La giornata finì prestino e tutti poterono tornare a casa. Solo che, qualche minuto prima della fine dell'ultima ora, si era messo a piovigginare.
"Accidenti, mi sono dimenticato a casa l'ombrello!", esclamò George mettendosi il cappuccio della felpa in testa.
"Io pure!", ridacchiò Darryl cercando di coprirsi il capo con gli avambracci.
I due corsero alla fermata dell'autobus ma entrambi scivolarono sull'asfalto bagnato e caddero.
"Che fessi!", disse qualcuno passando accanto a loro.
I due riconobbero la voce e questo li innervosì. Ma solo uno di loro riuscì a mantenere la calma.
"ANCORA VOI!? BASTA, NE HO ABBASTANZA!", urlò l'occhialuto alzandosi. Sarebbe corso dietro a loro se non fosse stato fermato da George che lo teneva fermo.
"ANDATE ALL'INFERNO, IDIOTI!", continuò Darryl, pregando nel frattempo il moro di lasciarlo andare.
"Hai la lingua lunga, ragazzino. Notevole!", scherzò, andandosene, il ragazzo che li aveva apostrofati un attimo prima."Mi sa che ha frainteso! È lui ad avercela, lui e i suoi amichetti!", rise sarcastico George lasciando andare l'amico.
"Quelli lì mi hanno stancato sul serio! Teste di muffin! Mi aspetti se vado a riferire questa cosa ai professori?", disse Darryl irritato. Il moro annuì e il primo si diresse verso l'edificio scolastico per parlare con il coordinatore di classe.~~~
"Hanno detto che faranno qualcosa ma io non credo loro, sono quasi tutti incapaci!", sospirò l'occhialuto appena uscito.
Lui e il moro iniziarono a dirigersi verso la fermata quando vennero interrotti da una voce: "Ehm... Ragazzi!"I due si voltarono e si ritrovarono davanti Clay, per l'ennesima volta.
"Sentite, sono sorpreso dal vostro atto. Vi consiglio comunque di stare alla larga da quelli là, alcuni addirittura dicono che i due nuovi arrivati sono dei delinquenti. Si nota lontano un miglio che stanno prendendo il controllo del gruppo: ormai Nick sembra essersi sottomesso a loro, nonostante sia il capo", disse il biondo.
"Grazie mille, lo terremo a mente!", rispose raggiante l'occhialuto. "Dov'è Cate?", aggiunse.
"Ha preso l'autobus qualche minuto fa, adesso torno a casa anch'io. Volete un passaggio?"Darryl stava per rispondere un convintissimo sì ma George fu più veloce a dirgli di no. Si congedarono e aspettarono l'autobus.
"Ti va se sto un po' a casa tua? Avverto mia madre!", propose l'occhialuto mentre salivano sul mezzo.
"Dipende da quello che lei risponde ma per domani ho pochi compiti, quindi sì! D'accordo!", rispose il moro con un sorriso.Mentre il viaggio proseguiva, George prese il telefono e mandò un messaggio a sua madre:
G:Ciao mamma, se arriviamo leggermente in ritardo è perché i bulli ci hanno preso di nuovo di mira (meno male senza picchiarci) e Darryl ha avuto la bella idea di riferirlo ai professori. Comunque stiamo arrivando e lui resta per il pomeriggio con noi. Almeno facciamo quegli straccetti di compiti che abbiamo per domani. Ok?
A dopo 😊Non passò neanche mezzo minuto che la risposta arrivò:
M:Ecco perché non mi arrivava alcuna notifica a giustificare il ritardo! Comunque va benissimo ma dovete studiare seriamente. Tutto chiaro? A dopo, cucciolo mio! 😘
~~~
Mezz'ora dopo i due si ritrovarono già a casa di George a giocare ai videogiochi.
"E per tre volte di fila il Bad Boy vince ancora!!!", urlò l'occhialuto al settimo cielo dopo aver vinto di nuovo e improvvisando una goffa danza della vittoria.
Questo scatenò le risate del moro.
"Statt' calmo! Che poi ti straccio!!", lo avvertì George preparandosi ad una nuova partita. Ciò causò le risate isteriche del suo amico.
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🌹💙 Rose blu 💙🌹
Fanfiction💙🌹💙 La diversità è ciò che rende una persona unica, lo sappiamo ormai a memoria ma questa, a volte, a causa di ingenui ed ignoranti, può causare problemi. Clay e George si conoscono appena. Sono abbastanza differenti tra loro. Eppure sarà il temp...