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Kenma' s pov

Era ormai passata mezz'ora, così decisi di raggiungere mia sorella e Kuroo al piano di sotto prima che potessero sfondare la porta.

Arrivato di sotto, lo sguardo di entrambi si rivolse a me.

"Allora? Hai pensato o riflettuto?"

"I-io...non lo so...non riesco a pensare lucidamente, scusate"

"Gattino, non scusarti ok? Mi basta sapere che non farai nulla di avventato"

Li guardai per un attimo negli occhi- che erano rossi e leggermente lucidi- nei quali scorsi tanta tristezza e preoccupazione. Loro stavano soffrendo per me...com'è, non volevo farli stare male e per colpa delle cazzate che facevo stavano di merda.

Sono veramente un pessimo fratello e fidanzato...

"Di qualcosa...ti prego" disse Kuroo sull'orlo del pianto.

"Scusate per farvi preoccupare in continuazione, cercherò di migliorare in futuro..." dissi guardandoli negli occhi dove vidi una luce di speranza accendersi.

Questo non vuol dire che non mi sarei tolto la vita, ma che avrei cercato di non farlo e di non farli preoccupare più di tanto.

Io davvero volevo essere felice, ma molte cose me lo impedivano...sembrava quasi che non me lo meritassi, e forse era davvero così. Ma avevo delle persone su cui fare affidamento adesso, con cui poter passare il tempo, con cui ridere, scherzare, ma anche piangere. Delle persone che mi possano consolare, far divertire, distrarre da tutto questo.

Ma ci sarebbero veramente riusciti? E soprattutto, io mi sarei veramente accettato per quello che ero?

Queste erano le principali domande che mi restavano in testa e su cui mi ero soffermato in quei minuti in camera mia per la maggior parte del tempo.

"Fratellino...se tu ce lo permetterai, noi vorremmo aiutarti. Faremo tutto il possibile per far si che tu rimanga con noi, ci stai?"

"I-io...non ne sono sicuro" li guardai entrambi titubante.

"Cercherò di farmi aiutare da voi però...vi voglio bene e mi sento in colpa per tutto il male che vi ho fatto...ma non posso dimenticare alcune cose. Però questa volta dico sul serio, voglio essere felice...o almeno voglio provarci..."

"Tranquillo, avrai tutto il tempi che desideri gattino...vieni qui su" mi incitò infine, con le lacrime agli occhi, ad andare da lui che allargava le braccia. Così piano mi avvicinai al mio ragazzo, mi sedetti sulle sue gambe e lo abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo.

"Sorellona, vieni qui pure tu" dissi io, invitando mia sorella ad unirsi all'abbraccio.

Così, non se lo fece ripetere due volte, che si fondò su di noi, quasi facendoci cadere.

Skip time

Passammo la mattinata fra le coccole, finché non si fece ora di pranzo. Kaede preparò del riso al curry, di cui io ne mangiai solo due cucchiai, poi dopo pranzo ci vedemmo un film, un horror per essere precisi. E soltanto al primo quarto d'ora, mi ero ritrovato con Kuroo attaccato al mio braccio che, per ogni singolo jumpscare, urlava.

La mia ragione di vita // KurokenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora