Immagina Amici21

1. Nunzio

{Prospettiva esterna}

Evan era un ragazzo estremamente complicato, ormai lo avevano capito tutti in casetta e fuori, conoscendolo dopotutto da Settembre.

L'unica persona che sembrava non esserci arrivato era Nunzio.
In realtà, dovete sapere, che il moro era molto più sveglio di quanto si vedesse nel programma e che aveva già studiato e capito il ragazzo in tutto e per tutto.
Sapeva infatti che l'unico modo per entrargli nel cuore era uno solo: assillarlo fino alla morte (probabilmente la sua, ma sono dettagli).

Infatti quel pomeriggio libero dalle lezioni era con la testa sulle gambe del ragazzo a riposare, mentre questo leggeva un libro in lingua inglese, per quale motivo? Il nostro Nunzietto non ne aveva la minima idea, ma poco gli importava, a dirla tutta.

Aprì un occhio, iniziando ad ammirare quel ragazzo che lui vedeva come un angelo caduto dal cielo, punito per qualche motivo con piccole imperfezioni che ai suoi occhi lo rendevano perfetto.
Osservò I suoi lineamenti definiti anche se lievemente arrotondati. Quel naso appena all'insù. Quelle labbra sempre serie che si muovevano in smorfie confuse dovute alla lettura. Quegli occhi color legno che si tanto in tanto si illuminavano come un cristallo al sole, anche se velati da un alone di mistero che ancora non era riuscito a risolvere.

- Cosa c'è?-

Perso nei suoi pensieri non si era per niente accorto che il ragazzo aveva notato il suo sguardo ed aveva abbassato la testa, cosa che lo fece arrossire lievemente

- Nulla, nulla...-
- Nunzio.-

Evan sospirò prima di dire il suo nome, segno che era scocciato, quindi il riccio ci alzò da quella posizione, reggendosi con un braccio oltre le gambe del ragazzo

- Devo parlarti, Evan...-
- Dimmi allora-

Si aspettava questa risposta? No.
Avrebbe confessato i suoi sentimenti? Boh, nemmeno lui sapeva cosa fossero.
Se ne sarebbe pentito? Probabile.
Sospirò lievemente, prima di iniziare a parlare a macchinetta, facendo uscire tutto ciò che gli passava per quella testolina da tarantolato

- Primo, ti chiederei di non interrompere ma so che non lo faresti comunque... Secondo... Da quando sono entrato qui ho legato con molta gente no? Eh... Nessuno di loro però è mai riuscito a farmi stare come mi fai stare tu, a farmi provare quello che provo con e per te... Sto dicendo che sono innamorato di te? Non lo so. Provo qualcosa di bello ed unico? Di sicuro. Vorrei fossimo qualcosa di più che amici? Certamente sì. Mi ucciderai? Da come mi guardi è probabile.-

Infatti il giovane ragazzo dai capelli rosa sbiadito stava fissando il latinista con un espressione seria che quasi faceva paura al siciliano che non sapeva se alzarsi o rimanere lì.

- Non voglio ucciderti, affatto-
- Oh beh un passo avanti dai-
- Provi davvero quello che mi hai detto?-
- Certo, non ti mentirei mai, per paura, soprattutto-

In quel momento successe qualcosa alla quale nessuno dei ragazzi in  casetta aveva mai assistito: Evan iniziò a ridere di gusto.
Infatti tempo zero Luigi, Albe ed Alex uscirono in giardino, avendo riconosciuto la risata non essere di Nunzio

- Ma che caz...-
- Sta zitto Albe.-

Venne interrotto da Alex, dato che nessuno dei due seduti si era accorto di loro

- Okok... Non hai aspettato ora per dirmelo solo per paura vero?-
- No, non ne ero sicuro e volevo aspettare-
- Ah va bene... Beh se ti dicessi che anche a me piacerebbe essere più che amici?-

Ed il più grande si ritrovò ad arrossire di nuovo di fronte a quel cantante punk che gli aveva fatto girare la testa da febbraio e che sembrava intenzionato a non smettere tanto presto

- Beh io...-
- Benissimo allora-

Fu dopo quelle due parole che le loro labbra si incontrarono la prima di molte altre volte, sotto l'applauso dei tre ragazzi e degli altri concorrenti, unitisi per puro parcondicio.
Avrebbero capito dopo, quando i due ragazzi sarebbero entrati mano nella mano, riprendendo gli applausi con tanto di fischi e "Wohoo" felici e sollevati.