Pov Summer
I miei occhi si aprirono lentamente, all'inizio era tutto sfogato. Mi guardai intorno cominciando a vedere qualcosa, provai a muovermi, ma mi accorsi di essere legata ai polsi contro il bracciolo della sedia. Era tutto buio, ma non molto per non permettermi di vedere niente, riconobbi subito una delle stanze dell'isolamento. Quella però, con le celle del carcere. Al mio fianco vidi Stiles ancora incosciente e anche lui legato.<<Stiles, Stiles.>>
Ripetei sottovoce finché non reagì.Cominciò ad agitarsi sulla sedia.
<<Dove cazzo siamo?>>
<<In una delle stanze dell'isolamento, e ci hanno anche legati.>>
<<Merda, siamo fottuti.>>
Disse agitandosi ancora di più.La porta si aprì, rivelando il dottor Lee e l'infermiera Rosy.
<<Che cazzo volete da noi? Liberateci.>>
Disse con rabbia, ma ero sicura che fosse Stiles.<<Voi due mi avete creato problemi dall'inizio. Siete così ostinati, così desiderosi di scappare da qui. Non capite che voi ci morirete qui.>>
Disse il dottore con un ghigno malefico.<<Sai Stiles, il Void è stato creato dentro di te come una sorta di lato cattivo, ma per poter mandare avanti l'esperimento era essenziale che nessuno si avvicinasse a te, tutti dovevano temerti. Il Void si ciba di rabbia, solitudine e caos ed è per questo che tu dovevi rimanere solo. Ma poi è arrivata lei.>>
Mi indicò guardandomi con disgusto.
<<Lei, che ha rovinato tutto con la sua bontà con la sua gentilezza. Eri proprio quello perfetto Stiles, arrabbiato con il mondo, dimenticato dai tuoi genitori. Il Void dentro di te ha aperto ancora di più il tuo vuoto.>>
<<Sei stato tu!>>
Urlò all'improvviso Stiles facendomi sussultare.<<Tu mi hai trasformato in un mostro!>>
Posso vedere delle lacrime scorrere sul suo viso.
Non potevo crederci. Stiles era sotto un esperimento dall'inizio. Non avevano mai avuto intenzione di curarlo.<<Fallo entrare, Stiles.>>
Disse avvicinandosi a lui.<<No.>>
Disse con un filo di voce.Sapevo a chi si riferisse.
<<Fallo entrare!>>
Gli urlò in faccia.<<Non farlo Stiles, resisti!>>
Dissi alzando il tono di voce.<<Rosy, proceda.>>
Vidi Rosy prendere un coltello da macellaio e avvicinarsi a me, mi girò intorno, fino a fermarsi alle mie spalle. Sentii le mie mani tremare nonostante fossero legate. Il mio cuore batteva all'impazzata nel petto, quasi temendo che potesse rompermi la gabbia toracica. Vidi il braccio di Rosy avvolgermi il collo, e il coltello a pochi centimetri dalla mia gola. Deglutii a fatica e sentivo il sudore colarmi lungo la fronte.
<<Ultima possibilità, prendi la pillola o lei muore.>>
Prese una pillola da un flacone. Stiles cominciò ad agitarsi sulla sedia come un pazzo, mentre urlava e piangeva.
<<No, lasciala!>>
<<Prendi la pillola e la lascio.>>
<<No, Stiles ascoltami, lo farà comunque, ti prego non farlo, per favore.>>
Implorai tra le lacrime.
Rosy avvicinò ancora di più la lama del coltello alla mia gola, e sentii la lama fredda a contatto con la mia gola. Un piccolo gesto della mano e sarei morta.<<No, lasciala andare, ti prego!>>
<<Prendi la pillola e la lascio andare.>>
<<No, non farlo!>>
Urlai più forte.Stiles si calmò e si girò verso di me.
<<Mi dispiace.>>
<<No!>>
Non potevo muovermi, se l'avessi fatto mi sarei tagliata da sola la gola.
