Capitolo 12(+18) e Capitolo 13

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CAPITOLO 12

Quando Taehyung aprì gli occhi, ci mise un po' a capire cosa fosse successo.

Un dolore pulsante al fianco fu sufficiente a ricordargli gli avvenimenti delle ultime ore. Quando voltò la testa, vide Jungkook seduto sulla sedia accanto al proprio letto. La testa ciondolava verso il basso, stava dormendo.

“Ehy.” Mormorò sottovoce, e il moro aprì gli occhi andandolo a fissare a propria volta.

L'espressione tesa e preoccupata, il senso di colpa che lo stava praticamente logorando.

“Come ti senti?”

In risposta Taehyung provò a mettersi seduto, ma il dolore lo fece sobbalzare e desistere immediatamente da quel tentativo. Jungkook preoccupato poggiò la mano sul suo braccio, invitandolo a sdraiarsi di nuovo.

“E' meglio se non ti muovi.”

“Sì, beh, l'ho sentito. Fa un male cane.”

“Mi dispiace.”

“A me no.”

A quelle parole, Jungkook inarcò un sopracciglio, ma non disse nulla. Fu Taehyung a continuare a parlare.

“Se non mi fossi messo in mezzo, avresti colpito Jimin.”

“Sì, ma…”

“Non c'è nessun ma. Posso perdonarti di avermi sparato, ma non ti avrei mai perdonato se avessi colpito Jimin.”

“Non gli avrei sparato ad un fianco, maledizione! Sei un incosciente, ti rendi conto che potevi morire? Vale la pena rischiare di morire per…”

“Sì.” rispose subito Taehyung, con una smorfia.

“È un casino, Taehyung. È tutto un casino. Ed è colpa mia. Sono io che ho rintracciato Yoongi e Jimin. Sono io che ho detto dove fossi.”

Taehyung non rispose, cercò di voltarsi ma anche quel semplice movimento era dannatamente doloroso.

“Non dovevate trovarvi in questo casino, ma ormai ci siete dentro. E con Min non si scherza. Yoongi non è morto solo perché si tratta di suo figlio, ma ha disobbedito agli ordini.”

“Quel Min è pazzo e tu lo sei ancora di più che stai dietro a tutta questa merda.”

“Ci sono nato, in questa merda, non si sceglie.”

“C'è sempre una scelta.”

“Non qui, Taehyung. O stai al gioco, o vieni fatto fuori.”

Jungkook continuava a schioccare le nocche delle dita, nervosamente, l'unico suono in quell'improvviso silenzio pesante.

“Puoi smetterla di fare questo rumore?”

“Non riesco a farne a meno. Sono troppo teso. Mi sento così in colpa e per me è una emozione nuova, non so gestirla, non so cosa fare o cosa possa distrarmi dal-”

Taehyung si mise seduto, nonostante il dolore atroce. Afferrò il viso di Jungkook tra le mani, per posare poi le labbra sulle sue.

Jungkook rimase immobile, gli occhi sgranati per la sorpresa.

A quel punto, Taehyung lo fissò in viso.

“Credo che questo sia abbastanza per farti distrarre.”

“Taehyung.”

“Sì?”

“Mi piaci.”

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My Prisoner  [yoonmin • taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora