Percy Jackson xfemreader

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Ero una normalissima figlia di Ermes, una normale semidea in mezzo ad altri semidei più appariscente di me.
I figli di Ares erano abili guerrieri.
I figli di Atena geni mondiali.
I figli di Afrodite bellezze della natura.
E poi c'erano i figli dei Boss, dei Tre Pezzi Grossi: Poseidone, Zeus e Ade.
Non credo che ci sia bisogno di dire le loro abilità, no?
Basta pensare ai nomi del loro genitore divino e penserete subito che saranno potenti;  e non avete torto.
E ovviamente cosa poteva fare una piccola ragazza di 15 anni, figlia di Ermes? Innamorarsi di uno di loro, il figlio di Poseidone, il grande Percy Jackson.
Una stupida, no? Un illusa, ecco cosa sono veramente.

Uscì dalla mia tenda, guardando tristemente il solito sole splendente, osservando poi in lontananza la pioggia bagnare le foglie degli alberi e l'asfalto della strada deserta.
Raggiunsi il padiglione per allenarmi, sentendo rumori di spade sbattute tra loro.
Appena arrivai vidi Percy e Annabeth combattere tra loro.
Annabeth... già, colei che dovrebbe essere... mia cugina? Non lo so e onestamente poco mi importa.
Lei e Percy stanno insieme da qualche giorno, ma mi sono sempre sembrati distanti tra loro.
Pochi sguardi, pochi sorrisi, poche strette di mano, poche parole. Poco di tutto. A notarmi fu proprio lei, che distraendosi finì con la punta della spada del ragazzo alla gola.
Annabeth: Ciao T/n.
Io: Ciao ragazzi. Se disturbo posso passar-
Percy: Tranquilla, ce ne stavamo andando. Il posto è tutto tuo fino al falò.

E così feci. Mi allenai senza sosta per più di quattro ore, impregnando gli ultimi raggi di sole sulla mia pelle e accogliendo la tenue luce della luna.
Non cenai ma attesi pazientemente l'inizio del falò sulle scalinate.
Pian piano vari figli di vari Dei presero posto, sparsi per il padiglione.
Inaspettatamente Percy e il suo migliore amico, Grover, si sedettero al mio fianco.
Percy: Ehi T/n come mai non hai cenato?
Io: Non avevo fame.
Grover: Beh, ti abbiamo portato un pò di cibo. Oggi c'erano i tacos, spero ti piacciano!
Mi allungò un sacchetto verde, chiuso con un fiocco e un dolce odore di tacos che si espandeva nell'aria.
Vidi Annabeth correre verso di noi, abbracciando il braccio di Percy cercando di farlo alzare.
Annabeth: Percy, andiamo a sederci lì infondo.
Percy: Perché?
Annabeth: Beh, per-
Percy: Annabeth, ti rispetto e tutto il resto, ma sai benissimo che era solo uno stupido obbligo. Il tempo è scaduto, mi dispiace.
La bionda se ne andò arrabbiata come una bestia, inseguita da Grover.
Io: In che senso era un obbligo?
Percy: Oh, me lo ha fatto Grover qualche giorno fa. Diciamo che voleva istigarmi nel dichiarare alla ragazza che mi piace veramente.
Decisi di non rispondere, non sapendo cosa dire e non sapendo come far andare avanti la conversazione.
Sentì improvvisamente un caldo respiro sul mio collo e poi qualcosa accarezzarmela.
Girando leggermente la testa, vidi il suo naso fare su e giù sul mio collo, nascondendo di poco il suo sorriso divertito.
Percy: Non vuoi sapere chi è la ragazza che mi piace?
Arrossì velocemente, facendolo ridacchiare.
Io: N-non vedo perché, c-cioè non mi riguarda.
Percy: E invece si, mia cara. Tu c'entri eccome.
Alzai un sopracciglio, vedendo i suoi occhi smeraldo osservare il mio volto.
Io: E come dovrebbe riguardarmi?
Il mio sguardo cadde inconsciamente sulle sue labbra increspate in un sorriso.
Ero talmente concentrata che non accorsi che si era avvicinato pericolosamente a me finché non senti le sue labbra premere sulle mie per pochi secondi.
Percy: Perché sei tu la ragazza che mi piace, scema.

Angolo Autrice
Si beh, ok. Dovevo farla. Come sempre vi ricordo che se volete farmi una richiesta mi potete scrivere nei commenti o in privato. Grazie 💞

𝗕𝗼𝘆𝘀 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿|| 𝖮𝗇𝖾𝗌𝗁𝗈𝗍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora