13.
«Come stanno procedendo le lezioni di matematica, Annabelle? Sai, giugno è ormai finito e vorrei assicurarmi che tu stia apprendendo qualcosa da tutte queste lezioni» mi domanda mia madre.
Mastico un pezzo di carne, la cena di oggi. Ripenso a tutte le "lezioni" prese da Miss Smith, dalla più sconcia alla più dolce. Non riesco in nessun modo a pensare alle reali lezioni di matematica. Tossisco, cercando di assumere un tono serio, prima di rispondere.
«Bene, suppongo. Sì, bene, so un bel po' di cose ormai»
Non ho mentito, so un bel po' di cose. Nessuno ha detto che debbano essere per forza sulla matematica.
«Perfetto, domani ti accompagno da Miss Smith, alle 9 in punto ti voglio giù in cucina»
"Con piacere" riesco a pensarlo solo e ad esprimere un semplice "sì" con la testa, fortunatamente.
Come mio solito, mi sveglio troppo tardi per prepararmi adeguatamente e mi riduco a truccarmi in macchina. Metto un po' di mascara, imprecando ad ogni movimento brusco dell'auto e ripulendo i pasticci con il dito. Nonostante la confusione, sono soddisfatta del risultato.
«Ti vengo a prendere per pranzo»
«Okay» corro verso l'entrata e, come la scorsa volta, il cancello si apre automaticamente. Questa volta non c'è Allyson a farmi strada, ma fortunatamente mi ricordo dove andare. Lei è sulla porta della sua abitazione ad aspettarmi, mi lascia entrare e poi mi bacia sulle labbra. È un bacio semplice, passionale, non troppo pieno di emozioni, ma mi piace. La casa è come la ricordavo, anche se è l'ultima cosa su cui mi focalizzo. Ha indossato una gonna cortissima e una t-shirt semplice. Le sue gambe lunghe, la sua pelle candida, è così bella.
«Come stai?» azzardo.
«Sto bene, penso che starò ancora più bene ora»
Mi posa una mano sul sedere, stringendo leggermente da sotto la mia gonna e avvicinandomi a lei. Premo contro il suo corpo. Una scossa di eccitazione mi accende. Mi sento già gocciolare, non esagero.
«Voglio fare qualcosa di diverso oggi, Annabelle» sussurra queste parole sul mio collo, lasciando un leggero morso sul lobo del mio orecchio e continuando a mordicchiarlo quando inclino la testa su un lato.
Mi spinge verso la sua camera da letto, tira fuori la stessa valigia, ma prima di aprira mi getta sul letto e mi fa tenere le mani sollevate sulla testa.
«Voglio abbassarle, Allyson»
«Sh» mi zittisce.
Si siede a cavalcioni su di me con due paia di manette e mi lega le mani al letto. La guardo interrogativa, ma allo stesso tempo tremendamente eccitata. Si lecca le labbra, prima di cominciare a posarmele con dolcezza su ogni angolino del mio corpo, quasi per assaporarmi pian piano.
«Ti piace?»
«Allyson» gemo, buttando la testa all'indietro.
Arrivata tra le mie gambe, mi toglie la gonna insieme alla mutandina e lecca solo poco, muovendo la lingua in modo frettoloso. La guardo supplichevole. La voglio di più.
«Allyson, ancora»
«Sta zitta» mi ordina e io ubbidisco, cercando di gemere in silenzio. Si alza e si riavvicina alla valigia. Non riesco a vedere cosa prende, credo sia un dildo legato ad un cinturino. Si spoglia velocemente, per poi indossarlo. Vederla con quel dildo, fa aumentare infinitamente la mia voglia. Mi mordo il labbro, vedendola gattonare verso di me dopo aver preso la bottiglina di lubrificante. Lo passa sul dildo velocemente, poi mi fa leccare dalle sue dita il liquido rimasto.
«Ah» gemo, ancora.
Allyson si posiziona tra le mie gambe ben aperte, si solleva ai lati del mio corpo con le braccia e comincia cavalcarmi. Si muove dentro e fuori, prima piano, poi più forte. Lo sento così dentro, così forte, e mi sembra di impazzire.
«Oh Allyson, ah» urlo e vengo zittita dalla sua lingua. Comincia a leccarmi le labbra e con una mano mi stringe il seno nelle mani, torturando i miei capezzoli. Continua a muovere i fianchi come fossero snodati, facendomi impazzire per l'eccitazione. Geme sulle mie labbra, mentre io chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dall'orgasmo. Mi sento di aver bagnato eccessivamente il dildo, e forse anche il letto.
Continuando a cavalcarmi, senza fermarsi neppure un attimo nonostante le mie urla, Allyson mi toglie le manette. Esce dalla mia entrata velocemente e si inginocchia.
«Girati, Annabelle, muoviti»
Seguo i suoi ordini.
«Bene, ora inginocchiati» lo faccio. Mi stringe forte a lei di spalle, muove il dildo tra le mie cosce. Gemo ancora, buttando la testa all'indietro sulla sua spalla.
Mi penetra da dietro, facendomi piegare dal piacere e facendomi mettere a 90 gradi.
Chiudo gli occhi, appoggiando la fronte al materasso e muovendo forte il sedere verso i suoi fianchi, mentre lei continua ad entrare dentro di me con forza.
«Ah» urlo «Cazzo ah»
Vengo ancora, passando un dito sull'entrata della mia vagina bagnata. Allyson mette la testa tra le mie gambe e comincia a leccarmi, succhiando con forza il mio nettare. È la cosa più eccitante del mondo.
«E questo era solo l'inizio, piccola»spazioautrice:
capitolo super porno, jaja
spero vi sia piaciuto tesori.
volevo chiedervi di correre a leggere 'my diary', potrei scriverci cose interessanti riguardo la storia.
CONTINUO SOLO SE ARRIVATE A 60 COMMENTI, CAME ON EVERYBODYY!
33k ilysm.
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Sex lessons➳ lesbian.
RomanceAnnabelle è una diciassettenne come le altre, con i soliti sogni, le solite paure, la solita vita. Il giorno in cui i suoi genitori scoprono che è stata rimandata in matematica al terzo anno di liceo, decidono di tenerla impegnata tutta l'estate in...