Simone non aveva pensato due volte a ricambiare il bacio di Manuel, in cuor suo sapeva che, per quanto fosse sbagliato, lo desiderava tanto quanto lui.
Le loro lingue si erano immediatamente intrecciate, e in un attimo erano tornati entrambi a casa. La verità era che si sarebbero sempre sentiti a casa l'uno nelle braccia dell'altro.
Quando però nel suo cervello si presentò l'immagine di Alex, si sentì immediatamente in colpa e allontanò, seppur a malincuore, Manuel. Quest'ultimo, con le labbra ancora un po' gonfie a causa del bacio, si fermò e lo guardò.
Un turbine di emozioni prese possesso del corpo di Simone e del suo stomaco, mozzandogli per qualche attimo il respiro. Gioia e panico, tranquillità e tempesta. Senso di colpa.
"Non posso Manu, non posso" scosse la testa e mise ancora più spazio tra il suo corpo e quello dell'altro ragazzo. Non gli diede tempo di rispondere, si avviò fuori dalla stanza e fece le scale a due a due, lasciando Manuel ancora in piedi, ora da solo.
D'altro canto, lui si sentiva tutt'altro che in colpa. Aveva semplicemente seguito il suo istinto; aveva sentito la voglia di baciarlo e aveva lasciato che accadesse, senza pensare alle conseguenze.
Andò a dormire quella sera con la conferma che le sue impressioni erano giuste: Simone aveva ricambiato il suo bacio, quindi davvero le cose non erano del tutto perdute.
*
"E quindi mi racconti cosa è successo?" Manuel aveva telefonato a Giulio la mattina dopo, chiedendogli di raggiungerlo urgentemente allo studio, che di sabato mattina non ospitava un gran numero di clienti, con due caffè e due cornetti.
"Che te devo dì. L'ho baciato, non ci sono stato a pensà più di tanto. Mi sono avvicinato a lui e l'ho baciato." spiegò Manuel.
"E lui che ha fatto?" chiese di nuovo Giulio.
"Inizialmente pensavo mi allontanasse, e invece ha ricambiato subito il bacio.
Dio Giù, è stato bellissimo. Le nostre labbra si sono proprio incastrate benissimo e m'è sembrato quasi di tornà a respirare dopo non so quanto. Po però dopo un po' m'ha staccato e se n'è andato in camera."
"Il che è comprensibile, è fidanzato" Manuel fulminò Giulio quando queste parole gli arrivarono alle orecchie.
"Oh Manu, è inutile che mi guardi così. Pensaci, è fidanzato e ha baciato un altro ragazzo. Conosciamo entrambi Simone e sappiamo quanto lui sia corretto e leale. Si sentirà sicuramente una merda ora"
"Si ma non lo è" obiettò Manuel, contrariato.
"Questo lo dici tu, perché sei cotto di lui e non aspettavi altro. Ma lui è normale che si senta così"
"E cosa dovrei fare ora? Dovrei fà finta de niente? Io non ce la faccio a fà finta de niente.
Non riesco a fingere che non mi importi di lui, non riesco ad ignorà le farfalle che me danzano nello stomaco ogni volta che siamo nella stessa stanza. Non riesco e la verità è che non voglio neanche, vabbene?
Voglio poterlo baciare quando me va, voglio poter stare con lui, voglio recuperare tutto il tempo che abbiamo perso perché sono stato un coglione" - era riuscito a buttare fuori tutto quello che aveva dentro, di fronte a Giulio che ora lo osservava con un sorriso di comprensione sul viso.
"Ahh, l'amore" sospirò poi, beccandosi una gomitata dall'amico, che rise subito dopo.
*
Se da una parte Manuel non aveva alcun tipo di senso di colpa per quello che era successo, di certo non si poteva dire lo stesso di Simone.
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What about us? | Simuel
Fanfiction[...] "A tavola con questo?" indicò il ragazzo che ancora se ne stava in piedi senza muovere un muscolo. "Manco morto" concluse, poi si girò e uscì dalla cucina senza dare altra spiegazione. [...]