I Saltadune

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I Saltadune sono dei sauri  che vivono principalmente negli ambienti aridi e sabbiosi dei deserti.  Chiamati anche "Squali dei deserti" queste creature si spostano perlopiù in branchi composti da  sei o otto individui, di solito guidati da un maschio, cacciando qualsiasi cosa si muova. Possono misurare fino ai due metri di lunghezza, hanno il  corpo  ricoperto di squame giallo-marroni e il muso è tozzo e triangolare ma dotato di cento resistenti denti che si chiudono come una gabbia quando l'animale serra le fauci.
Le femmine sono distinte dai maschi per l'assenza della vistosa pinna dorsale, che serve come uno strumento per il corteggiamento.
Diversi studi ravvicinati  hanno dimostrato che queste creature sono in grado, letteralmente, di nuotare nella sabbia grazie ai movimenti ondulatori degli arti raggruppati contro i fianchi. Le loro tecniche di caccia si basano principalmente sulla collaborazione del branco: due femmine inizieranno l'inseguimento con la preda prescelta, solitamente malata o ferita, e la divideranno dal gruppo saltando da una duna all'altra. Dopodiché le femmine restanti la bloccheranno e la uccideranno, trascinando l'animale nella sabbia. Solitamente sono le femmine a cacciare ma se si tratta di prede più grosse anche il maschio parteciperà alla caccia.
In casi estremi praticheranno il cannibalismo.
Sono ovovivipari e raggiungono l'età adulta nei tre anni di età.
I Saltadune di Deserto Funesto sono dotati di una corazza ossea che li protegge dai venti letali e due lunghe lame ossee che permette loro di infrangere la dura corazza delle Sardine di sabbia.

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