<<Dammela.>>
Disse al Dottore con un tono freddo.Lui sorrise malignamente e gli diede la pillola.
<<No, perché l'hai fatto?!>>
L'espressione di Stiles cambiò, occhiaie, pelle pallida, occhi nero pece. È arrivato.
Con un gesto facile si liberò dalle corde e si massaggiò i polsi con disinvoltura.<<Rosy.>>
Disse con tono freddo.Rosy allontanò subito il coltello dalla mia gola e tornai a respirare. Guardai Stiles, che non era più Stiles. Void lo aveva completamente posseduto.
Il Void si avvicinò e fissò Rosy con sguardo vuoto.<<Ben tornato.>>
Disse lei con voce tremante.Void strinse le labbra dando un pugno secco a Rosy che cadde a terra priva di sensi.
Io guardai Stiles ormai il Void con le lacrime agli occhi, ma sguardo assente, non sentivo neanche più la rabbia.
Void mi guardò facendomi un ghigno malvagio.<<Dagli la pillola e liberala.>>
Disse con freddezza al dottore, prima di lasciare la stanza.Il dottore subito si avvicinò a me e tentò di inserirmi la pillola in bocca, ma io tenni le labbra serrate.
<<Non renderla più difficile di quello che è.>>
Mi disse con severità.Sospirai ormai arresa.
La mia vita è finita. Ho perso Stiles di nuovo, ho perso i miei genitori, ho perso tutto, non ne vale la pena lottare per il niente. Non tornerò mai più a casa. Rimarrò rinchiusa per sempre in questo vortice di oscurità e malignità. Posso dire che l'inferno io l'abbia visto davvero.
Aprii la bocca e mi lasciai inserire la pillola per poi inghiottirla. Dopodiché il dottore mi liberò e senza dire né fare niente uscii dalla stanza d'isolamento.
Appena uscii dal sotterraneo, sfogai tutta la mia rabbia contro un muro nel corridoio, e quando dico che mi sfogai intendo davvero, perché il muro adesso aveva un buco. Credo che il mio polso si sia anche rotto, ma non me ne importa più di tanto.
Andai in cortile e camminai con lo sguardo basso e le mani insanguinate nelle tasche della felpa.<<Hey.>>
Alzai lo sguardo per vedere Aaron davanti a me.
Il suo sguardo allegro cambiò non appena vide la mia faccia, probabilmente con gli occhi rossi per il pianto e sguardo assente.<<Che è successo?>>
Chiese preoccupato.<<È finita.>>
Mi limitai a dire prima di voltargli le spalle. Non volevo fargli del male, quindi sapevo che dovevo andarmene.
Ma Aaron non si arrese e mi prese per un braccio. Pessima mossa. I miei pugni ormai incontrollabili colpirono Aaron in faccia, e neanche una volta. Caddi sopra di lui e lo colpì più volte. Il bello è che volevo fermarmi, ma non ci riuscivo.<<Paziente fuori controllo, ho bisogno di rinforzi, adesso!>>
Sentii dire da uno degli infermieri.
Tentò di togliermi da dosso a Aaron, ma gli diede un calcio nelle sue parti basse cadde a terra gemendo dal dolore.
Arrivarono tre infermieri per portarmi via. Quando mi dimenavo tra le loro braccia riuscì a vedere Void appoggiato al muro in un angolo con un sorrisetto compiaciuto sul volto.
Venni rinchiusa in isolamento, quello con le porte blindate, e credo che sia meglio così visto che sono fuori controllo ormai. Caddi a terra con le spalle contro il muro e un urlo acuto uscì da dentro di me liberando frustrazione e rabbia, ma specialmente dolore. Si, perché ne provavo tanto.
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Dark Heart || Stiles Stilinski/Void Stiles
Mystery / ThrillerUna ragazza di nome Summer Miller viene rinchiusa dai suoi genitori in un ospedale psichiatrico a causa del suo disturbo esplosivo intermittente. Presto incontrerà qualcuno, che non solo soffre di disturbi della personalità, ma gli cambierà per sem...