𝑻𝑯𝑬 𝑬𝑵𝑫

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🇱a porta si aprì ed ovviamente entrarono nella stanza il coach e gli Haitani.
Mucho si alzò in piedi e si parò davanti a Sanzu istintivamente.

«Sono molto deluso. Sei scappato dagli allenamenti senza dire niente. E ovviamente di chi sarà la colpa...»

Souya guardò il ragazzo nel letto disgustato. Il professore d'italiano s'avvicinò all'allenatore con il suo solito ampio sorriso.

«Perché sei qui? Hai bisogno di qualcosa? Se non è così sei libero di andare»
«Sono venuto a riprendere Mucho»
«Mica è tuo»
«Questo è vero ma non posso lasciarlo qui con voi»
«Noi? Che abbiamo che non va?»
«Tutto»
«Beh ognuno ha i suoi problemi...vogliamo parlare dei tuoi?»
«Non sono qui per fare questi stupidi giochetti. Forza Mucho andiamo»
«Non ci pensare nemmeno»

Nahoya si mise davanti a Mucho per far capire che non era affatto disposto a lasciarlo andare via. Ma il ragazzo spostò il professore.

«La ringrazio ma sono in grado di proteggermi da solo. Coach io non vengo»
«Come sarebbe a dire»
«Se lei continua così non mi resta altro che partecipare alla partita dalle tribune»
«Mucho andiamo non dire cazzate ok?»
«Potrei dirle lo stesso»
«Perché mi fai questo?! Che ti ho fatto di male eh!?»
«Potrei farle un lungo elenco ma limiterò solo a qualche cosa. Prima di tutto è omofobo come poche cose al mondo. Secondo, ha sempre guardato storto Sanzu senza prima conoscerlo. L'ha sempre giudicato senza sapere che persona meravigliosa è. Terzo, se le interessa Sanzu è il mio ragazzo e se a lei non va bene, può escludermi dalla squadra e lasciare tutto in mano agli Haitani...sempre se ne ha il coraggio»

Il coach rimase senza parole per un attimo, poi infastidito e con le spalle al muro fu costretto a dire quello che non voleva.

«Certo che ti butto fuori! Il comando va agli Haitani»

I fratelli si batterono il cinque soddisfatti.

«Souya fai sul serio?»

Nahoya ridacchiò vedendo quanto era sceso in basso l'allenatore.

«Ovvio che sono serio! Per chi mi avete preso!?»
«Per un grande deficiente. Stai facendo una grandissima figura di merda davanti alle persone che odi di più...se questo ti fa sembrare una persona figa allora...»

Mucho si era messo a sedere accanto al proprio ragazzo e adesso stavano ascoltando in silenzio ma molto interessati il dibattito tra gli adulti.
Sempre più messo alle strette, Souya cercava scuse su scuse.

«La prego coach la smetta è patetico»

Sanzu guardò in viso l'allenatore, con il solito sorrisetto sbeffeggiante.

«Senta lo faccia giocare senza fare troppe storie. Diciamocelo sinceramente lei non vuole lasciare tutto agli Haitani»

Il coach sospirò frustrato.

«Bene. Giocherai»
«Eh ma che cazzo!»
«Zitti voi due»

Gli Haitani se ne tornarono in sala d'aspetto sconsolati.

«Visto non ci voleva tanto»

L'allenatore guardò Sanzu.

«Non finisce qui»

Poi se ne andò sbattendo la porta.

«Allora mi toccherà venire a vederti alla partita...dopo tutta questa scenata però vedi di non perdere»
«Ovvio! Per chi mi hai preso!»

Mucho imitò la voce del coach scherzando. Sanzu e il professore ridacchiarono.
La sera Sanzu venne dimesso e Nahoya e Mucho lo riaccompagnarono al college. Ognuno andò poi nei propri dormitori.
Sanzu si sdraiò sul letto e Mucho lo raggiunse.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐞 // 𝐌𝐮𝐜𝐡𝐨𝐱𝐒𝐚𝐧𝐳𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora