CAPITOLO 17

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Scarlett Pov.:
I raggi del sole illuminavano sporadicamente la stanza, mentre teneri uccellini cinguettavano tra gli alberi che circondavano la villa.

Aprii lentamente gli occhi e rimasi a fissare i luminosi raggi solari che fintracano dalla tenda, colorandola di un delicato rosa cipria.

In un attimo i ricordi della notte prima affollarono la mia mente e sentii nuovamente il cuore far male

Non puoi davvero averci traditi così.. perché?!

Mille domande e nessuna risposta.
Chiusi gli occhi e sospirai, rintanandomi nuovamente sotto le coperte e come sempre mi venne in mente mio padre e la malinconia mi pervase
-..che avresti fatto papà?! Cosa avresti fatto al mio posto...vorrei davvero che fossi qui..tutto questo...non sarebbe successo...- una lacrima solitaria scivolò sulla mia guancia e tirai su col naso, guardando l'ultima foto fatta insieme a lui, la sera della festa
-Mi sento così sola senza di te papà..mi manchi..mi manchi tantissimo..- iniziai a piangere, mentre il mio corpo fu smosso dai singhiozzi.

Abbracciai il cuscino ed iniziai a canticchiare la canzone che papà mi cantava sempre
-La la lu..la la lu..fai la nanna piccina..splendon le stelle lassù...- un singhiozzo spezzò la mia voce, quando mi sentii chiudere in un abbraccio
-..la la lu.. la la lu...ma per me, mio pulcino..la mia stellina sei tu...- mi voltai e vidi Jungkook sorridermi dolcemente, accarezzandomi la schiena, continuando a cantare
-..la la lu..la la lu..dormi o dolce tesoro..e vegli il cielo si di te..- asciugò l'ennesima lacrima che sfuggí dai miei occhi e poggiando la fronte sulla mia, concluse la melodia
-..e i tuoi sogni d'or...la la lu..la la lu..- nascosi il viso nel suo collo e cercai di calmarmi
-Ssshh..va tutto bambina..non sei sola...- lo strinsi più forte a me
-Gr-grazie Kookie..-.

Jin Pov.:
Non avevo chiuso occhio.
Avevo passato tutta la notte a guardare e riguardare quei video e ad ascoltare in loop quelle registrazioni vocali di Nam, mentre nella camera accanto, Scarlett aveva pianto fino ad addormentarsi.

Non sopportavo vederla così, ma non riuscivo ancora a credere che Nam, mio fratello, avesse fatto una cosa del genere nei nostri confronti.

Eravamo cresciuti insieme, eravamo diventati grandi insieme e lui ci aveva traditi.

Mi passai le mani sul viso stanco e mi stiracchiai, mettendo le mani dietro la testa e fissando il soffitto
-.. perché?! Perché l'hai fatto fratello mio...- sentii all'improvviso la voce dolce di Kookie e riconobbi la canzone che stava cantando.

La conoscevo bene anch'io e lì, un ricordo si aprì davanti ai miei occhi.

FLASHBACK:
Eravamo arrivati in casa Di Maggio da un paio di giorni e nonostante l'affabilità di Robert e la presenza di Nam, Jimin e Tae, anche loro dei bambini, era stato difficile per me, Yoongi e Kookie abituarci a quelle comodità e a quelle cose belle.

Ero stato solo con Hobi per tutta la mia vita, fin quando all'orfanotrofio non arrivarono Yoongi e Kookie.
Erano sempre insieme.
Uno silenzioso e taciturno, l'altro timido ed indifeso di che si teneva al laccio della felpa dell'amico, come l'elefantino tiene la cosa della mamma per non smarrirsi.

Trovammo la cosa molto tenera e facemmo con loro amicizia.
Quando scappammo da quell'inferno, non sapevamo nulla del mondo di fuori e cercammo di arrangiarci.

Finimmo nel giardino di casa Di Maggio, per pura casualità: stavamo raccogliendo delle mele dall'albero e Hobi cadde proprio lì, così lo raggiungemmo e lì incontrammo Nam, e poi Robert che ci prese con sé.

Cercavo di tranquillizzare Kookie e far in modo che Yoongi di comportasse bene, ma non sempre riuscivo ad essere forte e spesso mi nascondevo, di notte, in qualche angolo dell'enorme villa, a piangere.

THE BOSS: A LADY WITH IRON HEART [K.NJ.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora