𝑪𝒐𝒍𝒐𝒓𝒔

186 25 8
                                    

🇱a sveglia ancora non era suonata ma Mucho era già sveglio. Guardava Sanzu accanto a sé. Riusciva a sentire le sue esili braccia attorno al proprio torace, il suo respiro sulle clavicole..era a tanto così da lasciargli un bacio in fronte ma si alzò e iniziò a vestirsi silenziosamente.
Aprì la porta piano piano ed uscì lasciando il bello addormentato nei suoi sonni tranquilli.
Si avviò per i corridoi fino alla camera del professore di italiano. Bussò.

«Avanti»

Mucho entrò e trovò il professore intento a mettersi la cravatta.

«Buongiorno Muto. Tutto ok?»
«Si...volevo parlare di una cosa»
«Dimmi tutto»
«Sanzu...»

Il professore sospirò sedendosi sul letto.

«D'accordo...se la cosa non può funzionare, gli troveremo un altro alloggio»
«No aspetti! Non ho affatto detto questo, anzi!»
«Ah»
«Dicevo che è bravissimo a disegnare, ieri sono rimasto sorpreso»
«Ah si? E gli piace disegnare?»
«Questo non lo so di preciso ma...»
«Grazie per avermelo detto. Che ne dici se vi porto fuori?»
«In che senso...?»
«Tele, acrilici, pennelli, vi faccio un permesso ed un giorno vi porto in giardino a dipingere»
«Ma potremmo farlo semplicemente come attività extra scolastica»
«No. Se è un modo per aiutare Sanzu a trovare qualcosa da fare, e magari farvi passare anche del tempo insieme, allora farò il possibile»
«Lei è troppo gentile»
«Dovere»
«Aspetti ma ha detto che vuole farci passare tempo insieme-»
«Su vai in classe»
«Perché cambia discorso-»
«Non fai tardi? Su su vai»

Il prof spinse l'alunno fino all'uscita e chiuse la porta.

«Ma...»

Mucho si riavviò in camera per svegliare Sanzu che di certo ancora dormiva. Sorprendentemente invece lo trovò già in piedi e vestito.

«Oh buongiorno»
«Dov'eri scappato?»
«Da nessuna parte»
«Certo infatti non sei appena rientrato»
«Sono sempre stato qui»

Capelli bianchi sospirò sistemandosi i capelli che gli cadevano sempre sul viso.

«Perché non ti fai una coda? Una crocchia o una treccia...»
«Nah...non ci sto bene»
«Magari puoi lasciare qualche ciuffetto fuori...se vuoi ti aiuto»
«Va bene...ma se viene male mi risciolgo i capelli»

Sanzu diede un elastico al suo amico.

«Avanti fammi vedere che sai fare»

Si posizionarono davanti allo specchio.
Mucho accarezzò i capelli di Sanzu raccogliendoli in una coda alta. Lasciò una piccola ciocca di capelli davanti al viso, un po' spostata sulla sinistra.
Poi il biondo appoggiò le mani sulle spalle del più basso.

«Come ti sembra?»
«Carina...»
«Non c'è di che»

Sanzu si sciolse la coda.

«Avevi detto che era carina!»
«Carina. Non bella. Farò senza, grazie lo stesso»
«Cattivo»
«Le mie sono critiche costruttive»

Mucho girò Sanzu verso di sé e lo guardò negli occhi.

«Che c'è?»
«Stavi bene anche con la coda»

Sanzu guardò altrove allontanandosi.

«È tardi avviamoci in classe»

Mucho sorrise guardando la faccia leggermente imbarazzata di Sanzu.
Quando lo guardava sorrideva sempre.
Sanzu era speciale.

«Andiamo»

I due uscirono.
Si ritrovarono il professor Kawata davanti.
Aveva in mano un sacco di cose: tele, cavalletti, buste con tempere e pennelli di tutti i tipi.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐞 // 𝐌𝐮𝐜𝐡𝐨𝐱𝐒𝐚𝐧𝐳𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora