Cattivo presentimento

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George era ancora a letto quella mattina. Non aveva dormito molto (chissà perché) e ora si ritrovava a guardare il soffitto spoglio della sua stanza, accarezzando i petali della rosa che aveva trovato la sera prima tra i regali di compleanno.
Si sentiva vuoto e non capiva il perché.
Guardò ancora la corolla di petali del fiore, percorrendo con il dito il bordo di ognuno di questi.
Chissà come appariva normalmente; ora come ora, a lui appariva di un blu brillantissimo, diventava quasi abbacinante sotto la luce del sole.
Anni fa qualcuno gli aveva detto: "Sai che quelli col tuo tipo di daltonismo vedono il blu ancora meglio delle persone normali?"
'Strano! Perché proprio il blu?', pensò il ragazzo con gli occhi piantati sulla rosa.

Non si può trovare una risposta definita a tutte le domande, George...
Decidi tu...

Appena la sveglia suonò lui si lamentò perché non voleva alzarsi ma fu costretto. Posò la rosa sul comodino e iniziò mettere a posto le sue cose e a riporle nello zaino per poter iniziare la scuola.

~~~

"Buongiorno!", esclamò Darryl vedendo il suo amico arrivare. George ricambiò il saluto e insieme aspettarono il bus alla fermata.
Mancava poco all'arrivo del mezzo che il moro domandò: "Ma sai chi è stato a regalarmi la rosa blu ieri?"
"Non ne ho la più pallidissima idea!", rispose l'occhialuto ma con fare strano che George trascurò.
"Hai almeno qualche sospetto?", continuò il moro.
L'amico rispose allo stesso modo.
I due salirono sull'autobus e continuarono a parlare del più e del meno.
Durante la pausa George aveva intenzione di chiedere del fiore a Clay, ma subito dopo scartò l'idea dato che non c'era neanche al festino.
Ed era ancora più arduo intuire chi gli aveva regalato la rosa dato che su di essa non vi era attaccato neanche un accidenti di biglietto.
Decise di non pensarci più e di godersi il corto viaggio prima della noiosissima giornata scolastica che lo attendeva.

~~~

"Ehi piccoletti!", urlò qualcuno appena i due scesero dall'autobus.
Entrambi si guardarono intorno ma, non vedendo nessuno, proseguirono.
Qualche secondo dopo, però, si ritrovarono a terra dopo essere caduti come dei sacchi di patate a causa di uno sgambetto.
"Da quando ignori la gente quando ti saluta, eh!? Daltonico!", rise uno dei bulli prendendo George per il colletto della felpa e alzandolo di poco per poterlo vedere in faccia.
Il moro non rispose, si limitò a guardare il bulletto. Come risultato quest'ultimo lo lasciò andare, facendolo di nuovo cadere per terra.

'Ehi, non ho mai visto né sentito di questi ragazzi!', pensò il moro rimettendosi in piedi.
Aiutò Darryl ad alzarsi e insieme si voltarono per trovarsi tutto il gruppo di bulli davanti.
Il moro aveva ragione: erano presenti due nuovi componenti, ed erano stati sempre loro a far cadere lui e l'occhialuto.

"Che volete?", domandò George freddo guardando negli occhi il capo, Nick.
"Volevamo solo augurarvi il buongiorno!", rispose lui con un sorrisetto in volto.
"Penso che abbiate avuto l'occasione di conoscere i miei nuovi compagni", continuò indicando i due nuovi componenti, "Noah Nguyen e Karin Cox".
'Che strani nomi!' pensò il moro guardando i due indicati da Nick.

I due sembravano fratelli dalla somiglianza del viso e dei loro caratteri.
Noah era di pochissimo più alto del moro, presentava una capigliatura corta tinta di rosso fuoco, occhi grigi ed era vestito in stile punk.
Karin era invece molto più alto del moro, con i capelli lunghi e neri con le punte tinte di un verde ormai sbiadito, occhi castani e vestito in uno stile abbastanza normale dove prevaleva il nero.

"Apprezziamo il saluto ma dovremmo andare, grazie!", disse George ironicamente prendendo per un braccio Darryl e cercando di portare sé stesso e lui via da quella situazione che si sarebbe poi evoluta in un disastro...

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