Draco Malfoy and the Mortifying Ordeal of Being in Love - isthisselfcare

6: Trovare la serenità

NOTA AUTORE: Questo capitolo contiene un po' di francese. Sono per metà francese ma non volevo infastidire i lettori con l'uso eccessivo di un'altra lingua, né appesantire il testo con le traduzioni. Indicherò che parlano in francese e metterò il dialogo in inglese. Si prega di leggere con molta nasalità, fricative uvulari e uso eccessivo di "euh".

Dopo la loro uscita a Imbolc, Granger fu quasi scomparsa dalla vita di Draco. Visitava il suo laboratorio e la sua casa una volta alla settimana per rifondere le barriere, ma i loro orari raramente coincidevano e vedeva il suo gatto più spesso di quanto non vedesse lei.

Di tanto in tanto, il suo Jotter ronzava e lo informava che Granger stava partecipando a un evento pubblico X nella posizione di Y. Come suo Auror assegnato, lasciò la sua presenza alla sua discrezione, anche se chiarì che la sua presenza sarebbe stata superflua nel migliore dei casi e fastidiosa nel peggiore dei casi.

La maggior parte degli eventi si svolse in luoghi magici e sicuri – comitati al St. Mungos o a Huntercombe, simposi nelle università magiche – quindi Draco aveva raramente visto la necessità di sforzarsi e di partecipare. Nell'improbabile caso in cui un gruppo di ricerca si spostasse su una Situazione, avevano gli anelli.

Tonks, vedendo che i rapporti di Draco erano diventati piuttosto meticolosi e che l'incarico di Granger stava prendendo solo una piccola parte del suo tempo, si accinse allegramente a missioni aggiuntive. La crudele ricompensa per la competenza era Più Lavoro e Draco si chiese se Potter e Weasel e il loro maldestro generale non fossero il piano migliore, dopo tutto.

E così, Draco si ritrovò a dormire con Buckley in uno squallido hotel a Manchester, dove stavano raccogliendo informazioni su un gruppo di contrabbandieri di artefatti Oscuri.

Buckley era una brava persona. Era un nuovo Auror, ansioso e desideroso di mettersi alla prova, il che significava che Draco poteva assumere un ruolo più – beh, lo chiamerebbe manageriale – e delegare la maggior parte dei suoi turni di sorveglianza al ragazzo. Questo, come Draco nobilmente spiegò a Buckley, gli avrebbe permesso di accumulare più esperienza pratica. Buckley annuì con entusiasmo e ricordò a Draco un cucciolo.

Così rifiutò la sorveglianza delle tre del mattino al suo giovane e zelante collega e andò a letto.

Draco si sentì come se si fosse appena addormentato quando il suo anello lo bruciò fino a svegliarlo: dolore e un battito cardiaco elevato, che risuonava dal Cambridgeshire.

Erano le quattro e mezza. Non succedeva mai niente di buono alle quattro e mezza. Draco balzò fuori dal letto e si infilò il mantello sul pigiama.

Era troppo lontano dal paese per una materializzazione diretta a Granger. Ha fatto esplodere un fuoco nella grata polverosa dell'atrio dell'hotel e si trasportò in un pub di Cambridge, e da lì si smaterializzò all'anello di Granger.

Draco si materializzò nella camera degli ospiti di Granger, quella che lui chiamava la stanza dei rituali.

Granger era contorta in un terribile nodo sudato sul pavimento. Draco lanciò una raffica di Homenum Revelio e Finite Incantatem, cercando l'aggressore invisibile che stava ovviamente lanciando Crucio su di lei.

"Malfoy?" giunse dal pavimento la voce strozzata di Granger.

Gli incantesimi di rivelazione di Draco non mostravano assolutamente nulla.

"Che diavolo stai facendo?" chiese Draco.

Granger crollò fuori dall'orribile groviglio e trovò le sue ginocchia. "Yoga. Tu che diavolo stai facendo?"

Draco aveva visto questo termine misterioso nel programma di Granger. "Questo è lo yoga? Che tipo di martirio autoinflitto?

Ora che aveva accertato che non c'era alcuna minaccia immediata, Draco poteva mettere a fuoco. C'erano candele tremolanti in un angolo e si sentiva musica soft. Granger indossava quegli abiti babbani ridicolmente attillati, questa volta verde kaki. I suoi capelli erano raccolti in una treccia francese, spessa come il polso di Draco.