Com'era potuto accadere?! Le cose non sarebbero dovute andare così! Aveva fatto in modo che tutto procedesse secondo i suoi piani... dove aveva sbagliato?
Erano le 7.42 del mattino e Sora, invece di finire di preparasi per evitare di far tardi a scuola, stava immobile davanti allo specchio, a fissare la sua immagine chiedendosi come avesse fatto a fallire.
Proprio così.
Aveva fallito.
Perso.
Roxas e Xion non si erano fidanzati.
Il giorno prima credeva di essere riuscito a convincere suo fratello a dichiararsi la stessa sera, all'arrivo della mora, e infatti il biondo era anche uscito di casa per dirigersi dall'amica, ma dopo nemmeno venti minuti se l'era ritrovato di nuovo davanti alla porta di casa, e nessuna espressione di gioia era dipinta sulla sua faccia. Quando gli aveva chiesto come fosse andata, lui gli aveva risposto che era meglio dichiararsi a Xion in un momento migliore, con più calma, magari davanti a un ghiacciolo al sale marino. Non sotto a una finestra, alle undici e dieci di sera, con l'oscurità ad avvolgerlo. No. Se doveva dichiararsi, lo avrebbe fatto in modo decente, alla luce del timido sole del mattino.
Cosa gli avesse fatto cambiare idea, Sora proprio non lo sapeva, ma promise a se stesso che lo avrebbe scoperto.
Sconsolato e timoroso per ciò che lo aspettava, finì di prepararsi, poi corse a prendere l'ultimo pullman che non lo avrebbe fatto arrivare a scuola in ritardo. Arrivò alla fermata giusto in tempo per veder spuntare il grande bestione a quattro ruote dall'angolo, al cui interno sedevano solo un uomo in giacca e cravatta, un'anziana signora dall'aria simpatica e un paio di ritardatari come lui. Si sedette su uno dei sedili foderati di blu, mettendo il suo zaino in quello accanto per far capire di non voler compagnia. Normalmente lo avrebbe lasciato libero, o si sarebbe andato a sedere accanto a qualcuno, ma quel giorno era troppo giù di corda per presentarsi come il solito sorridente Sora chiacchierone e amichevole. Conosceva abbastanza Riku da sapere che lo avrebbe costretto a fare qualcosa d'imbarazzante, come ogni altra volta in cui scommettevano e lui era il perdente di turno. Come facesse ad avere così tanta fortuna, proprio non lo sapeva.
Sospirò, poggiando la testa al finestrino e cercando di svuotare la mente. Anche se aveva paura per ciò che gli sarebbe stato ordinato di fare, avrebbe affrontato la cosa a testa alta. Non avrebbe dato a Riku la soddisfazione di vederlo deluso per la sconfitta.
Arrivò davanti alla scuola giusto in tempo per sentire la seconda campanella suonare. Se non si fosse sbrigato ad entrare sarebbe rimasto chiuso fuori per un'intera ora, e sua madre non avrebbe gradito la notizia.
Probabilmente a quell'ora Roxas, che quella mattina aveva stranamente deciso di alzarsi prima del solito e uscire di casa senza di lui, era già in classe, così come tutti gli altri.
Entrò in aula insieme all'insegnante e andò a sedersi di corsa al suo posto, prendendo dallo zaino l'occorrente per la lezione di storia, che però non si mise ad ascoltare, preferendo guardare il cortile dell'istituto, ora vuoto, dalla finestra.
~
10.05
La campanella che segnava la fine delle prime due ore della mattinata lo svegliò bruscamente. Si era addormentato poco dopo l'inizio della seconda ora, la sera prima era andato a letto troppo tardi per finire di studiare la tesina e quella mattina aveva faticato molto ad alzarsi.
Si stiracchiò, passandosi poi una mano tra la folta chioma rossa e spostando l'altra davanti alla bocca per nascondere uno sbadiglio.
"Axel, Axel!" una vocina familiare attirò la sua attenzione.
