C'e gente talmente triste da non vivere la propria vita. Intendo, resta aggrappata ai ricordi belli, quelli lontani, momenti in cui sono stati veramente felici, e non sanno fare altro che ricordare.
C'è gente ancora più triste che fa dipendere la sua vita non da persone vere, ma da ricordi che ha di quelle persone, bei
ricordi in cui quel determinato individuo ha dimostrato di essere fedele o sincero o amorevole, e non si accorgono che
la gente cambia, continuamente: dipende dalle situazioni, dai luoghi, da altre persone.
Insomma, molti sono così fermamente convinti che qualcuno sia in un determinato modo da non accorgersi che
chi ha di fronte è completamente diverso, e non si possono provare gli stessi sentimenti, le stesse emozioni, con uno
diverso in tutto e per tutto.
Il cambiamento è inevitabile per tutti, confrontarsi con la "persona precendente" è inutile, io crederò sempre di essere
me stesso, nonostante tutto.
Non esiste un cambiamento in meglio o in peggio, ci sono solo semplici cambiamenti, "migliore e peggiore" sono eslusivamente degli aggettivi che servono a tutto tranne
giudicare un individuo in base al suo comportamento, basandosi su altri e facendo graduatorie in base ai comportamenti, magari non conoscendo le storie di entrambi.
