CHAPTER 1 - Questione di sangue

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TAEHYUNG POV

Le fiamme del camino erano alte ed il tepore emanato da esse si diffuse presto per il salotto rendendomi di buon umore.
Seduto sulla mia comoda poltrona rivestita in velluto antico presi dal tavolino adiacente un calice di puro cristallo e vi versai all'interno del sangue fresco. Portai il calice alle labbra e le bagnai leggermente per assaporarne meglio il contenuto. Feci roteare il calice tra le mie mani creando delle piccole onde cremisi.  Seguirono un paio di lunghi sorsi mentre socchiusi gli occhi e mi beai di quel nettare divino che lentamente scendeva nella mia gola nutrendomi.
Dallo stesso tavolino presi una lettera che avevo ricevuto e non appena vidi il sigillo fatto di cera mischiata a sangue figurante il simbolo di una rosa in fiore il mio buon umore si spense.
Ruppi il sigillo ed estrassi la lettera dalla busta lasciando cadere a terra quest'ultima. Dispiegai la pregiata carta e lessi le parole scritte in corsivo rosso su bianco:

"Signor Conte Kim Taehyung. Ci rincresce informarvi che dati i vostri precedenti fi aventure con certi umani di sesso maschile in certi club a dir poco disdicevoli per la nostra razza superiore il Grande Consiglio Dei Vampiri ha preso la dura decisione di bandirvi dal Consiglio con effetto immediato. Come aggravante vi è la vostra incoscenza nell'aver rivelato la nostra esistenza ad alcuni vostri amanti.
Con questo bando vi verrà negata la vostra scorta mensile di sangue obbligandovi all'auto sostentamento, ma vi sarà severamente vietato uccidere umani per perseguire tale scopo.
La decisione è stata unanime ed è irreversibile. Sono certo che capirete le nostre dure leggi e che le rispetterete al fine di evitare spiacevoli inconvenevoli"
- CDV.

Quando terminai di leggere la lettera mi alzai in piedi ed emettendo un urlo di frustrazione scagliai il calice che tenevo in mano contro lo stipite del camino. Strappai la lettera in mille pezzi, i quali finirono a terra sul tappeto in seta.
Urlai e imprecai innumerevoli volte prima di ritornare a sedermi e calmarmi. Dovevo pensare ad una soluzione e non ad autocommiserarmi.
Il Consiglio Dei Vampiri non ha mai approvato i rapporti tra uomini soprattutto se uno dei due, o dei molteplici, è un umano. L'umanità ha sempre schifato quei vecchi vampiri ricconi buoni solo a far invecchiare il sangue nelle botti.
Pensai e ripensai su come agire; dovevo trovare una soluzione che mi avrebbe permesso di avere una scorta di sangue a vita senza però uccidere nessuno.
Quello di cui avevo bisogno in quel momento era di un umano, in quanto il suo esile corpo avrebbe generato sangue a volontà per il mio stomaco affamato. Guardai la brocca sul tavolino e mi resi conto che quella era l'ultima scorta di sangue che mi era rimasta, fatta eccezione per il calice mezzo pieno che avevo appena distrutto lanciandolo contro il camino...
Si, un umano era perfetto. Non dovevo fare altro che sceglierne uno ed attirarlo nella mia villa, nella mia trappola. Ma non volevo un umano qualsiasi, no, io volevo il meglio. Il suo sangue doveva essere il migliore e per ovvie ragioni volevo un ragazzo.
Presi carta, penna e calamaio e scrissi un annuncio:

06/03/1843
"Il Conte Kim Taehyung è alla ricerca di un giovane ragazzo di circa vent'anni da assumere nella sua villa come tuttofare.
I candidati sono pregati di inviare una lettera di candidatura presentandosi e raccontando alcuni aneddoti sulla sua vita.
La paga sarà doppia rispetto ad un normale tuttofare"

Quando terminai di scrivere riposi la penna nel calamaio e ordinai al mio servitore di spedirla per me. Non appena avrei trovato un umano lo avrei licenziato in quanto avrebbe potuto fare la spia con il Consiglio Dei Vampiri. Era meglio non rischiare.
Mi rimisi comodo adagiandomi con poca eleganza sulla poltrona ed osservai le fiamme consumare le gocce di sangue che colavano dal bordo su cui si era infranto il calice. Avevo ancora fame, ma ora che le mie scorte erano giunte pressoché al termine dovevo iniziare a digiunare fino all'arrivo dell'umano e la cosa avrebbe potuto richiedere intere giornate.

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