➷𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝟑➹

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L'indomani mattina, alle 8 ero già in piedi. Olivia, che aveva espresso il desiderio di svegliarsi un po' più tardi, si svegliò, poveretta, alle 8 con me. :<<Ancora non ho capito che devi fare alle 9>> :<<Vado a fare colazione con Giulio>> :<<MHM Siento del Fuego nell'aria>> :<<Hai rotto. Siamo solo amici>>. Olivia continuava a prendermi ancora in giro, e tra poco l'avrei strozzata. Mi diede un passaggio da Diadema, e aspettai Giulio. Erano le nove meno dieci. Dopo cinque minuti venne Giulio, scusandosi di avermi fatto aspettare. Mentre ordinavamo, lui propose di andare in spiaggia, a lungomare a parlare. Mentre mangiavamo, parlavamo di lui e anche di me. :<<Quindi tu fai il quarto anno allo scientifico?>> :<< Sì. Tu dopo il classico hai in mente di fare qualcosa?>> :<<Pensavo di fare la scrittrice e la sceneggiatrice, ma visto che sono anche brava a recitare, pensavo di fare anche l'attrice>>.

Dopo aver consumato i nostri buonissimi waffel al gelato, andammo in spiaggia. Scendemmo le scale che portavano alla spiaggia. Ammirammo il paesaggio per un minuto: il mare piatto, il sole che emetteva calore al punto giusto, un gabbiano che volava, le nuvole che passavano molto lentamente nel cielo azzurro. Lui prese un respiro, come la prima volta, e disse :<< Sai io e i miei genitori non abbiamo un bel legame, e questa cosa della mia fidanzata rende tutto così insostenibile. Fortunatamente ci sei tu>> mi fece un sorriso. :<<Beh mi piace aiutare le persone, e renderle felici rende felice me>>. Ricambiai il sorriso. Lui continuò :<< I miei genitori lavorano nell'azienda familiare che fondò il mio trisnonno, ma in questo ultimo periodo gli affari vanno male, e hanno fatto accordi con i genitori della mia fidanzata. In realtà scoprì solo dopo questi accordi, decisero di farci fidanzare>>. Appena sentì questa frase, fui disgustata dal mondo. Come si potevano ancora fare accordi facendo fidanzare i propri figli? Poi lui disse :<< È una cosa assurda, lo so, ma ho dovuto accettare questa cosa. Non che io abbia mai voluto farlo, me l'hanno presentata un giorno a casa dicendomi "Giulio, lei è Giada, la tua fidanzata", e giuro che abbiamo litigato una sera intera su questa cosa. Inizialmente la trovavo carina, quindi pensavo che ne valesse la pena conoscerla, ma mi dovetti ricredere. È molto gelosa, e questo rende più pesante la nostra "relazione". Infatti se mi vedesse con un'altra ragazza, si arrabbierebbe un sacco, e mi minaccerebbe di mandare in rovina sia me che la mia famiglia, e devo dire per forza a tutti che è la ragazza che desideravo da molto tempo, anche se io sono gay>>. GAY? :<<Sto scherzando, non ci avrai mica creduto, vero?>>. IO? NO, NON CI AVEVO CREDUTO. No sto scherzando anche io in questo momento.

Camminammo un po' sulla sabbia, e ridevamo e scherzavamo. Lo vedevo felice, veramente. Poi il suo sguardo diventò preoccupato, e disse :<< Torniamo indietro>> :<<Perché?>> , e quello che mi disse fu allucinante: Giada stava venendo verso di noi. Lei è una ragazza bassa quanto me, dei lunghi capelli biondi, occhi azzurri. Però era il viso che mi dava alla nausea: viso rotondo e guance rossissime. Il naso sporgente, e oddio, bruttissima.

Rimanemmo immobili, poi dissi :<<Che ne dici di ritornare indietro? >>. Notai, però, che insieme a lei c'era un'altra persona, un ragazzo basso, con gli occhiali e un po' robusto. Correva con le gambe aperte e faceva ridere. Girammo, cosa molto stupida, ammetto, ma poi Giada cominciò a camminare con un passo velocissimo, quasi correndo.  Io e Giulio ci guardammo un attimo, e scappammo subito. Poi, mentre correvo, sono caduta. Misi male il piede, e la caviglia ne subì le conseguenze. Giulio si fermò, e io dissi :<< Lasciami qui. Me la sbrigo io. Scappa. Nasconditi!>>. Giulio disse :<<Col cavolo!>>. Mi stava per prendere in braccio, ma non fece in tempo che arrivò Giada. Diede uno schiaffo a Giulio, e a me diede un calcio nel piede. "STA STRONZA PUTTANA. MUORI" ho pensato in quel momento. Lui diede uno spintone a lei, e gli gridò :<< E LUI?! IO NON POSSO ESSERE GELOSO DI LUI?! AH CERTO, PERCHÉ LUI È UN TUO AMICO, INVECE TU PUOI SFRATTARE TUTTE LE MIE AMICHE>>. Giada cercava di dire qualcosa, ma Giulio le disse :<< Vaffanculo Giada>>. Giulio mi prese in braccio. Mi prese con tanta facilità che in un momento pensavo che i miei 53 kg non gli dessero fastidio.  Lasciò Giada in spiaggia con il suo amico, e mi portò in una panchina di piazza Mokarta. 

