CHAPTER 13 - Il mio ragazzo

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JUNGKOOK POV

Passò una settimana, ma non parlammo più della mia libertà. Taehyung non aveva mai introdotto l'argomento ed io mi sentivo talmente bene nel svegliarmi tra le sue braccia che avevo perso interesse nell'uscire dalla villa.
Prima o poi ne avremmo sicuramente riparlato, ma per il momento stavamo bene così.
Ciò che provavamo l'uno per l'altro era più forte di qualsiasi altra cosa. Ogni mattina ci svegliavamo abbracciati, rifacevamo l'amore come se la sera prima non ci fosse bastato e dopo un'oretta passata a farci le coccole facevamo entrambi colazione; ognuno a modo suo. Poi io mi dilettavo in qualche faccenda domestica mentre lui mi guardava sorseggiando del vino e ogni tanto veniva a sussurrarmi un "ti amo" o "sei bellissimo".
Sembrava un sogno, un sogno dal quale non volevo in alcun modo risvegliarmi.
La sera della festa del Barone Shin era presto arrivata e Taehyung mi stava aiutando a scegliere il completo che avrei dovuto indossare all'evento.
Per me scelse uno smoking non troppo elegante con un corsetto in vita e metà collo scoperto mentre l'altra metà era coperta da del finissimo pizzo nero accollato.
I bordi delle maniche erano anch'essi decorati dal pizzo e così le mie caviglie. Non avevo mai indossato un vestito tanto bello.
Taehyung invece optò per uno smoking più elegante che presentava un profondo scollo a V dove i bordi erano decorati dallo stesso pizzo del mio vestito.
Sui suoi pantaloni vi erano delle piccole paillettes nere e indossò dei polsini color argento.
Quando anch'egli terminò di vestirsi mi guardò con stupore:

<<Sei la cosa più bella che abbia mai visto amore mio>>
Disse facendomi impazzire internamente.

Nonostante fosse passata una settimana ancora arrossivo a quel nomignolo e probabilmente lo avrei sempre fatto.

<<A-anche tu a-amore>>
Ricambiai timidamente il complimento.

Mentre si mise del gel nei capelli mi persi ad osservare la sua espressione concentrata.
Lo squadrai per l'ennesima volta dalla testa ai piedi e subito mi salii la voglia assurda di baciarlo.
Mi avvicinai a lui e prendendolo per il colletto dell'abito lo tirai verso di me premiandolo con un bacio focoso.

<<E questo per che cos'era?>>
Domandò sorridendo una volta che ci staccammo dal braccio.

<<Non posso baciare l'uomo che mi ha fatto perdere la testa?>>
Misi su un finto broncio.

<<Oh eccome se puoi, ma a tal proposito stavo pensando ad una cosa>>
Disse per poi guardare il suo orologio da taschino.

<<Mhmm te lo dirò più tardi. Ora però andiamo o faremo tardi>>
Disse rimettendoselo in tasca.

<<Uff... sai che detesto restare sulle spine!>>
Mi imbronciai ancora.

<<Lo so, proprio come so che sarai felice per ciò che ti dirò dopo>>
Strizzò un occhio e sorrise appena.

<<ANDIAMO PRIMA CHE TI COSTRINGA A SPUTARE IL ROSPO COME SOLO IO SO FARE!>>
Sbottai con malizia uscendo poi da quella che era diventata la nostra camera.

Lo sentii ridacchiare alle mie spalle e seguirmi fino alla porta d'ingresso.
Quando uscimmo ci tenemmo per mano e insieme salimmo sulla carrozza che Taehyung aveva chiamato il giorno prima comunicando al cocchiere indirizzo, giorno e ora.
Il tragitto non fu molto lungo e ben presto arrivammo alla villa del Barone Shin.
Non appena il cocchiere ci avvisò di essere arrivati staccai le mie labbra da quelle di Taehyung e arrossendo annuii scendendo dalla carrozza con lui.
Quando ritornai con i piedi a terra mi persi nell'osservare l'enorme giardino dell'immensa villa del Barone. Era perfino più grande di quella di Taehyung, cosa che mi sorprese e non poco.

<<Wow...>>
Sussurrai con occhi affascinati.

<<Si dai, carina>>
Mormorò Taehyung al mio fianco scrollando le spalle.

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