Capitolo 19

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«Com'è potuto succedere?» si chiese Izuku fissando con lo sguardo il ragazzo che gli aveva distrutto il futuro.

Una rabbia cieca che non credeva avrebbe mai provato, prese a scorrergli nelle vene.

«E poi perché quelle persone gli girano a torno come se fossero amici da tutta la vita? Dovevo esserci io al suo fianco, ma mi ha rinnegato...non è giusto...non lo accetto...» i borbottii che uscivano dalla sua bocca arrivavano sconclusionati alle orecchie dei suoi compagni che lo guardavano preoccupati, non era mai capitato che il verdino mostrasse sentimenti tanto ostili verso qualcuno.

Per tutti Izuku era un ragazzo solare che ne aveva passate troppe, ma che era riuscito a risollevarsi in fretta e sempre con il sorriso sul volto, però quello che avevano davanti non sembrava più il dolce ragazzo che conoscevano.

«Ehi, Midorya-kun stai bene?» chiese uno dei ragazzi avvicinandosi a lui e posandogli una mano sulla spalla per richiamare la sua attenzione.

Il verdino preso alla sprovvista si scansò spaventato cadendo a terra.

Il colpo gli fece vedere le stesse e un urlo mal trattenuto per il dolore gli fuoriuscì dalle labbra facendo accorrere il resto dei compagni.

«Midorya, tutto bene?» chiese un altro avvicinandosi e sollevandolo di peso per aiutarlo a sedersi di nuovo, ma quando il bacino del verdino fu di nuovo a contatto con la sedia un nuovo urlo lasciò la sua bocca.

«Presto, bisogna portarlo da Recovery Girl.» disse una ragazza che era acanto a loro.

Il ragazzo che lo aveva preso in braccio a tutta corsa lo porto al piano di sotto dove l'infermiera della scuola aveva spostato momentaneamente l'infermeria nel caso dei ragazzi si fossero feriti durante il festival.

Izuku fu accolto subito dalla donna che prima di farlo depositare su di un lettino, usò il suo quirk per fargli passare il dolore, poi congedò il ragazzo mentre si occupava del verdino.

«Ragazzo mio tutto bene?» gli chiese Recovery Girl esaminandogli la schiena.

«Sì, sono solo scivolato dalla sedia e sono caduto.» rispose il minore con il fiatone.

«Capisco...mi avevano informata del tuo stato di salute dopo la tua ammissione, ma devo dire che è più grave di quello che immaginassi.» disse lei una volta finito di esaminarlo.

«Sta peggiorando?» domandò voltandosi verso la donna che si era andata a sedere davanti una scrivania per compilare dei documenti al computer.

«Dovremmo fare delle lastre prima di trarre delle conclusioni.»

«Lo avete sentito anche voi quell'urlo che veniva dagli spalti?» chiese Denki al resto dei suoi compagni che stavano riposando prima della seconda prova.

«Sì, veniva dagli spalti della sezione di supporto, proprio dove c'era il ragazzo genio...ehi, non c'è più.» rispose Mina con una smorfia triste.

«Avete sentito davvero urlare da quelle parti?» chiese un ragazzo dai capelli viola che stava camminando accanto a loro.

«Sì, tu non lo hai sentito?» ma prima che il giallognolo potesse finire la frase il ragazzo era corso via preoccupato per il suo amico.

Hitoshi con uno sprint che avrebbe fatto invidia al capoclasse della sezione A, corse a perdifiato verso l'infermeria e sbarrando la porta trovò Izuku che con sguardo triste stava disteso su di un letto a pancia in giù.

«Midorya-kun, cos'è successo?» chiese affiancandolo subito e prendendogli una mano tra le proprie.

«Tranquillo Shinsou-kun, sono solo caduto dalla sedia.» rispose lui cercando di fargli un sorriso, ma una lacrima invece prese a scorrere sulla sua guancia, segnale per il violetto che in realtà l'amico non stesse proprio bene.

«Ma che tipo quello, è scappato come un razzo, che sia amico del ragazzo genio?» chiese Mina con le guance gonfie per il disappunto.

«Non saprei, tu cosa ne pensi Bakugo?» chiese Denki, ma di Katsuki non c'era neppure l'ombra, infatti era corso dietro al violetto con uno strano presentimento.

Si era messo dietro lo stipite della porta che era stata socchiusa e la conforma di quello che aveva vista venne proprio dalle labbra del ragazzo che aveva seguito.

Midorya...lo aveva proprio chiamato così...quindi il ragazzo genio che aveva visto sugli spalti era proprio Izuku...il suo Izuku.

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