25.
Mi sveglio con le carezze di Allyson e con i suoi leggeri baci sul labbro. Apro gli occhi e vedo il suo viso dolce e assonnato davanti a me. Mi sembra di sognare, è così bella.
«Buongiorno piccola» sussurra.
«Giorno» sbadiglio e lei ride, abbracciandomi forte. È strano vederla così con me, però è bello.
Riguardo le ferite della sera prima e il mio sguardo diventa triste di colpo.
«Ora sei al sicuro, piccola, ci sono io qui» mi bacia la guancia, poi le labbra, poi il collo, lasciando una leggera scia di saliva. Rabbrividisco.
Prende il mio cellulare e apre la chat con Josh, chiedendomi il permesso di scrivere per mandarlo a fanculo.
«Ha delle nostre foto insieme, non posso farlo Allyson»
«Merda...» si gratta il mento, poi mi guarda «non gliel'hai cancellate?»
«Mi ha promesso che l'avrebbe fatto, ma non ci credo molto»
Il suo sguardo è preoccupato, penso abbia capito che non c'è molto da fare.
«Mi manchi così tanto» passa un dito sul mio seno, poi sulla mia pancia.
«Allyson» gemo. La voglio anche io, tanto.
«Sei conciata così, non voglio farti male»
«Non mi farai male»
Comincia a baciarmi con dolcezza, muovendo la sua lingua intorno alla mia e lasciandomi leggeri tocchi con la lingua sulle mie labbra. Fa molti preliminari, sfiorando lentamente ogni piccola parte del mio corpo, guardandomi come se fossi la cosa più bella di questo mondo. Io resto ferma, la guardo e gemo per quant'è brava.
Dopo poco siamo entrambe nude, io sono sopra di lei e facciamo l'amore con movimenti e tocchi delicati, senza penetrazione, solo premendo i nostri corpi l'uno contro l'altro e lasciandoci trasportare dalle sensazioni. Comincio a bagnare solo così, solo per i suoi occhi pieni di passione e per la sua voglia di avermi.
«Ti voglio ancora, ti prego»
Allyson intrufola la mano tra le mie gambe, accarezza la mia entrata bagnata e mette un solo dito dentro di me. Comincio a cavalcare la sua mano, sentendola premere contro il mio clitoride e sentendo il suo dito sempre più dentro. Gemo forte, mentre lei comincia a baciarmi con dolcezza, tanto da farmi passare ogni dolore e farmi provare solo piacere. Vengo sulla sua mano e lei la lecca, per poi baciarmi ancora e ancora.
«Ti amo» sussurra, gemendo sulla mia bocca.
«Anche io ti amo»
«Io devo parlarti, piccola»
«Cosa devi dirmi?»
«Ci stavo pensando da tempo e dopo stanotte ne sono ancora più sicura. Dirò ai tuoi genitori che ho trovato lavoro a Chicago e ci andrò, tu ormai sei diventata brava in matematica e ce la farai a superare l'esame»
«Cosa? No, Allyson no, il problema non è la matematica. Io ti amo, non puoi andartene» mi alzo di scatto, stringendo forte la sua mano.
«Esatto, Annabelle, noi non dovevamo innamorarci. Doveva essere solo sesso, solo un'esperienza e basta. Se io vado via, Josh la smetterà e tu starai meglio. Sono di dodici anni più grande di te, cosa potrò mai darti?»
«Ti prego non parlare così, ti ho appena trovata io non voglio perderti» comincio a piangere, non posso trattenere le lacrime. È come se qualcosa dentro di me si fosse rotto. Mi sento debole e vulnerabile. Mi pento di essermi innamorata di lei, mi pento di aver accettato di fare queste lezioni e soprattutto mi pento di aver preso il debito in matematica. Ma ormai è successo e io non posso farci nulla.
«Parto domani, non voglio parlarne più, okay?»
Prendo i miei vestiti e mi vesto velocemente, maledicendo mentalmente tutto questo.
«Dove vai?»
«Pensavo che tu fossi diversa»
«Annabelle»
«Addio, Allyson» esco di casa sbattendo la porta e correndo verso casa in lascrime. Non voglio vederla mai più, questa volta devo è me stessa che devo proteggere.spazioautrice:
da da da daaaaan(?) no okay.
continuo a 80 voti e tantiiissimi commenti.
cagate la storia leukemia vi prego, ci tengo troppo.
ve se ama.
STAI LEGGENDO
Sex lessons➳ lesbian.
RomanceAnnabelle è una diciassettenne come le altre, con i soliti sogni, le solite paure, la solita vita. Il giorno in cui i suoi genitori scoprono che è stata rimandata in matematica al terzo anno di liceo, decidono di tenerla impegnata tutta l'estate in...