ultimo anno del corso di laurea magistrale in economia e al fatto che sia stato completamente diverso da come io me lo sono sempre immaginata e a come mi abbia davvero cambiato la vita.

Ripenso a quel primo giorno, lo stesso che era iniziato malissimo; ero in ritardo e la mia macchina aveva deciso di non partire... forse era il destino. Ho preso quel taxi e mai mi sarei aspettata che l'uomo seduto accanto a me, quell'imprenditore ricco e famoso con il quale ho litigato quella mattina, sarebbe poi diventato il grande amore della mia vita.

Sobbalzo, sentendo bussare alla porta della mia camera d'albergo. Io, Jorge e i nostri amici alloggiamo qui per il matrimonio di Diego e Lodovica.

"Lodo chiede di te" mi avvisa Alba, con ancora i bigodini in testa. "Non guadarmi così, lo sai che tengono meglio i ricci poi" borbotta, facendomi sfuggire una sonora risata.

Mi assicuro di aver preso la chiave elettronica della stanza e poi la seguo verso la suite della sposa.

"Perché la sfortuna mi perseguita?!" vedo una Lodo piuttosto disperata, non appena Candelaria ci apre la porta.

"Che succede?" chiedo a mia cugina, mentre Mercedes sbuffa roteando gli occhi.

"Spiegatele che io così non riesco a truccarla, grazie" dice poi, leggermente infastidita.

"Credo sia ansia pre-matrimonio o qualcosa del genere" sussurra Cande, continuando a guardare le scenate della sposa.

"Lodo" la richiamo. "Mi spieghi qual è il problema?" domando, cercando di capirne qualcosa di tutta questa storia.

"Il problema è che ho delle occhiaie orribili e i capelli si sono gonfiati per l'umidità e... sarò la sposa più cessa al mondo" scoppia a piangere davanti allo specchio.

"Cretina smettila" la rimprovero. "Sono le 6 del mattino, tra poco arriverà il fotografo e devi iniziare a prepararti per raggiungere sull'altare l'amore della tua vita" ribatto con tono fermo, mentre Alba le passa un fazzoletto.

"Infatti, adesso lasciati truccare" prende voce Mechi. "Sono in grado di coprire quelle occhiaie e il parrucchiere arriverà presto" fa un occhiolino alla bruna, che accenna un sorriso.

"Resta comunque il problema dei fiori" borbotta poi, asciugandosi il naso.

"I fiori?" guardo confusa le ragazze.

"Il fioraio ha chiamato per dire che non gli sono arrivati i fiori che Lodo ha scelto per il suo bouquet" stringe i denti Alba.

"Ok... questo è un bel problema, ma niente di irrisolvibile" cerco di farla calmare. "Pensa che questi sono solo piccoli dettagli, insignificanti" le accarezzo una spalla. "Ricorda che a fine giornata sarai la moglie del tuo primo e unico grande amore" le sorrido, vedendo una lacrima scorrere sul suo viso.

Scoppia a piangere sulla mia spalla.

"Ora basta piangere, abbraccione di gruppo!" esclamo, stringendola forte a me, mentre tutte le altre si uniscono all'abbraccio. "Chiamo Jorge e vedo se riusciamo a risolvere la questione dei fiori, tu muoviti" agito il dito contro la sposa, che prontamente si asciuga le lacrime e inizia a farsi truccare da Mercedes.

Dopo essermi assicurata che il mio futuro marito, nonché testimone dello sposo, vada a recuperare un bouquet di camelie rosa e bianche per la sposa, torno in camera dalle ragazze per truccarmi con loro.

All'improvviso tu// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora