"11 settembre 2011
Caro diario,
Ieri non ho scritto perchè non è successo niente di speciale. Sempre le stesse cose.
Oggi, invece, durante la punizione Ross mi portò in un posto a me sconosciuto. La sala musica della scuola.
Era un posto malconcio, non molto frequentato. Però era bello. Un palchetto con due chitarre, un pianoforte a coda, una batteria e un microfono. Appoggiati al muro tanti spartiti musicali. La luce scarseggiava, c'era un po' di polvere.
«con i miei fratelli a volte veniamo qui a suonare qualcosa. La canzone di ieri l'abbiamo scritta noi.»
Ah. Sono molto bravi, pensai.
«beh, è comunque un'aula della scuola, quindi dobbiamo pulire anche qui.»
«giusto.»
Iniziamo a mettere in ordine la stanza.
Mentre spolveravo uno scaffale pieno di libri di musica classica mi disse:
«ora che siamo qui...perchè non mi fai sentire qualcosa?»
Ero nel panico totale. Balbettai che non so suonare, né cantare.
«..l'altra volta hai detto che lo sapevi fare...»
«s-si ma...ecco, n-non sono b-brava..»
«non ti giudicherò.»
Rimasi impassibile. Lui allora mi prese la mano dolcemente. Tra parentesi, in quel momento sentii le mie ascelle sudare di brutto.
Piano piano mi portò sul palchetto e mi fece sedere al pianoforte.
«fa come se io non ci fossi.»
Lo vidi scendere dal palco e tornare a smanettare con la scopa. Chiusi gli occhi, misi le mani sui tasti del pianoforte e.....non ce la faccio, pensai.
«andiamo, tutto ciò è ridicolo!» sbottai.
«perchè? Stavo finalmente per sentire come canti..»
«non capisco perchè ci tieni tanto..»
Fece spallucce e rispose «curiosità..»
Sbuffai.
«daiiii che sarà mai una canzone!» disse implorandomi.
«Ross, mi vergogno.»
A quel punto lasciò cadere la scopa a terra, salì sul palco, prese una chitarra e iniziò a suonare accordi a caso e a cantare stonando.
«ti prego, smettila, è orribile.» feci disgustata.
Posò la chitarra.
«non puoi essere peggio di questo.»
Sbuffai e sussurrai un «torna a pulire.»
Dopodiché chiusi gli occhi e iniziai a suonare e cantare.
"We're a thousand miles from comfort.
We have travelled land and sea.
But as long as you are with me,
There's no place I'd rather be..."
Gli rivolsi un attimo lo sguardo. Mi guardava sorridendo, ma appena vide che lo stavo osservando tornò a pulire, e io continuai la canzone.
"I would wait forever
Exulted in the scene.
But as long as I am with you
My heart continues to beat.."
Sentii che aveva preso la chitarra, iniziò a suonare e cantò lui.
"With every step we take
Kyoto to the bay
Strolling so casually..."
Poi io.
"We're different and the same,
Gave you another name,
Switch off the batteries."
Finita la canzone, mi lasciai spuntare un sorriso di quelli enormi, che non avevo fatto da circa dieci anni. Ma mi ritrassi subito ricordandomi che sono bruttissima quando sorrido in quel modo.
«no. Sei bella quando sorridi.» mi fece.
Non credergli, mi dissi, me lo dice solo per pietà.
«comunque sei davvero brava. Non vedo perchè dovresti vergognarti.»
«g-grazie..»
Sorrise.
Bene, e adesso, riflessioni sull'accaduto in camera mia, sulla mia scrivania piena di pensieri, con l'ultimo, pallido sole del giorno che filtra attraverso il balcone.
La verità è che nessuno dei ragazzi per cui ho avuto cotte mi ha detto che sono bella quando sorrido. E non so se credere a Ross o no. Cioè, le uniche persone che mi dicono che sono bella sono mamma, papà, Milly e Ross. Troppo poche. Se fossi bella veramente avrei tutta la scuola ai miei piedi.
Ma a me non serve tutta la scuola ai miei piedi, a me serve lui, e non ai miei piedi, nel mio cuore. E io nel suo. Cosa che non penso accadrà. Ma io, intanto, mi sto lentamente innamorando. Così è la vita.
«Bene, ora suono io qualcosa.» affermò.
Prese una chitarra e iniziò.
"So beautiful and so broken,
I think the cover is about to crack open.
I watched you through the window
At the eye be looking like
You're in a video.
But when you're so called friends turn away
A shadow crosses over your face
For a minute I know just what you're thinking
You might have it all but
You're short of one thing."
Ho subito pensato che sembra la mia situazione, non credi?
"Living in a plastic world,
You think you're such a lucky girl,
You've got your diamonds and your pearls
But I'm what you're missing, I'm what you're missing
I can be all that you need
To feel like you are finally free
From a life that leaves your soul empty
I'm what you're missing, I'm what you're missing girl."
Wow, ricordo ancora le parole. Comunque, per un secondo ho pensato che fosse dedicata a me, sul serio. Poi ho pensato di non farmi illusioni.
«Che ne pensi?» chiese.
«E'... è stupenda.»risposi incantata.
Tuttavia, non posso fare a meno di pensare a come sarebbe bello se lui mi dedicasse una canzone. Mi arrendo alle illusioni e immagino una vita con lui, una canzone per me, da lui... sarebbe stupendo.
Vado adesso. Grazie dell' "ascolto".
Baci,
-la tua Maya."Okay, penso che questi due sono fatti l'uno per l'altra. Punto.
-SPAZIO AUTRICE-
Capitolo 10 -> postato, yeeee. Noto che la storia vi sta piacendo, ne sono felice.
AMMETTETELO CHE LO FATE PER PIETA', FA SCHIFOOO.
Vabbe, anche se non vi piace, commentate e votate haha.
VI VOGLIO BENEE:*
-r5claudia-
Ps. Capitolo dieci. E siamo già a 101 likes. No, ceh, io vi amo troppo. Non so come ringraziarvi😘❤️
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Crazy Stupid Love •R.L.•
Fanfic"«Lo vedi il pallore sul mio viso? E gli occhi socchiusi dalla stanchezza? La mia espressione calante, i miei capelli arruffati, il mio fisico goffo?» continuai. «Sei bellissima.» replicò lui. «Credimi se te lo dico»" Maya Drace, ragazza timida e in...