XXIX

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<<Al, svegliati>> sento scuotermi la spalla e mi giro dall'altro <<Allison devo parlarti>> apro un occhio e mi ritrovo Mattia davanti

<<ma che ore sono?>> chiudo nuovamente gli occhi

<<le tre e mezza>> risponde sussurrando

<<me lo dici domani, ora fammi dormire>>

<<no, devo parlartene ora. Se rimando a domani mi passa il momento e non te lo dico più>>

<<Tia, io voglio->>

<<Al, alzati e non rompere il cazzo. Voglio dormire>> Luca sposta il braccio da sopra la mia vita e mi spinge verso la fine del letto.

Sbuffo e mi alzo, prendo una felpa di Luca che stava sulla sedia ed insieme ad essa anche le sigarette, poi esco dalla stanza insieme a Mattia.

Arriviamo nel retro della casetta e ci sediamo sui divanetti arancioni <<spero che tu abbia un buon motivo per avermi svegliata>> brontolo

<<sì... cioè no>> alzo un sopracciglio <<per me lo è, per te non lo so ma spero di sì>>

<<Tia, va al punto>>

<<sì, ecco allora, io->> si interrompe di scatto e si alza in piedi, si avvicina alla porta di vetro e osserva l'interno della camera gialla, poi torna a sedersi <<ci sono>>

<<si può sapere che diamine stai facendo?>>

<<controllavo che Tommaso dormisse, non vorrei ritrovarmelo qua anche ora>> mi stropiccio gli occhi assonata e ride <<sei bella, lo sai?>> ringraziando Dio che è buio e il rossore sulle mie guance non si nota. Appoggio la testa sulla sua spalla ma si sposta <<ferma, aspetta. Devi guardarmi>>

<<ma ti guardo comunque>> scuote la testa

<<mettiti seduta bene, devi stare di fronte a me>> una volta ho letto che i matti vanno assecondati, perciò faccio come mi dice.

<<ora puoi dirmi questa cosa tanto importante da svegliarmi alle tre di notte?>>

inspira profondamente <<tu mi piaci, Al>> parla velocemente <<da quando ti ho vista la prima volta in studio, hai qualcosa che mi attrae, qualcosa che non mi permette di starti lontano>> il mio cuore sta facendo le acrobazie <<puoi dirmi qualcosa? Per favore>>

<<Tia, io...>> abbasso lo sguardo <<mi piaci anche tu>> mormoro imbarazzata ed è un attimo che le sue labbra sono sulle mie.

Non è un semplice bacio a stampo come tutte le altre volte, è un bacio vero, il mio primo bacio.

Non trovo le parole per descrivere le mie emozioni in questo momento, era qualcosa che bramavo da troppo ma non avevo il coraggio per ammetterlo.

<<Niente male per essere il tuo primo bacio>> mi sposta una ciocca di capelli dietro all'orecchio e arrossisco

<<dai>> mi copro il viso ridendo e mi abbraccia <<Tia>> lo richiamo

<<mh?>>

<<e adesso?>> chiedo in sussurro

<<adesso tu sei ufficialmente la ragazza di Mattia Zumbissimo Zenzola. Devi esserne onorata, non sai in quante vorrebbero essere al tuo posto>>

<<dai, sono seria>>

<<anche io, principessa>> mi bacia di nuovo e non potrei essere più felice di così.

red hell - Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora