Chapter 2

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<<Siamo arrivate qua insieme e ne usciremo insieme. Amiche per sempre>> disse Jess poi apre il portone e rimango a bocca aperta.
Davanti a me si estende un enorme atrio il cui pavimento è argentato.
Dai due angoli dell'atrio partono due scale identiche che si inalzano a spirale per più di dieci metri fino al primo piano incrociando una parete di granito con il logo della CIA e la scritta "The White House.
Spy Girls Academy a place to be someone else but at the same time your self".
Sopra di me c'è un grande lampadario d'oro con più di mille cristalli, gli dovrà essere costato una fortuna.
Feci qualche passo in avanti.
<<Benvenute ragazze nella prestigiosa casa bianca>> disse la guardia davanti a noi <<I vostri nomi prego>> la guardia ha un registro in mano <<oh certo sono Taylor Foster, lei è la mia amica Jessica Montghomery, lei è Mecy Brown, Lei è Zendaya Skyper e lei è...>> Taylor si ferma quando arriva a me <<e tu saresti?>> la guardia mi fissa per un secondo guardandomi dritto negli occhi come se mi conoscesse <<mi chiamo Lucy. Lucy Johnson>> risposi <<Lucy Johnson , Lucy Johnson...oh eccoti qui va bene potete entrare troverete le vostre cose nella vostra stanza.
Se mi permette Lucy ma ho come l'impressione di averla già vista da qualche parte o sbaglio?>> le ragazze mi guardano poi guardano la guardia <<non lo so mi dica il suo nome e glie lo farò sapere>> noto l'abbigliamento della guardia solo ora.
Indossa degli stivaletti, sopra alla sua uniforme c'è scritto "The White House.
Spy Girls Academy a place to be someone else but at the same time yourself." Io non sono mai stata me stessa, crescendo con una madre spia capisci che essere te stesssa è un imbroglio della natura, una spia non potrà mai essere se stessa siamo fatte per ingannare i nostri nemici e a volte anche I nostri amici.
Ha capelli corti castani e occhi marroni scuro.
<<Ma certo signorina mi chiamo Joshua Mumford>> rimango impietrita solo a sentire il nome perchè se lui è Joshua Mumford questo significa che lui è tornato dalla missione che è stata affidata a mio padre, ricordo che mio padre disse il suo nome a mia madre prima di partire in missione.
Disse <<Parto con Joshua Mumford. tornerò presto e quando tornerò porterò te e Hailey sulla casa al mare. Ve lo prometto>> e non è più tornato.
<<Lucy si sente bene?>> solo Joshua può dirmi com'é andata veramente quel giorno quando era con mio padre, perchè mia madre mi mente e lo so bene perchè tutti mi mentono, tutti mi nascondono la verità.
Sento le lacrime che mi salgono agli occhi ma devo resistere, non posso piangere, non posso dire il mio vero nome, non posso dire che sono la figlia dell'uomo che si è portato sullo spazio e non è mai tornato, non posso dirlo quindi faccio la cosa che mi viene meglio anche se non voglio, non voglio ma mento.
<<no credo che si stia sbagliando con un'altra persona>> dico <<mi scusi è che lei mi ricorda molto una persona molto cara a me ma si mi sono sicuramente sbagliato anche perchè lui si chiama Tobias Steele e lei è Lucy Johnson>> voglio solo dire la verità, volglio solo chiedergli cosa è successo a mio padre dieci anni fa ma dico solo <<mi dia pure del tu signor Mumford>> e gli faccio un sorriso
<<okay, non voglio intrattenervi potete andare>> e saliamo in camera.

Una volta in camera racconto tutto alle mie migliori amiche.
Racconto loro che sono in questa sotto copertura per tenere sotto controllo un ragazzo che non sa niente di me e mai dovrà saperlo. Racconto tutto non tralascio niente.
<<Potevi dircelo sei la nostra migliore amica noi faremmo tutto per te>> dice Zendaya e lo so che di loro posso fidarmi non mi hanno mai mentito, ci confidiamo sempre tutti segreti, ho fatto bene a dirglielo <<il signore di prima, ho visto come lo hai guardato lo so che lo conoscevi>> dice Mecy. Faccio un forte respiro << esatto, si lo conosco lui è partito con mio padre dieci anni fa e non so come lui abbia fatto a tornare a casa senza mio padre e non so cosa è successo quel giorno la sopra, ho bisogno di risposte perchè mia madre mi mente questo lo so bene>> dico <<se vuoi delle risposte noi possiamo aiutarti ad averle>> dice Mecy <<ma ora è troppo presto dovremmo avvicinarci a lui cautamente.
Se lui sa cose che nessuno sa io giuro che otterrò delle risposte>> dico <<vabbè mettiamo a posto le nostre cose domani sarà una lunga giornata>> dico e iniziamo a mettere vai le nostre cose.

Spy Girls: Hailey So UndercoverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora