Vittoria?

491 41 19
                                    

La sera prima Roxas era tornato a casa tardi e il fratello non era riuscito a chiedergli niente poiché si era addormentato sul divano davanti alla televisione accesa. Si era poi svegliato verso le due e aveva capito che era meglio andarsene a letto, dove un Roxas dormiva già con un sorriso sulle labbra.
Quella mattina, però, il biondino non gli sarebbe sfuggito.
Lo trovò in cucina a fare colazione con un croissant alla crema e un bicchiere di latte caldo.
Ne prese una tazza anche lui e vi aggiunse due cucchiai di cacao dolce in polvere, iniziando poi a mescolare.
"Com'è andata ieri?" domandò prendendo un sorso della sua bevanda.
Il fratello alzò lo sguardo ancora un po' assonnato e gli sorrise "Bene! Ci siamo divertiti un sacco e il film era davvero bello." rispose.
Sora poggiò la tazza sul tavolo per andare a prendere i biscotti dalla dispensa. Si sedette al tavolo mangiucchiandone uno "Divertiti e basta?" chiese curioso con la bocca ancora piena.
Roxas finì di bere il latte e mise la tazza nel lavandino "Beh, è stato... bello. Cioè, Xion era stupenda, più del solito e io non riuscivo a smettere di guardarla in quei suoi occhioni blu. E poi ogni volta che ricambiava lo sguardo riuscivo a sentire le farfalle nello stomaco e il cuore mi batteva ancora più forte." sospirò sorridendo "L'amore è una cosa fantastica, Sora." affermò guardando il cielo dalla finestra della stanza.
Il fratello sapeva come ci sentiva. Aveva provato la stessa cosa prima di dichiararsi a Kairi -poi lei aveva rovinato tutto, ma quella era un'altra storia.
"Perché non le dici che la ami? Tanto si vede lontano un miglio che è così. Anzi, è del tutto impossibile che lei non lo sappia gia." gli suggerì il moretto. Non incoraggiare il biondino a fidanzarsi non era nell'accordo con Riku.
Roxas soppesò le parole del fratello "Non saprei. E se mi considerasse un semplice amico?" chiese dubbioso con gli occhi tristi.
Sora gli sorrise "Nessuna ragazza guarderebbe il proprio migliore amico come ti guarda lei. Le piaci, fidati." lo rassicurò pregustando la vittoria.
Il biondo cominciò a martoriare l'orlo della maglietta azzurra del pigiama con le dita, indeciso sul da farsi. Dopo qualche minuto di riflessione, in cui Sora finì di fare colazione, alzò lo sguardo, deciso "Gliel dirò oggi pomeriggio. Le chiederò di uscire e poi glielo dirò."
Il moro non ebbe nemmeno il tempo di festeggiare che loro madre entrò in cucina con la cesta del bucato in mano "Mi spiace, tesoro, ma ho promesso alla nonna che oggi saremmo andati tutti da lei e ci saremmo anche fermati a cena. Ormai ha raggiunto una certa età e si annoia molto a stare da sola." annunciò, dando a entrambi i figli un bacio sulla fronte.
Roxas ingogliò l'ultimo boccone della brioche alla crema "Ma mamma! Perché non ce l'hai detto prima?" si lamentò.
"Me ne sono scordata, scusa tesoro. Puoi sempre vederla domani la tua amica." suggerì la genitrice sparendo dietro la porta-finestra che conduceva in terrazzo.
"Xion domani non può, deve andare al lago con i suoi genitori. E se fosse un segno del destino?" domandò al fratello, disperato "E se non dovessi dirle nulla?"
Aveva già detto quanto il fratello fosse lunatico in quello stato da innamorato perso?
Sospirò pensando a come metterlo in contatto con Xion prima di lunedì. Sarebbe stato da codardi e privo di sentimento farglielo dire con un messaggio o una chiamata, certe cose andavano dette di persona. Però né quel giorno né quello dopo potevano vedersi. A meno che...
"E se domani sera andassi a casa sua, senza dirlo a nessuno, e glielo dicessi alla finestra? Faresti anche un bell'effetto! Degno di Romeo e Giulietta." spiegò il moro fiero della sua genialità.
Roxas alzò un sopraciglio "Sora, tu sai che Romeo e Giulietta si sono suicidati alla fine, vero?" domandò.
L'altro assunse un'aria di superiorità "Ovvio che lo so." mentì "Tutti lo sanno, ma voi non dovrete mica arrivare a tanto." disse sventolando una mano.
"Ci mancherebbe altro..." borbottò il biondo "Comunque mi sembra una buona idea. Le farò una sorpresa!" affermò entusiasta sorridendo a trentadue denti.
Sora annuì orgoglioso del fratello "Bravo!" gli diede una pacca sulla spalla, andando in camera sua a cambiarsi.
Poco dopo entrò anche Roxas, nuovamente dubbioso "Ma se ci andassi adesso? Non sarebbe più facile?" chiese.
Si schiaffò mentalmente una mano in faccia. Non ci aveva pensato "Ottima idea, Roxas! Però sbrigati prima che si faccia troppo tardi." si raccomandò.
Ed ecco che il biondino scattò a chiedere il permesso alla madre e, ottenutolo, corse a prepararsi per la sua bella. Sarebbe andato alla sua finestra e le avrebbe mandato un messaggio per farla affacciare, cosicché potesse finalmente esprimere i suoi sentimenti.
~
Sora, da quando il fratello aveva lasciato la casa, aveva continuato a ballare la Samba facendo finta di avere un paio di maracas tra le mani. Aveva praticamente vinto!
Era talmente tanto euforico che non resistette alla tentazione di mandare un messaggio a Riku per informarlo dell'incontro tra Roxas e Xion. Non ricevette risposta, probabilemente l'amico era troppo impegnato a scavarsi una fossa. E il moro pensò che avrebbe fatto bene a farlo, perché era sicuramente meglio seppellirsi vivi piuttosto che affrontare la penitenza che aveva in mente -o almeno così era dal suo punto di vista.
Aprì di nuovo il suo armadio e fissò ancora l'oggetto della sua felicità. Si sarebbe divertito, eccome se l'avrebbe fatto. E avrebbe rinfacciato la sconfitta all'argenteo per l'eternità, anche nell'aldilà. Gliela avrebbe ricordata e ricordata, e quando lui avrebbe iniziato a supplicarlo di smetterla lo avrebbe ignorato, continuando con la sua tortura. Non avrebbe avuto pietà. Quella era una vendetta per tutte le figuracce che aveva fatto a causa del maggiore. Lo avrebbe fatto vedere a Tidus, Wakka, Selphie, Kairi -soprattutto a lei- e a tutto il resto dell'isola. Lo avrebbe deriso come l'argenteo faceva con lui.
Mise in dubbio la sua sanità mentale quando si scoprì a ballare per la stanza con l'oggetto fra le braccia. Lo ripose con cura al suo posto e si stiracchiò i vestiti per ricomporsi, uscendo poi dalla stanza con l'intenzione di andare a giocare alla Play in salotto.
Per fortuna nessuno l'aveva visto.
~
Riku continuava a chiedersi come ciò fosse possibile. Roxas stava davvero andando da Xion a dichiararsi? No, impossibile. Conosceva il biondo da quando aveva incontrato Sora e poteva dire di non averlo visto esprimere un solo sentimento nemmeno con la febbre. Per certi versi lui e Roxas erano simili. A entrambi non piaceva il caos -si domandava come facesse a sopportare suo fratello, ma in fondo non era lui il primo che ci passava il tempo insieme?-, tutto doveva essere in ordine e pulito e leggere ogni tanto qualche libro -di qualsiasi genere- era vitale. A nessuno dei due piaceva esternare le proprie emozioni ed entrambi avevano un deficiente come migliore amico: lui aveva Sora, Roxas aveva Axel.
E più quei pensieri scorrevano nella sua mente, più si convinceva che il messaggio dell'amico fosse tutto uno scherzo.
Perché abboccare, quindi?
Ignorò il moretto e si mise a guardare un po' di tv, felice per la sua quasi vittoria.

〰〰〰〰
Grazie a tutti per le visualizzazioni e un grazie ancora più grande a coloro che hanno votato per questa storia (:
Spero che possa continuare a piacere ^^.

Scommesse (Kingdom Hearts)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora