9.
Mi spiace aver trattato male Josh negli ultimi giorni, lui mi ha sempre trattata nel migliore dei modi, mentre io non ho fatto una bella cosa. Decido di fargli una sorpresa, dato che oggi è domenica e non ho lezione di matematica.
Mi faccio una doccia e, alle 16 in punto, corro a casa sua. Di domenica i suoi genitori non ci sono mai, quindi avremmo tempo solo per noi e per chiarirci. Non voglio lasciarlo, perché so che con Allyson durerà tutto solo un'estate, mentre lui potrebbe esserci dopo. Non avviso Josh che sto arrivando, voglio che sia sorpreso. La porta d'ingresso è leggermente socchiusa, quindi entro senza fare rumore. In soggiorno non c'è nessuno. Percorro le scale cercando di far silenzio e, arrivata in camera sua, vedo quello che non avrei mai voluto vedere.
«Cazzo, Annabelle, posso spiegarti» mi chiama, spostando una ragazza da sopra di lui e cercando di alzarsi il più velocemente possibile. Sbatto la porta e corro più velocemente che posso verso l'ingresso. Voglio uscire da quella casa e mettere fine a questa umiliazione. Josh mi blocca il polso, mi volto. Ha un'asciugamano che gli copre la parte bassa del suo corpo, ma riesco a intravedere la sua erezione. Ha il petto nudo e un succhiotto sul collo, un succhiotto non mio.
«Non andartene, posso spiegarti»
«Cosa c'è da spiegare?»
«Tu non volevi e quindi...»
«Senti, non spiegare niente, sei ridicolo. Vaffanculo»
Cerco di liberarmi dalla sua presa, ma non ci riesco. Il polso comincia a far male.
«Ti prego vieni sopra»
«Ah?» lo guardo perplessa.
«Voglio farlo con te, lei non è brava quanto te»
Mi avvicina a lui e mi stringe, mentre io cerco di raccogliere le idee. Infondo anche io l'ho preso in giro, quindi non mi sento in dovere di fare l'offesa ancora a lungo.
«C'è ancora lei di sopra, non voglio venirci»
«Sh, vieni» percorriamo le scale, mentre lui mi accarezza le natiche di tanto in tanto, facendomi eccitare.
La ragazza è stesa, sotto le lenzuola, sta usando il cellulare e lo posa quando ci vede entrare.
«Uhm» geme, vorrei picchiarla, ma mi trattengo. È carina, lo ammetto.
«Lei è la mia fidanzata» mi presenta Josh. Ah, povero idiota.
«Che ne dite di un threesome?» propone lei. Che puttana.
Guardo Josh di scatto, che sembra stare per annuire, lo blocco con lo sguardo.
«Non voglio, okay? Che schifo» lui cerca di prendermi, ma lo spingo via «e poi, anche io ti ho tradito, non una volta, caro, quindi siamo pari. Buon divertimento»
Corro via e, questa volta, cerca di fermarmi solo urlando il mio nome, ma non gli do retta. Sono felice di averglielo detto, così non crederà di essere l'unico capace di fare il furbo. Spero stia bene con lei, io con Allyson ci sto bene sicuramente.
Arrivata a casa, controllo il cellulare. Ci sono due chiamate perse da un numero che non ho tra i contatti, quindi richiamo.
«Annabelle» risponde dall'altro lato.
«Saresti?»
«Allyson» la sua voce è così strana dal telefono, mi chiedo se lo è anche la mia.
«Come hai il numero?»
«Ho i miei metodi, tesoro. Domani mattina, vengo a prenderti alle 8, andiamo al mare per la prossima lezione»
«Intendi di matematica o...?»
«Non svelo niente, mi dispiace»
Stacca subito dopo e io resto perplessa. Poi sorrido, pensando a cosa potrebbe succedere.
Salvo il suo numero con "mommy♡" e poso il cellulare.
Nello zaino per la spiaggia metto telo da mare, abbronzante, spazzola, occhiali da sole, un costume di ricambio, un quaderno e una penna, nel caso in cui avesse intenzione di fare davvero matematica. Non si sa mai.
Inviato da Josh: "Potevi accettare il threesome, io e lei ci siamo divertiti"
Inviato da Annabelle: "Sta zitto"
Inviato da Josh: "Zitta tu, puttana. Ah, devi farmi conoscere il ragazzo con cui mi tradisci, potrebbe unirsi a noi"
Mi rifiuto di dirgli che è una donna, addirittura più grande. Mi metto a dormire.spazioautrice:
scusatemi se vi ho fatto aspettare tanto, ma davvero non ho avuto tempo di scrivere. mi sto preparando un paio di capitoli, quindi muovetevi a raggiungere 60 commenti e 45 stelline, così aggiorno subito.
10k views superate, siete l'amore.
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Sex lessons➳ lesbian.
RomanceAnnabelle è una diciassettenne come le altre, con i soliti sogni, le solite paure, la solita vita. Il giorno in cui i suoi genitori scoprono che è stata rimandata in matematica al terzo anno di liceo, decidono di tenerla impegnata tutta l'estate in...