Capitolo 28

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Il tempo era passato così in fretta per Katsuki ed Eijiro che a stento se ne accorsero.

Sempre più spesso passavano tutto il tempo che avevano a disposizione insieme cosa che al verdino, che li spiava da distante, irritava all'inverosimile.

Vedeva come il rosso si spingesse sempre più spesso nel toccare il biondo, vedeva la sua mano sfiorare quella dell'altro con astuta innocenza.

Aveva capito benissimo le intenzioni del maggiore, lui voleva Katsuki, ma Izuku non glielo avrebbe mai permesso, era suo e di nessun altro.

Hitoshi vedeva come quei pensieri sempre più oscuri stessero invadendo il cuore del suo amico, ma quando gli occhi del verdino tornavano ad incrociarsi con i propri, tutto spariva sotto un sorriso così bello che il più delle volte lo destabilizzava.

«Avete sentito che la sezione eroi partirà il periodo di affiancamento con gli eroi:» disse uno dei loro compagni di classe mentre aspettavano il professore seguente, «Che invidia, mi piacerebbe un sacco anche a me fare esperienza sul campo.» continuò con sguardo sognante.

«Sappiamo noi a chi vorresti essere affiancato.» s'intromise una ragazza che stava tornando al proprio posto.

Le risate della classe si fusero in una unica, ma a cui il verdino non si unì.

Il pensiero di non vedere il suo Kacchan per un tempo così lungo lo stava infastidendo, cosa che si poteva vedere perfettamente dai suoi gesti, infatti aveva le mani stringevano i pantaloni all'alterezza delle cosce come a volersi controllare.

Izuku ormai era al limite, era dal festival sportivo che aspettava che il biondo andasse a parlargli. Sapeva di avergli detto di non farsi più vedere da lui, ma mai si sarebbe aspettato che avrebbe rispettato quella richiesta.

«Basta.» bisbigliò più a sé stesso che a qualcuno in particolare e con le orecchie che fumavano lasciò la classe, ignorando i richiami dei compagni che gli urlarono che il sensei sarebbe arrivato da un momento all'altro.

A passo svelto lasciò l'ala della scuola in cui vi erano le classi della sezione di supporto e si diresse verso quella della sezione eroi.

Era riuscito a scoprire tutte i professori che le altre sezioni avevano e a che ora sarebbero arrivati nelle rispettive classi.

In quel momento la 1^A sezioni eroi stava aspettando Aizawa sensei, che secondo le sue ricerche aveva appena concluso una estenuante riunione con gli altri docenti in merito allo stage dei ragazzi, quindi se la sarebbe prese comoda.

La porta della classe era spalancata e un brusio assordante si estendeva fino in fondo al corridoio.

Izuku si avvicinò con passo sicuro e schiena dritta, quando si affacciò alla porta, ogni rumore cessò all'istante, sostituito da sussulti sorpresi da parte dei ragazzi alla vista di quella "leggenda" e da gridolini eccitati da parte delle ragazze.

«Come possiamo esserti utile?» chiese il capoclasse Tenya Iida dirigendosi con movimenti robotici verso il verdino che se ne stava in silenzio, aspettando che il diretto interessato si riprendesse dal suo stato di shock.

«Tranquillo Iida-kun.» disse Eijiro affiancando il maggiore, per poi congedarlo con un sorriso e chiedendo con un gesto al minore di allontanarsi dalla classe.

«Non credo proprio, io voglio parlare con lui.» rispose Izuku al suo gesto e spostò lo sguardo dal rosso verso il suo vecchio amico d'infanzia che lo guardava con il panico negli occhi. «Seguimi per favore.» disse in fine e si scostò dalla porta aspettando il biondo, che con passo incerto si avviò verso di lui.

«Io sono qui.» gli disse Eijiro all'orecchio prima che uscisse afferrandolo per il braccio.

Katsuki cercò di ricambiare il gesto con un sorriso, che scomparve appena il suo sguardo incrociò quello iracondo del minore.

Izuku fece strada, conducendo il biondo nel giardino sul retro della scuola, all'ombra di un piccolo boschetto.

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