La caviglia si era gonfiata un sacco. :<< Sarà una storta. Dai ti porto a casa>> :<< No ma seriamente, non c'è bisogno!>>. Non volevo che Giulio finisse in mezzo una strada per colpa mia. :<<Veramente, chiamo i miei genitori e li faccio venire>>. Mentre stavo componendo il numero, mi prese il telefono e lo mise in una tasca. :<< Ridammeloo!>> :<< Fatti dare un passaggio o non te lo do>> :<< Oh beh posso sopravvivere anche senza quello... Dai ti prego ridammelo, non voglio diturbarti più di tanto>>. Lui si allontanava, sapendo che non potevo camminare. :<< Ma sei uno stronzo>> :<< Fatti dare un passaggio e forse non sarò così tanto stronzo>>. Pensai che mi stesse ricattando in quel momento. Accettai.  Mi riprese in braccio e mi mise sulla sua moto. Mise in moto e lo guidai verso casa mia. Appena arrivammo, mi prese in braccio e suonò il campanello. 

Gli aprì mio padre, con i baffi da vero ingleseche è, sorpreso di questa cosa, Giulio, senza far parlare mio padre, disse :<< Salve signore, sua figlia ha preso una bruttissima storta. La posso mettere qui, sul divano? Benissimo!>> Mi posò con molta delicatezza sul divano, e mi diede il telefono.Io diventai rossa dalla vergogna. Poi Giulio si congedò dicendo che era di fretta. 

Mio padre, molto confuso da tutto ciò, mi chiese delle spiegazioni, e cercai di fare un sunto di quello che era successo, senza specificare la situazione attuale di Giulio. Mio padre diventò rosso dalla rabbia, e cominciò a gridare :<< NESSUNO DEVE TOCCARE LA MIA BAMBINA- contando che ho 18 anni- ALEX, TI RENDI CONTO? E SE FOSSE UN PEDOFILO?>>. Allora è vero che i genitori ci vedono come se avessimo il pannolino. :<< Papà, devi stare CALMO! Primo, sono MAGGIORENNE. Secondo, Giulio è più PICCOLO di me, quindi pedofilo non è>>.

Mio padre, che è sempre stato un uomo molto severo con me, pensa che io sia sempre la colpevole di tutto, e quindi disse :<< Allora stai approfittando di lui per portartelo a letto?>>. MA COME POTEVA IMMAGINARE CHE IO POTESSI ESSERE COSÌ CRUDELE CON LE PERSONE? A mia difesa dissi :<<Non sono così crudele con le persone, e poi lui è un amico che sta passando un brutto momento>>. Mio padre, rossissimo dalla rabbia disse :<< ALEX MI HAI DELUSO. VERAMENTE. NON SI APPROFITTANO DELLE PERSONE>>. Ora però mi arrabbiavo io :<< Papà, porca vacca, ma perché non stai mai dalla mia parte? Perché pensi sempre che io sia la Crudelia De Mon di turno? Non potresti fare come tutti i genitori che appena viene un ragazzo dicono "è il fidanzatino?"? MA NOO, perché io sono l'antagonista, quella che si approfitta di tutti, la pedofila, e cose. Senti, lascia perdere che non puoi capire.>> Mi misi le cuffiette e cominciai ad ascoltare la musica. 5 minuti dopo arrivò mia madre, e vedendo la caviglia gonfia, prese del ghiaccio e lo mise vicino alla caviglia.

:<< Che è successo, Victor?>>

:<< Non ne parliamo, che se ci penso m'incazzo>>


☯ 𝕤𝕡𝕒𝕫𝕚𝕠 𝕒𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖 ☯

Bella raga! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Sono stata un po' assente, scusate, ma vi prometto che riprenderò i ritmi di prima. 

Buon inizio settimana

♡-Ʋƞɑ Stɾɑɗɑ Veɾsσ Il Fʋtʋtɾσ-♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora