Capitolo 3 (+18)

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Bendato e impossibilitato a parlare, legato ad una sedia come un salame. Gli eventi erano precipitati così velocemente da non avergli neanche dato modo di metabolizzare quello che stava succedendo.

Non avrà mica intenzione di lasciarmi tutta la notte così?

Ad un certo punto, grazie anche al silenzio circostante, sentì il respiro del suo rapitore farsi più corto e irregolare.

Un brivido lo percorse lungo la schiena, di colpo terrorizzato.

E se stesse male? Potrei rimanere bloccato così mentre questo stronzo sviene o crepa?

Ma alla fine, per fortuna, dopo un po' di minuti il respiro del più grande tornò a regolarizzarsi fino a diventare più profondo, addormentandosi.

Non vorrà mica lasciarmi tutta la notte così? No?

Non poteva neanche parlare per svegliarlo o implorarlo di farlo stare più comodo.

Sentiva freddo, i polsi facevano male così come la schiena. Ma alla fine la stanchezza, lo shock di quanto successo e soprattutto il sonno arretrato mancante lo fecero cadere in un sonno profondo.

Yoongi era inginocchiato tra le sue gambe.

"Sei così sexy Jimin. Ho intenzione di torturarti tutta la notte."

Jimin iniziò a gemere, sentendo la mano di Yoongi risalire lungo l'interno della coscia, sempre più in alto fino a sfiorarlo contro la stoffa del jeans che a stento conteneva la sua erezione.

Ma si limitava solamente a sfiorarlo, da vero bastardo, senza dargli vera soddisfazione.

"Ti prego, ti prego."

"Ti prego che cosa Jimin? Voglio che me lo dici. Dimmelo. Cosa vuoi?"

"Toccami di più."

Inarcò la schiena, era ancora legato e questo lo rendeva ancora più frustrato di quanto già non fosse.

Alla fine Yoongi sembrò avere pietà e gli aprì la zip, sbottonandogli i jeans e abbassandoglieli insieme ai boxer, lasciando il suo sesso libero e in erezione, turgido e caldo.

"Che bel cazzo duro."

Un complimento che fece arrossire Jimin di imbarazzo e al contempo di piacere.

Finalmente Yoongi si decise a dargli soddisfazione, ma in modi che Jimin non sarebbe riuscito mai ad immaginare.

Glielo prese in bocca, giocando con la lingua attorno al glande, succhiandolo a ritmo sempre più veloce.

Jimin avrebbe voluto afferrargli la testa, ma era impossibilitato a farlo.

Anche se quella costrizione lo eccitava non poco.

"Oddio sì, sì, ancora, ti prego."

E Yoongi alzò lo sguardo. Nonostante la posizione e la situazione ipoteticamente inferiore, bastò quello sguardo su di lui per chiarire che nonostante tutto stesse ancora comandando lui.

Iniziò anche a masturbarlo allo stesso ritmo del succhiarlo con quella bocca vorace, come se avesse fame. Fame di lui.

"Sto venendo, dio, sto venendo!"

SPLASH!

Un getto di acqua ghiacciata svegliò Jimin del tutto, facendogli battere i denti.

Stava dormendo, era un sogno senza senso in cui sognava... stava sul serio sognando una cosa così folle?...

My Prisoner  [yoonmin • taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora