Appena l'autobus arrivò alla fermata e aprì le portine, i due ragazzi scesero, uno messo peggio dell'altro, e si congedarono per poi dirigersi verso le rispettive case.
George aveva paura della reazione di sua madre a tutti i lividi e tagli sul viso.
Meno male che i bulli si erano fermati solo a quello e non avevano fatto altro.
Appena si slacciò le scarpe, pronto a togliersele appena passato dall'uscio, notò che sulle mensole attaccate alla parete c'era la sua copia delle chiavi di casa.A quanto pare, sua madre si era accorta che suo figlio si era dimenticato le chiavi, per cui le aveva messe sulla mensola, nascoste dietro dei vasi perché non potessero finire sotto occhi indiscreti.
Il ragazzo temette il peggio ma si fece coraggio. Prese le chiavi, fece respiro profondo, le infilò nella serratura e girò.
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"Ciao mamma!", disse George appena entrò in casa.
"Ciao tesoro!", esclamò la madre arrivando in ingresso con un sorriso che subito svanì vedendo le condizioni di suo figlio.
"George...", disse la donna con tono supplichevole e preoccupato, come per dire 'Ma perché devi sempre arrivare a casa ridotto così?'
Il ragazzo intuì e rispose: "Quegli sciocchi hanno di nuovo preso di mira me e Darryl, ma ti giuro che noi non c'entriamo nulla, hanno cominciato loro!"
Con sorpresa del moro, sua madre sorrise e rise sarcastica, per poi andarsene e aggiungere: "Chissà quando Nick imparerà che non serve a niente prendere in giro gli altri!"
"COSA!? MA CHI È 'STO NICK!?", esclamò il moro, raggiungendo la madre.
La donna si volse di nuovo verso il figlio e disse: "Ho chiesto del capo dei bulli al colloquio con i genitori, dato che anche precedentemente prendeva di mira te e Darryl. I professori mi hanno detto il suo nome e perciò, dopo l'ennesimo scontro, ho pensato di rivelartelo."
"Almeno puoi ora rimbeccarlo, o no?", aggiunse poi facendogli l'occhiolino.George rise alla battuta e abbracciò la mamma ringraziandola del consiglio. Dopo essersi tolto le scarpe, salì al piano di sopra, posò lo zaino sul pavimento e si lavò il viso in bagno.
Si guardò allo specchio e vide che i suoi lineamenti non erano stati mutati tantissimo per le botte, almeno il naso era ancora dritto seppur sanguinante.
Le pochissime e invisibili lentiggini sotto gli occhi erano ancora più invisibili sotto lo sporco.
Il ragazzo si bagnò le mani e se le passò sul viso, lavando via ogni sporcizia e traccia di sangue.
"Accidenti, che giornata!", sospirò poi continuando a guardarsi allo specchio.
Notando anche i capelli arruffati, utilizzò le mani bagnate per metterli in ordine e, soprattutto, cercando di sistemare una ciocca ribelle sulla tempia destra. Purtroppo non c'era verso di tenerla al suo posto.Non poteva andare peggio di così. Almeno, fino a quel momento...
"Ho sentito che c'è qualcuno di nuovo a scuola!", osservò la mamma di George passando davanti alla porta del bagno. Il ragazzo stava bevendo dal rubinetto quando l'acqua gli andò di traverso a sentire quell'affermazione.
Tossichiando, egli rispose così: "Ah sì, è qui da poco e deve vedere se trasferirsi qua oppure cambiare istituto ma penso rimarrà qui"Fece male a rispondere perché partì una carrellata di domande da parte della madre, che chiese praticamente tutto del nuovo arrivato.
Dopo due ore fatte di sole domande, il moro riuscì finalmente a rifugiarsi in camera sbattendo la porta.Un miagolio leggero provenne da sotto le coperte del letto. Il ragazzo sorrise, si sedette per terra e alzò un lembo della trapunta.
Degli occhi grandi marroncini, sopra un musetto appuntito e grigio, spuntarono da sotto le coperte. Poi uscì tutto il corpo dalla pelliccia grigia tigrata, seguita da una codina corta e pelosa.
"Ciao Luca!", esclamò il moro avvicinando a sé l'animaletto che, nel frattempo, faceva le fusa che si sentivano a metri di distanza e picchiettava la sua testa rotonda sulla zazzera castana del suo padrone.
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🌹💙 Rose blu 💙🌹
Hayran Kurgu💙🌹💙 La diversità è ciò che rende una persona unica, lo sappiamo ormai a memoria ma questa, a volte, a causa di ingenui ed ignoranti, può causare problemi. Clay e George si conoscono appena. Sono abbastanza differenti tra loro. Eppure sarà il temp...