Primi passi

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Life is a drink, and love's a drug
Oh now I think I must be miles up
When I was hurt, withered, dried up
You came to rain a flood

'Hymn for the weekend' - Coldplay
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Era una bella giornata, con qualche nuvola sparsa. Appena usciti da scuola, eravamo andati all'All you can eat lì vicino, e caso voleva che ci fosse andata anche... lei.

<Quindi? L'hai vista?>

<Sì, al tavolo a ore dieci. È con delle sue amiche, ma loro non le conosco. Ma se mi prendessero per il culo? Per quello che le voglio dire?>

<Al massimo faranno finta di non vederti>

<Seh, come quella ragazza sul treno>

<Eh?>

<Qualche settimana fa vidi una tipa carina, anzi, direi anche bella, sul treno mentre andavo a casa. Mi sentivo abbastanza sicuro di me da fermarla solo per dirle qualcosa come: "Scusami, non ci conosciamo e forse non ci vedremo più, ma volevo dirti che sei molto carina". Una roba del genere, molto veloce. Magari le miglioravo la giornata, che ne sai>

<E gliel'hai detto?>

<Quasi...>

<Come "quasi"? Sicuro di te un paio di palle allora>

<Fammi finire. Non ci sono riuscito per poco. Quando era arrivata alla sua fermata e stava per scendere le ho detto "scusami" per due volte, la seconda volta a voce un po' più alta, cercando di attirare la sua attenzione. Però non mi ha sentito ed è andata via. In più mentre scendeva dal treno la signora che era seduta di fianco a lei mi ha guardato incuriosita e io, vuoto nello sguardo, ho ammiccato un ghigno e le ho detto "nah, niente". Non so se non abbia sentito o abbia fatto finta di nulla. Vabbè, amen>

<...>

<Non insultarmi per favore>

<No, sono combattuto tra provare vergogna o compassione nei tuoi confronti>

<Nah non voglio la tua compassione>

<Allora vergognati>

<...ti hanno mai detto che manchi di tatto?>

<Vai a cagare>

<...come non detto...>

<Ma poi scusa, che cazzo fai? Ti invaghisci di un'altra mentre vai dietro ad Elisa? Hai le idee un po' confuse, ragazzo>

<"Invaghito" è un parolone. Volevo solo farle un complimento, poi non ci saremmo più visti probabilmente. A te non piacerebbe se qualcuna ti dicesse dal nulla che sei un bel ragazzo per poi forse non vedervi più?>

<Boh credo di sì, ma io a differenza tua scopo, diciamo che non mi sento così insicuro>

<Grazie per avermelo ricordato, mi sento meglio ora>

<Dai, allora? Ci vai o no?

<Aspetta un secondo, mi devo riorganizzare i pensieri>

<E che pensieri hai da
"riorganizzare"?>

<Eh, quello che devo dirle, no?>

<Dai dai poche storie Zeke, più ci pensi e peggio è. Va a parlarle>

<...>

<...>

<Vabbè, vado. Mike, è la fine, io te lo dico>

<Ma quale fine, se tutto va bene questo è l'inizio. E tu mi ringrazierai per i consigli preziosi che ti ho dato>

<Come sei umile. Hff... ci sono>

Mi alzai dal tavolo

<Ah, Zeke>

Mi voltai

<Lo finisci l'onigiri?>

<Tutto tuo>

<Grashie> Mi sentii dire da quello con una manciata di riso e alghe in bocca.

Mi incamminai verso di lei. Avevo preparato il discorso una dozzina di volte nella mia testa, sicuro di sbagliare e di incepparmi almeno una volta.
Incredibilmente filò tutto liscio. Quando mi ritrovai di fronte ad Elisa le chiesi se avesse piani per il weekend, mi disse di no e, gira che ti rigira, alla fine per sabato sera avevamo un appuntamento.
Le sue amiche sono state in religioso silenzio ad ascoltarci e guardarci come si guarda la pallina da tennis che rimbalza da un lato all'altro del campo, ma qui non c'erano giocatori. O comunque, direi che è finita in pareggio.

<Bene, a sabato allora> Le dissi con un mezzo sorriso imbarazzato.

Tornai al tavolo da Mike.

<Allora? Fatto faville? Dalla tua faccia direi che è andata bene>

<Sì Sherlock, è andata bene. Sabato andiamo al cinema>

<COSA? Al cinema? Al primo appuntamento?! Ma vedi che non capisci un cazzo te?!>

<...?>

<NON SI PORTANO LE RAGAZ->

Si accorse che stava urlando, tra il mio sguardo e quello dei commensali intorno. Elisa e compagnia non sembravano aver sentito, per fortuna.

<Dicevo, non si portano le ragazze al cinema al primo appuntamento, brutto idiota! A meno che non vi scatti la scintilla prima di entrare in sala e passiate due ore a sbaciucchiarvi anziché vedere il film. Che film, a proposito?>

<Non conosco bene la trama, si chiama Incubus. È un supereroe simile a Batman, che spaventa e massacra di botte i criminali. È un cinecomic di minor rilievo rispetto ai soliti DC e Marvel, ma penso valga la pena di vederlo>

<Supereroi. Il tuo primo appuntamento è al cinema e, cosa ancor più grave, il film che andrete a vedere non è una commedia romantica, ma sui supereroi. Vuoi che ti venga a prendere verso metà film? Elisa se ne sarà già andata per allora>

<Se hai finito di gettare merda sui miei gusti, ti spiego>

<Prego, l'avvocato della difesa esponga pure i suoi punti>

<Innanzitutto, anche a lei piace il genere, ok? Secondo, supereroi e affini ispirano sin da piccoli ad alti valori morali sulla giustizia e sul corag->

Mike intanto muoveva la mano a becco sussurrando "blah, blah, blah"

<Ok, senti, l'ha proposto lei. Mi ha detto "Ti andrebbe di andare a vedere il nuovo film di Incubus? Sembra interessante". E che faccio, rifiuto? No, coglione, non rifiuto>

<Mh. Ok, sembrate anime gemelle nerd. Divertitevi allora, ma attenzione a quando vi baciate, magari tra gli occhiali con le lenti a fondo di bottiglia e l'apparecchio ai denti fate fatica>

<Sei uno spasso, davvero. Sarò anche miope, ma non sono così spessi gli occhiali. E, per tua informazione, lei non ha più l'apparecchio da un paio d'anni>

<Va bene campione, come dici tu. Comunque, paghi te a sto giro?>

<Fuori i soldi, facciamo a metà>

<Bah, nerd e pure tirchio>

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