:<<E tu hai già fatto gli esami di maturità?>> mi chiese il padre di Giulio
:<<Ehm, sì>>
:<<Ti interesserebbe un lavoro, così risparmi soldi per l'università?>>
:<<Io... non saprei. Dipende. Non sono molto brava in certe cose>>
:<<No problem. Pensaci. Questo è il mio bigliettino da visita>>
Mi diede un bigliettino. "Central Cafè". I due si congedarono e se ne andarono.
Arrivai a casa che erano le 2 di notte, e l'unica cosa a cui pensavo era cosa dire a Giulio. Avevo un mal di testa terribile. Controllai il telefono, e c'era un messaggio da Giulio:
"Anche io. Ci vediamo domani?"
Oh porca vacca! Sono troppo in ansia, sia per quello che mi dirà Giulio, sia per la situazione attuale. Ho deciso: Non gli risponderò. Ci andrò direttamente domani mattina (in teoria tra poche ore, ma comunque).
Mi svegliai alle 9. Alla svelta mi vestii e mi partii per andare da Giulio. Avevo il cuore che batteva a mille. Non volevo perdere una persona così importante per me. Lui mi aveva salvata da un momento che sola non sarei riuscita a uscire. Non volevo perderlo. NON VOGLIO.
Arrivai. Suonai. Mi aprì Giulio. Sembrava felice di vedermi, io no.
:<<Ciao Alex, entra>>
:<<Mhm, tua nonna non c'è?>>
:<<No, è alla gita del circolo>>
:<<Oh ok>>
:<<Di cosa volevi parlarmi?>>
:<<Nono, inizia tu>>
:<<Mhm, ok. Però non riesco a trovare le parole per dirtelo>>
:<<Ok. Pensaci>>
:<<Parla prima tu>>
:<<Giulio, seriamente parla prima tu>>
:<<Sì, ma il fatto è che non trovo delle parole per cercare di dirti questa cosa>>
:<<GIULIO, PORCA MISERIA, FAI QUELLO CHE TI PARE, MA IO NON PARLO FINCHÈ NON PARLI>>
:<<Ok>>
Si avvicinò a me, mi prese il capo e avvicinò la mia bocca alla sua. Labbra con labbra. Baci lenti e delicati. Le mie mani erano nelle sue guance, e le sue erano dietro le mie orecchie. Poi lui sposta le sue mani nei miei fianchi, e sento un continuo solletico. Le mie le porto verso i suoi capelli. Poi le sue labbra si spostarono dalle mie, e si diressero verso il collo. I suoi baci si facevano più veloci e desiderosi. Sentivo un continuo solletico ovunque. Le sue mani accarezzavano la mia schiena molto lentamente e molto delicatamente. Stavo cominciando a sentirmi male. Non riuscivo a tenere dentro quello che era successo la sera prima. Cominciai a piangere. Giulio si fermò.
:<<Scusa, scusa, non era mia intenzione>>
Continuavo a piangere. Gli feci capire in qualche modo che non era colpa sua
:<<Mi dispiace>> disse lui. Mi abbracciò in uno di quei grandi abbracci affettuosissimi. La sua testa era sopra la mia, e sentivo che lui odorava i miei capelli. Poi mi diede un bacio in testa.
:<<Scusami tanto, Giulio. Ho rovinato tutto>>
:<<Non è successo niente>>
:<<Sono uno schifo>>
STAI LEGGENDO
♡-Ʋƞɑ Stɾɑɗɑ Veɾsσ Il Fʋtʋtɾσ-♡
Romanceè una storia d'amore, non voglio spoilerare sksk