Il moro non sapeva cosa rispondere. Non se la sentiva dopo quello che era successo ma, allo stesso tempo, gli si era parata davanti un'occasione irripetibile per conoscere quel ragazzo dalla Florida presente in quella scuola da solo 3 mesi.
Alla fine accettò e Clay mostrò un sorriso raggiante, esclamando: "Benissimo!"
George arrossì, di nuovo, senza accorgersene.
La coppia davanti a lui trattenne una risatina mentre il moro si accorgeva del suo colorito.
Si scusò e cercò di scappare via ma venne trattenuto.
"Ehi ehi ehi! Dove vai? Non volevo metterti in imbarazzo!", esclamò il biondo tenendo il più piccolo per un braccio.
"Sto bene, tranquillo!", rispose George divincolandosi dalla presa.
"Comunque volevo chiederti se ti va bene se facessimo un pigiama party a casa mia. Non solo invito Cate ma c'è anche mia sorella! Magari potremo diventare tutti amici!", aggiunse Clay sorridendo.A George pareva un po' troppo presto per fare un pigiama party: si erano conosciuti da pochissimo e per motivi non affatto piacevoli.
Ma vedere quel bellissimo sorriso dipinto sul volto del biondo...
Non voleva dargli dispiacere.
E poi... era ora di andare avanti."Ok! Se non disturbo...", tentennò il moro ma Clay l'aveva già interrotto con un sonoro "Evvai!"
Entrambi risero ma vennero interrotti da Cate che chiamò il suo ragazzo in lontananza, dato che i due si erano allontanati leggermente.
"D'accordo! Ora devo andare! Ciao George! Cerca di mettere un po' più di carne su quelle ossa in questi giorni!", lo salutò Clay sorridendo e agitando una mano.
A George non piacque l'ultima frase che il biondo aveva pronunciato ma aveva ragione. Decise di lasciar perdere e di salutare di rimando il ragazzo per poi dirigersi verso la fermata del bus.
~~~
Dopo aver salutato la madre ed aver salito le scale, George si precipitò in camera sua. Abbandonò il proprio zaino in un angolo della stanza e si sdraiò sul letto, ripensando alla giornata appena trascorsa a scuola.
Era andata meglio di quanto si aspettasse e in più aveva conosciuto Cate ed era pure stato invitato da Clay a fare un pigiama party a casa sua.
Gli pareva incredibile.
Quella settimana avevano pochi compiti, stessa situazione per quella successiva. Probabilmente il biondo avrebbe organizzato il tutto per quel weekend.
Il moro rise ripensando alla fortuna che gli era capitata quel giorno.
Immaginò Darryl contento per lui e che gli augurava buona fortuna.
Rivedere il suo amico d'infanzia in mente gli fece appannare gli occhi per le lacrime ma decise di non pensarci: almeno aveva smesso di soffrire e stava in un posto migliore.Venne distratto da Luca che miagolava come un matto, stringendo tra le fauci un peluche.
"Che c'è, bellissimo?", domandò George rizzandosi a sedere.
Il gatto lo guardò negli occhi continuando a piangere.
"Vuoi giocare?", continuò il ragazzo.
Il micio si alzò sulle zampe posteriori, mantenendo il contatto visivo e lasciando cadere il peluche.
Alla fine il moro si alzò e prese il pupazzo. Luca smise di miagolare e spostò l'attenzione dagli occhi del padrone al giocattolo. Quest'ultimo venne lanciato nel corridoio fuori dalla stanza e subito il micio partì come un razzo a riprenderlo.Anche il ragazzo uscì e si ritrovò davanti una bestiola di pelliccia grigio cenere che prendeva il pupazzo tra gli artigli e si metteva a morderlo. Con le zampe posteriori, intanto, andava a scalciare la parte in basso del peluche.
Il moro rise, prese il telefono e gli fece una foto.
Poi si abbassò alla sua altezza e incominciò a giocare a tira e molla, tirando il giocattolo dalla propria parte mentre il micio teneva l'altra parte stretta tra le fauci.
"Però! Come sei diventato forte!", si complimentò George lasciando andare il peluche. Inaspettatamente il gatto fece lo stesso, per poi andare a strusciarsi contro una mano del suo padrone.
Quest'ultimo lo accolse tra le sue braccia e prese a grattarlo ai lati della testa.
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🌹💙 Rose blu 💙🌹
Fanfiction💙🌹💙 La diversità è ciò che rende una persona unica, lo sappiamo ormai a memoria ma questa, a volte, a causa di ingenui ed ignoranti, può causare problemi. Clay e George si conoscono appena. Sono abbastanza differenti tra loro. Eppure sarà il temp...