Capitolo 16º

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24 ottobre 2015

I giornali in quei due giorni non fecero altro che parlare di Jeff che era morto, ed io ne soffrivo molto però senza darlo nell'occhio a mio padre, secondo lui ero felice che Jeff era morto perché dopotutto aveva ucciso mia madre quand'ero piccola, però io quel giorno quando lo avevo scoperto lo avevo già perdonato, lo amavo e mi mancava moltissimo.
Era il giorno della mostra d'arte, Leone aveva portato il mio dipinto devo tutta la gente che ci sarebbe stata lo avrebbe visto e criticato e tanto io non ci sarei andata. Erano più o meno le 14, me ne stavo nella mia camera a sistemarla, la tv come sempre parlava della morte di Jeff, la spensi perché non ce la facevo più ad ascoltare quelle parole, mi sedetti sul letto e iniziai a piangere, mi mancavano i suoi abbracci e i suoi baci forzati che prima odiavo, ma in quel momento ne avevo bisogno, dopo essermi asciugata le poche lacrime guardai uno strano telo nero che copriva un mio dipinto, mi ricordavo che lo aveva concerto Lion quindi realizzai che lui aveva sbagliato e lo aveva scambiato con un altro, non sapevo però con quale quindi iniziai a cercare dappertutto con quale lo avrebbe potuto scambiare, 20 minuti dopo di ricerca mi accorsi che aveva preso il dipinto che avevo fatto su Jeff quella notte che lo avevo conosciuto

Io : ma porca troia, devo subito andarlo a prendere e scambiarli prima che qualcuno se ne accorga

Corsi a prendere il giacchetto e il vecchio telefono dove avevo messo la schedina visto che Jeff mi aveva rotto quell'altro, scesi le scale velocemente saltandone anche parecchi, arrivai davanti alla porta e mi fermai immediatamente, lasciai cadere il dipinto a terra e allontanai la mano della maniglia

Papà : Violet, che cosa stai facendo li con quel dipinto?
Io : devo... Portarlo a Lion, lo ha scambiato con un altro e devo assolutamente cambiarlo

Mio padre mi guardò strano

Papà: ma .. Come... Come mai vuoi uscire ? Sei rimasta chiusa in casa per anni e adesso perché vuoi uscire per un dipinto ?
Io : devo papà

Mi feci coraggio e aprii la porta, presi il dipinto e corsi verso quella mostra, fortunatamente sapevo dov'era e quindi mi avviai immediatamente con le lacrime agli occhi per la paura che avevo

Io: scusami papà, ci vediamo oggi pomeriggio quando tornerò
Papà : VIOLET !!!

Dopo 20 minuti buoni di corsa arrivai alla mostra, mi sedetti un attimo per riprendere fiato ma mi alzai subito perché avevo un'enorme paura

Io : fatti coraggio maledetta stronza ! Ed entra in quella merdosa mostra

Entrai e andai in mezzo a tutta quella gente snob che stavano intorno a me a guardarmi, urlai per un paio di minuti il nome di Lion e finalmente riuscii a trovarlo

Lion : non ci credo, sei venuta davvero! Sono felicissimo che tu sia venuta
Io: dammi immediatamente il dipinto che hai preso a casa mia, è quello sbagliato!
Lion : ma... Ormai lo hanno già attaccato al muro, ha ancora il telo davanti ma tra poco lo faranno vedere
Io : lo devo cambiare subito !!
Lion : ma perché? Cosa ha di così tanto scandaloso quel dipinto

Non riuscire a rispondere che è un uomo con il microfono urlo a tutti

??: Buona sera a tutti quanti, adesso vi faremo vedere un dipinto che ci è stato portato da un professore privato, È stato creato da una sua alunna, il dipinto non ha un nome quindi speriamo quindi che la nostra pittrice sia qui per dirci come si chiama. Ecco a voi il dipinto

Levarono il telo rosso, stavo quasi per urlare un NO, ma vidi che alla gente piaceva molto. Quasi non mi ricordavo nemmeno come era fatto quel dipinto, non ricordavo di aver dipinto Jeff steso su una specie di letto con le lenzuola nere e lui con un coltello in mano e imbrattato di sangue che dormiva

Lion : ma da dove ti è presa questa fantastica idea ??!
Io : ehm .. Solo un po' di fantasia

Un uomo venne verso di noi, lo riconobbi subitoera l'uomo che aveva presentato il mio dipinto

??: Lion ! Quel dipinto è fantastico, .. É per caso la pittrice?
Io : s-si .. Sono io

Le gambe mi tremavano da morire, volevo tornarmene a casa, avevo tantissima paura di tutto ciò che mi stava intorno ma sinceramente credevo che sarei stata peggio .. E .. Mi stavo abituando

?? : Devi assolutamente dirmi come si chiama quel dipintoe soprattutto su chi ti sei ispirata
Io: beh, è ispirato ad una persona che ha ucciso mia madre, e cioè... Jeff The Killer

l'uomo al nome rabbrividì

Io : il dipinto si chiama.. Jeff the killer -il riposo della morte

Lion e l'uomo sorrisero

?? : bellissimo nome, soprattutto adesso che lui è morto

Morto... Morto... Quella parola, quella fottuta parola mi faceva incazzare da morire, ma sorrisi e basta

Io : adesso... Potreste ridarmi il dipinto?
?? : veramente vorremmo tenerlo qui per una settimana, se a te va bene, perché alla gente piace

Ero felice che alla gente piaceva e quindi decisi di lasciarglielo ma solo per una settimana. Stavo per andarmene ma l'uomo mi fermò dicendomi di rimanere ancora un po' perché molti dei suoi clienti volevano conoscermi, non ero molto convinta però mi stavapiacendo stare un po' stare fuori di casa quindi restai pochi minuti. Qualche minuto dopo di chiacchierata mi avviai verso il mio dipinto a guardarlo, non facevo altro che guardare quel viso che dormiva, quel viso che non avrei mai più potuto guardare dal vivo ma solo da un disegno , mi mancava, mi mancava tantissimo

??: Ciao

Saltai dalla paura, mi allontanai di qualche centimetro e guardai chi mi aveva salutato, era un ragazzo dai capelli neri, con un viso dolce ma biancastro, era vestito con una felpa bianca e jeans neri, in quel momento mi venne subito in mente Jeff, erano perfettamente identici ti aspetto, l'unica cosa che mancava erano le cicatrici e in quel momento poteva essere lui

Io : c-ciao ..
?? : lo hai dipinto tu questo?
Io: sì... Ma tu chi saresti scusa?

Ridacchiò, si mise le mani in tasca e mi rispose

??: Mi chiamo Jeff

No, non poteva essere possibile, lo stesso aspetto...lo stesso nome

Io : si certo come no, ma fammi il piacere e vattene un po' a cagare

Cercai di andarmene ma il ragazzo mi chiamò

?? : Violet

Rabbrividii, come faceva a sapere il mio nome... Avevo paura, non riuscivo a capire come quella persona facesse sapere il mio nome, mi girai a guardarlo ma era sparito, forse era soltanto frutto della mia immaginazione

Io : Violet, adesso calmati, la tua mente e ti sta facendo soltanto un brutto scherzo, ne hai passate tante ma adesso basta e tornatene a casa

Mi girai per andarmene ma sbattei contro il petto di qualcuno e quel qualcuno era quel ragazzo che mi stava prendendo per il culo

??: Tu... Non te ne vai
Io: e chi melo ..

Non finii la frase .. perché che il ragazzo mi aveva puntato contro una pistola, che cosa voleva da me adesso questo tizio

Jeff The Killer - Il Riposo Della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora