➷𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝟗➹

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La nonna di Giulio aveva cucinato un pranzo spettacolare: lasagne alle verdure e polpette ripiene di melenzane e zucchine. Verso le 3, Giulio si addormentò di colpo nel divano. Si vedeva che era molto stanco. Nel frattempo, io e la nonna rimanemmo a parlare

:<<Io non volevo farti arrabbiare sta mattina quando parlavo della sceneggiata... Mi dispiace>>

:<<Io sono a doverti delle scuse... Non volevo mancarti di rispetto>>

:<<Stai tranquilla... Te la senti di riprendere il discorso?>>

:<<Certo>>

:<<In verità, io ti ho fatto quella domanda perché lui ha avuto un bel po' di ragazze che gli stavano sotto solo per i soldi. Lui ovviamente ne soffriva, e non riusciva a fidarsi di nessuno, nemmeno di me. Soffriva soprattutto del fatto che tutti lo trattavano in modo particolare per lo stesso discorso... Poi i suoi genitori gli trovarono una fidanzata, perché pensava non fosse in grado di trovarsene una, ma soprattutto per ragioni di soldi. Poi trovò un gruppo di amici che lo trattavano come un ragazzo normalissimo, e lui era più felice. Si vedeva dalla sua faccia>>

:<<Avevo pensato a una cosa del genere, a essere sincera>>

:<<Allora, dichiarati al più presto!>>

Giulio si sta svegliando. Era così carino quando dormiva. Era assonnato e senza energie, come quando uno si sveglia alle 6 del mattino per andare a scuola, dopo aver dormito un'ora

Mia mamma mi ha mandato un messaggio

"Vieni che alle 19 c'è il cinquantesimo di tuo zio"


MA PORCA VACCA. Me n'ero dimenticata.

:<<Ehm, io dovrei andare perché stasera ho un cinquantesimo, e non posso mancare>>

:<<Va bene. Ti accompagno>> mi disse Giulio. Mi accompagnò alla porta. La aprì, e disse

:<<Allora, ci sentiamo magari per telefono>>

:<<Sì>>

:<<Mi devi dire qualcosa?>>

:<<No. Niente di niente. Perché?>>

:<<Hai la faccia di una che deve dire una cosa>>

:<<Ehm, sì, CEH NO!>>

Non sapevo cosa dire, così lo baciai sulle labbra in fretta e furia, lo salutai e me ne andai.

Arrivai a casa che erano le 5, e mi buttai nella doccia. Avevo i capelli sporchissimi da giorni per l'esame e vari impegni, e quasi non riuscivo a lavarli. Mi feci 3 passate per sicurezza, e andai a scegliere cosa mettermi. Io ho un problema, che quando mi vesto penso di essere brutta, infatti mi cambio sempre un sacco di volte, mi vengono gli attacchi di ansia e piango. Non sono normale, lo so.

Riuscii a trovare quello che dovevo mettere: un tubino marrone rugine con i lacci finali che mi aveva regalato Olivia. Lo avrò messo una volta, forse. Quando me lo misi, sentivo l'autostima salire al massimo. Mi misi le converse nere, e mi guardai allo specchio: troppo bella.

Mia mamma passò davanti camera mia, e appena mi vide, mi disse

:<<Vuoi seriamente andare al cinquantesimo così?>>

:<<Certo. C'è qualche problema?>>

:<<Alex, mannaggia a te, lo vuoi capire che saremo in una sala elegantissima? Tutti saranno vestiti elegantissimi, e tu sembra che vieni dalla strada>>

♡-Ʋƞɑ Stɾɑɗɑ Veɾsσ Il Fʋtʋtɾσ-♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora