Boy with a heart of gold
Get run over by heaven knows what
Weary solider, I get older
Life gets colder
Sometimes I get a little bit scared at night
I get a little preoccupied
The sirens in my mind
The sirens in my mind
I just wanna be good again
I wanna make it to the endSirens - Imagine Dragons
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Al risveglio, guardai il telefono mentre facevo colazione. Fui travolto da messaggi da parte di Mike ed Elisa, riguardo ciò che era successo la sera prima. Mike fu il primo a scrivermi e mandarmi il video che aveva spopolato su YouTube nottetempo, di un tipo che aveva spaventato due ragazze con una pistola giocattolo e aveva provato a strangolarne un terzo la sera prima.
Lessi il titolo del video: "pazzo ci aggredisce e picchia il nostro amico"
Scorrendo nei commenti trovavo solo critiche e insulti verso il tipo con la pistola.
Mi avevano dipinto come un mostro, quando invece li ho attaccati per difendere un innocente. Sotto il link, Mike mi aveva scritto messaggi confusi misti a esclamazioni poco gentili sul mio conto. Mi aveva riconosciuto nel video e voleva sapere perché avevo fatto quelle cose ai tipi che erano stati considerati come le "vittime di un'aggressione insensata".
Non potevo negare. Provai a spiegargli come erano andate le cose e lo pregai di non dire a nessuno di ciò che era successo, ma mi aveva detto di averne già parlato con Elisa e Vittoria, per questo mi erano arrivati messaggi da parte sua, che avevo paura a leggere.
Era visibilmente infuriata e preoccupata, non capiva le mie azioni. Le dissi la verità, ma anche lì non sembrava crederci fino in fondo, data l'aggressività che avevo dimostrato le scorse volte che ci eravamo incontrati. Pregai anche lei di non dire a nessuno che ero stato io. non avrei saputo che fare se l'avessi persa così.
Quando rividi Mike a scuola, mi stava lontano. Aveva timore di me, non credeva fino in fondo alla versione dei fatti che gli avevo raccontato. Non volli insistere ulteriormente e feci bene, perché alla fine della settimana fu lui a parlarmi scusandosi del suo comportamento.
Con Elisa andò peggio, mi scrisse che non voleva più vedermi per un po'. Anche con lei, non insistetti. Rispettai la sua scelta. Se non posso farle vedere cosa ho passato quella sera, allora me ne starò per conto mio. Non volevo neanche scomodare il poveraccio che avevo salvato dell'aggressione per raccontarle la verità, sarebbe stato tragicomico.
Un po' tutto sto periodo mi sembra tragicomico. Bella merda, davvero.
Ma sarebbe andata peggio di lì a poco.
Mike e Elisa furono gli unici a sospettare che fossi io, ripreso in quel video. Ma io volevo sapere dove erano quei tre bastardi, volevo fargliela pagare. Per colpa loro il mio migliore amico non mi ha parlato per una settimana per paura. E la ragazza che mi piace, che probabilmente ricambiava anche, non vuole più vedermi. No, stavolta non li lascio scappare.
A una settimana esatta da quell'incontro nefasto mi feci ritrovare al parchetto, intorno a mezzanotte. Non mi feci vedere dal senzatetto. Non gli avevo neanche chiesto come si chiamava, sono un coglione. Rimasi in un angolo poco illuminato ad aspettarli. Non avevo armi. Volevo con tutto me stesso massacrarli a botte con le mie mani. Non è un comportamento molto eroico, ma sticazzi. Non sono mai stato un eroe e non volevo sicuramente cominciare quella sera.
Non sapevo neanche se sarebbero arrivati, magari per la paura di incontrarmi di nuovo, o solo perché forse avevano di meglio da fare quella sera. Ma più ci pensavo, più mi caricavo di odio. Poi arrivarono.
Riconobbi le ragazze e l'altro bastardo. Ma c'erano altre due persone con loro. Non vedevo, ero troppo lontano. Così mi avvicinai lentamente senza passare sotto la luce dei lampioni.
"Ciao, stronzo, come te la passi?"
Sentii dire da uno dei due sconosciuti. Proseguì
"Stasera non c'è il tuo amichetto psicopatico? Vorremmo conoscerlo, ahahah"
Il senzatetto non disse una parola, era seduto sulla panchina a guardare verso il basso.
"OH, STO PARLANDO CON TE"
Così dicendo gli diede uno schiaffo sulla testa, facendogli cadere il berretto.
Non aspettai oltre. Iniziai a correre, e si accorsero subito di me. Mi concentrai su quello più vicino a me, il ragazzo che mi aveva preso a pugni la volta scorsa, e gli mollai un cazzotto in piena faccia di rincorsa, facendolo cadere.
Alzai lo sguardo verso gli altri due, e la paura che avevo cercato di ignorare nelle ultime settimane mi assalì tutta in un colpo. Erano il ragazzo che aveva minacciato Elisa con il coltellino, e un altro dei suoi amici.
Cazzo. Sono fottuto.
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T R A U M A
General FictionDa piccoli, avere il mito dell'eroe è innocuo. Ma non provare a emulare nella vita reale ciò che leggi nei fumetti e vedi in tv. La realtà è ben diversa. E ne paghi le conseguenze.