Il sole splendeva alto, su Grace Field House.
I bambini giocavano tra loro, rincorrendosi o con il pallone; la loro "mamma" faceva le faccende di casa, aiutata dai bambini più grandi.
Tutto era colorato e felice.
Tranne per tre ragazzi, i più grandi di Grace Field.
Ray, Emma e T/n.
Loro organizzavano un piano per scappare da quel "paradiso". Un piano per salvare la loro amica.
Ray: No. Non può funzionare così. Lei è più sveglia di quanto possiamo pensare.
Emma: Hai ragione.
T/n: Ragazzi, magari dobbiamo solo-
Ray: NO. NON TI LASCERÒ SPEDIRE. NE ORA NE MAI. NON MORIRAI.
Il corvino si risedette sulla sedia della biblioteca, portandosi le mani sui capelli.
Emma: Abbiamo già perso Norman. Non possiamo perdere anche te, T/n.
La c/c si portò le mani sulle ginocchia, sentendosi terribilmente il colpa per lo stress che stava causando a Ray e a Emma.
Doveva solamente lasciarsi spedire, si ripeteva, e loro potranno pensare con più serenità alla fuga.
T/n: La mamma ci starà per chiamare per la cena, è meglio se andiamo.
Uscì a testa bassa, camminando in fretta per i corridoi dell'orfanotrofio.
Ray: T/N!
Si fermò sui suoi passi, senza alzare lo sguardo dalle sue scarpe e aspettando che il suo migliore amico la raggiunga.
Ray: T/n, so cosa stai pensando e io non te lo lascerò fare.
La ragazza lo guardò negli occhi, ormai lucidi.
T/n: T-tu non capisci, Ray. Se solo mi lasciassi andare potreste pensare alla fuga, anziché perdere tempo. Non si può fare altro, l'hai detto anche tu. È impossibile scappare da una spedizione, soprattutto se è tra due ore! Mi sono già arresa all'idea che morirò, e me ne sono fatta una ragione.
Si alzò in pinta di piedi, stampando un bacio sulla fronte del ragazzo e chiudendo gli occhi, cercando di non piangere.
Le braccia del corvino si attorcigliarono sulla sua schiena, tirandola a sé e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Ray: Mi dispiace... mi dispiace T/n...T/n era davanti la porta, affiancata dalla mamma, che salutava i suoi fratellini, ignoranti dal fatto che non l'avrebbero più vista.
Phil: MANDACI UNA CARTOLINA, T/N.
Jemima: Ci mancherai T/n.
T/n:Anche voi, ragazzi. Mi mancherete tantissimo.
Inginocchiandosi, abbracciò i due bambini, stringendoli a sé.
T/n: scappate finché siete in tempo, e magari non vi capiterà quello che succederà a me.
Si rialzò, sorridendo a tutti e uscendo seguita dalla mamma, ignorando gli sguardi confusi e preoccupati dei bambini.Mamma: Sai già cosa ti succederà, vero?
T/n: Si. Ma va bene così.
Mamma: Chi altro lo sa?
T/n: Non te lo dirò mai, mamma. È inutile.
Raggiunsero il cancello, scorgendo una donna anziana con indosso un lungo vestito nero e i capelli grigi raccolti in un elegante chignon.
???: *** *** (numero sul collo), io sono la Nonna di questo posto. Ho deciso di darti una possibilità. Diventi una mamma o una sorella, dipende tutto dalle tue capacità, o muori adesso.
T/n: Non sarò mai complice di un inferno terrestre.
Nonna: Bene allora. Puoi procedere.Una mano enorme, con degli artigli lunghi almeno un metro, la afferrarono per la vita e alzandola dal terreno.
Un demone comparve dall'ombra, alzando un fiore verso il mio petto.
<Vi voglio bene ragazzi...>
Chiuse gli occhi, aspettando il dolore, ma sentì solamente la presa sulla sua vita scomparire all'improvviso, facendola cadere per terra.
Ray: T/N SCAPPA.
Dietro di lei Ray, Emma, Gilda e Don, armati di pietre, correvano verso di lei.
Si alzò in piedi e li raggiunse, lanciandosi contro il corvino.
T/n: R-Ray...
Ray: Non c'è tempo adesso, T/n. Devi raggiungere il muro, fidati di me.
Corsi il più velocemente possibile, i miei amici erano dietro di me inseguiti a loro volta dalla mamma.
Emma: ORA!!
Dei massi, legati da una corda, si schiantarono tra loro, bloccando il passaggio alla mamma.
Ray accellerò raggiungendo la ragazza in poco tempo.
Ray: N-non farlo più, mi hai capito T/n?
T/n: R-ray...
Ray: No, T/n. Non devi più pensare che, morendo, ci aiuterai. Non darti in sacrificio per noi, anche tu meriti di vivere, mi sono spiegato?
Arrivati al muro, videro tutti i loro fratelli salirlo, con Anna e Nat che coordinavano i movimenti.
Anna: EMMA QUA CI SIAMO QUASI.
T/n guardava con gli occhi spalancati i suoi fratelli.
Si girò lentamente verso Gilda e Ray, la prima sorridendole l'altro avanzando verso di lei.
La strinse tra le sue braccia, affondando la faccia tra i suoi capelli.
Ray: Non ti lascio morire. Ti proteggerò fino alla fine, promesso.
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𝗕𝗼𝘆𝘀 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿|| 𝖮𝗇𝖾𝗌𝗁𝗈𝗍
Fiksi Penggemarsᴛᴏʀɪᴀ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Credo di avere un modo insolito di immaginare le cose. Scrivo in un modo un pò complicato, credo, immagino scenari strani e difficili forse da capire. Ma provo comunque a soddisfare le richieste o le idee che mi vengono fatte. Se...