10.
Metto la sveglia alle 7, in modo da avere abbastanza tempo per farmi una doccia e prepararmi meglio possibile. Indosso il mio costume preferito, cioè uno a due pezzi, con fantasia ghepardo, con sopra un vestitino corto come copri costume. I miei genitori sono entusiasti dell'idea di Miss Smith e, appena lei viene a prendermi, si congratulano per l'inventiva e per l'amore che ci mette nel suo lavoro. Lei annuisce e sorride, lanciandomi sguardi perversi di tanto in tanto. Ci mette amore nel sesso, lei, non nella matematica.
Entro in macchina, mentre lei sistema le borse nel portabagagli. Il mare dista pochi km, quindi il percorso non è lungo e noioso. Durante il tragitto, cerco di fare domande riguardo a quanto avremmo fatto in spiaggia, ma lei resta completamente neutrale, senza lasciar trapelare neppure la minima informazione. Questo mi infastidisce, ma allo stesso tempo mi incuriosisce e mi affascina. Appena arriviamo, l'aiuto a portare le borse verso l'ombrellone che aveva già prenotato. Qui in California le spiagge sono sempre troppo affollate, ma è riuscita ad ottenere un posto abbastanza comodo. Il mare è limpido come sempre e per niente agitato, quindi tolgo il vestitino e corro in acqua, mentre lei sistema gli asciugamani sulle nostre sdraio. Subito dopo mi segue, abbracciandomi da dietro e sollevandomi con forza, per poi gettarmi in acqua. Riemergo subito e tossisco, avendo bevuto almeno mezzo oceano.
«Stronza» continuo a tossire, sentendo il salato in bocca. Lei ride e mi si avvicina a me.
«Sei stupenda in costume, sono quasi gelosa che tutti possano vederti, piccola»
«Anche tu sei niente male» cingo le braccia intorno al suo collo e salto, aggrappandomi con le gambe al suo bacino e facendola quasi cadere. Ridiamo insieme.
L'acqua le arriva un po' sopra l'ombelico e, ora che le sono in braccio, mi arriva allo stesso posto. Allyson sfrega le sue labbra sul mio costume bagnato, facendo irrigidire i capezzoli, che si vedono dal tessuto sottile e bagnato. Rabbrividisco quando mi mette una mano sul sedere, nel costume, e mi avvicina di più a lei, toccandomi il clitoride con la pancia. Nessuno può vederci, ma io sono così eccitata.
«Voglio levarti questo costume, ma non qui» mi sussurra all'orecchio, correndo fuori dall'acqua, senza mai mettermi a terra. Mi trascina verso gli spogliatoi, inserisce qualche moneta nella porta, potremmo starci tutto il tempo là dentro. Mi appoggia al muro con la schiena, è dritta davanti a me. Stringo le gambe più forte intorno ai suoi fianchi, mentre lei mi scioglie il costume e lo fa cadere sul pavimento. Sono completamente nuda e ho le gambe aperte davanti a lei. Comincia a muoversi dolcemente tra le mie gambe, poi mi appoggia sulla panchina facendomi stendere. Si spoglia e si sdraia su di me, facendomi aprire le gambe sotto di lei. Poggia le mani sui miei glutei e mi solleva i fianchi, facendo combaciare perfettamente le nostre entrate. A questo punto, comincia a muoversi, andando prima indietro, poi avanti, premendo sul mio clitoride prima piano, poi forte, poi ancora piano. Sento l'eccitazione crearsi sulle mie labbra, unirsi alla sua e all'acqua del mare rimasta sulla nostra pelle. Le stringo forte i capelli, mentre lei si solleva leggermente, continuando a muovere i fianchi. Riesco a vedere la sua natura contro la mia, è così morbida e bagnata.
«Cazzo, Allyson, ancora» gemo, quando sento le gambe irrigidirsi e lo stomaco contrarsi. Lei geme e continua, fino a soffocare un urlo e fermarsi, sfinita dall'orgasmo che ci siamo provocate. Comincia a baciarmi velocemente, mentre io continuo ad ansimare nella sua bocca. Scivola dolcemente sul mio corpo, alzandomi i fianchi sulle sua bocca. Comincia a leccarmi velocemente, mentre con un dito entra all'interno della sua vagina. Gemiamo insieme, mentre sento i suoi respiri affannati su di me e mentre la vedo dimenarsi.
«Ah, Dio» geme, mentre si alza e apre le gambe sulla mia testa. Apro la bocca e lei comincia a cavalcarmi la lingua con forza. Sento la sua eccitazione salata unirsi al salato lasciato dall'acqua del mare. Muove forte i fianchi, mentre io accompagno i suoi movimenti con la lingua.
«Ti prego, ah» geme, lasciando i suoi fianchi snodati muoversi con forza su di me. È così buona, la farei venire nella mia bocca per ore e ore.
Mi bacia forte, tenendo la mia testa ferma mentre mi stringe i capelli. Continuiamo ad affannare una nella bocca dell'altra.
«È stato magnifico come sempre, piccola» mi accarezza i fianchi, per poi alzarsi e rimettersi il costume sotto il mio sguardo attento. Quant'è bella.
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Sex lessons➳ lesbian.
RomanceAnnabelle è una diciassettenne come le altre, con i soliti sogni, le solite paure, la solita vita. Il giorno in cui i suoi genitori scoprono che è stata rimandata in matematica al terzo anno di liceo, decidono di tenerla impegnata tutta l'estate in...