Si voltò verso la porta della classe, vedendone spuntare una testolina bionda molto frettolosa.
"Indovina?" Roxas sembrava al settimo cielo, quella mattina "Ha detto sì!" esclamò pieno di gioia, riferendosi a Xion.
Axel gli diede una pacca sulla spalla e si congratulò con lui, con la voce ancora impastata dal sonno.
"Ora però devo andare, mi sta aspettando." affermò, per poi schizzare verso la porta "Ah, grazie per il consiglio, Ax!" disse, prima di sparire alla sua vista.
Il rosso ridacchiò, un po' per il buffo comportamento dell'amico e un po' perché sapeva di aver vinto la scommessa con Riku.
Ciò che l'argenteo non sapeva, è che in quel periodo Roxas era abbastanza manipolabile, soprattutto quando si parlava di far bella figura con l'amica. Per assicurarsi la vittoria, infatti, la sera prima l'aveva chiamato con la scusa di organizzare un'uscita fra amici e, venuto a sapere dell'intenzione del biondo di andare a casa di Xion, gli suggerì di dichiararsi di mattina, così che potessero guardarsi meglio negli occhi. Doveva ammettere che trovava la cosa troppo zuccherosa, ma era per puro fine personale. Il biondo aveva accettato di buon grado il consiglio, facendolo vincere.
Prese il cellulare e selezionò la chat di Riku.
Hai perso, principessa >;) gli scrisse, per poi riposare l'oggetto in tasca.
Incrociò le braccia sul banco e vi poggiò la testa sopra, rimettendosi a dormire.
~
Al suono della campanella, Sora ritirò il suo materiale nello zaino e uscì dall'aula per andare in quella dell'amico. A ogni passo in quel maledetto corridoio affollato rallentava sempre di più, come se stesse andando al patibolo.
Quando raggiunse la classe prese un profondo respiro, poi entrò cercando di non sembrare uno a cui hanno ucciso il cane.
"Ehy, Ri'!" salutò l'amico non appena scorse la sua chioma argentata in mezzo a quelle degli altri ragazzi.
Riku alzò lo sguardo verso di lui e lo salutò con una mano, troppo impegnato a mangiare la sua brioche alla crema per poter parlare.
Bene. Era giunto il momento di sputare il rospo.
"Senti..." sospirò, incrociando le braccia e voltandosi dall'altra parte "Hai vinto." annunciò, mettendo il broncio "Di nuovo."
Il maggiore ingoiò il boccone, poi ghignò soddisfatto, ma prima che potesse aprir bocca il suo cellulare vibrò. Lo prese e accese lo schermo, vedendo che gli era arrivato un messaggio da Axel. Quando lesse ciò che il rosso gli aveva scritto, il sorrisetto sparì, lasciando spazio a un'espressione infastidita.
"Che è successo?" chiese curioso il moretto.
L'amico si passò una mano tra i lunghi capelli, chiudendo per un attimo gli occhi "Ieri ho proposto la nostra stessa scommessa ad Axel, con la differenza che lui ha affermato che Rox e Xion si sarebbero fidanzati questa mattina, e... A quanto pare ha vinto." spiegò, per poi tornare a mangiare la sua merenda amareggiato.
Sora fece un piccolo ghigno.
Riku aveva perso.
Che suono soave aveva quella frase, così melodica e dolce. Certo, non aveva perso per merito suo, ma che importava? Per una volta il grande e potente Riku era stato sconfitto.
Iniziò a ridere senza accorgersene, sotto lo sguardo stranito dell'amico.
Allungò una mano e gli fregò ciò che restava della sua brioche, ignorando le sue proteste e iniziando a mangiare il dolce mentre se ne tornava in classe.
Che bella la vita!
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Scommesse (Kingdom Hearts)
HumorIl moretto mise il broncio "Non è vero! E per dimostrartelo ti propongo una scommessa. Se questo weekend Roxas si fidanza con Xion, vinco io. In caso contrario vinci tu." sentenziò. "E cosa si vince?" domandò l'amico sempre più divertito dalla situa...