sᴛᴏʀɪᴀ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ
Credo di avere un modo insolito di immaginare le cose. Scrivo in un modo un pò complicato, credo, immagino scenari strani e difficili forse da capire. Ma provo comunque a soddisfare le richieste o le idee che mi vengono fatte.
Se...
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Nome: Alex Shimoro. (Minchia che fregno che ho scelto) _________
Bff = s/n (suo nome) Ruolo: Shippatrice della scuola. (Nel senso che shippa anche i tavoli con le sedie)
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R/a = rivale in amore (decidete voi)
Iniziamo
Come ogni santissimo giorno, da ormai due mesi, S/n si precipita nel mio banco, spruzzando felicità ed energia da tutti i pori. "T/N T/N T/N, HO DELLE NOVITÀ!"
Mi passai una mano sulla fronte, cercando di non lanciarle il mio zaino addosso. "S/n, sono le otto del mattino, dove le trovi tutte queste energie?" "Oh, prendo degli integratori. COMUNQUE, HO TROVATO UN'ALTRA SHIP!" "E chi sarebbero, il bidello con la scopa?" "Ma no, idiota. Parlo della prof di matematica e il preside!"
Sospirai, poggiandole una mano sulla spalla. "S/n, sei indietro con i tempi. Quei due si sono lasciati mesi fa."
La sua energia si spense per pochi istanti, per poi tornare raggiante. "Beh, non importa. Tra te e Alex, come va?~" "Ancora con questa storia, S/n... te l'ho già detto, tra me e lui non c'è nulla." "Si beh, ieri vi ho visto camminare insieme e prendere il pullman insieme~"
Chiusi gli occhi, sperando che la prof arrivi velocemente per una volta nella vita. "Siamo vicini di casa, S/n. Lo sai bene." Prima che potesse replicare, come se le mie preghiere fossero state ascoltate, la prof fece il suo ingresso nell'aula.
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Appena arrivò la pausa pranzo mi alzai dal mio banco, con l'intento di andare a mangiare, ma ovviamente R/a doveva ostacolarmi. "Ciao T/n." "Ciao R/a. Come posso aiutarti oggi?" "Semplicemente stando lontana da Alex. È mio, mettitelo in testa." "Lo so, me lo dici ogni giorno. E io, come ogni giorno, ti ribadisco che non c'è nulla tra noi." "Si beh, ieri siete andati a casa insieme." "È mio vicino di casa. Tutto qui. Ora, se mi permetti, vorrei andare in mensa."
Presi il mio zaino e uscì dall'aula, stanca di tutta quella situazione. Insomma, ok mi piace tanto Alex, ma lui non ricambia. Appena arrivai in mensa presi un vassoio, prendendo qualcosina da mangiare.
Ero talmente concentrata sulla scelta del cibo che non mi accorsi che la fila era ferma. Sbattei la spalla contro il braccio di qualcuno, e alzando lo sguardo incontrai quegli occhi rosa di cui tanto mi sono innamorata. Lui, d'altro canto, mi fece un leggero sorriso. "Tutto bene?"
La sua voce. Porca merda la sua voce. Me la sarei voluta mettere come sveglia.
"S-si tutto ok, non ti ho visto scusa." "È tutto ok. Qui non si decidono a pagare velocemente come le persone normali."
E come sempre, la nostra discussione cadde lì. Si è sempre trattato di una conversazione formata da tre frasi in croce e poi il silenzio imbarazzante.
Appena riuscì a pagare andai a sedermi insieme a S/n, che si stava sbracciando nel tentativo di attirare la mia attenzione.
"Alloooooora~ ho notato che tu e Al-" Le misi un pezzo di pane in bocca, fermando la sua frase a metà. "Prima che tu possa dire qualsiasi cosa, l'ho semplicemente urtato con la spalla e gli ho chiesto scusa." Passammo il resto del pranzo a parlare di altro, come i compiti di fisica o di videogiochi.
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Finalmente la campanella suonò, segnando la fine delle lezioni. Uscì velocemente dalla scuola, andando verso la fermata.
Fortunatamente riuscì ad arrivare in tempo, dato che il pullman stava quasi per chiudere le porte. Mi guardai intorno alla ricerca di un posto libero, ma era strapieno di gente e non si vedeva nulla grazie alla mia altezza da talpa.
"Ehi T/n!" Mi alzai in punta di piedi, trovando Alex farmi cenno di sedermi affianco a lui. Arrossì fino alla punta delle orecchie, facendomi spazio tra la gente e raggiungendo il ragazzo. "Grazie Alex." "Di nulla."
Rimanemmo in silenzio per tutto il viaggio, finché non arrivò il momento di scendere. Camminammo uno affianco all'altro, ognuno immerso nei propri pensieri. Appena arrivai difronte a casa mia mi voltai verso di lui, facendogli un lieve sorriso. "Ci vediamo domani, Alex." Mi guardò negli occhi per due secondi, per poi avvicinarsi e poggiare due dita sul mio mento. Avvicinò il suo viso al mio, dandomi un bacio a stampo. "Ci vediamo domani, T/n."
