«Come ti chiami, cara?» mi chiede.
«Credo che lei lo sappia già» rispondo, senza peli sulla lingua. Non sono una bambina, non mi va di essere presa in giro proprio ora.
«Ah..» vedo lo stupore nella sua faccia. Sicuramente non si aspettava una risposta del genere.
«Sono sicura che queste sedute mi aiuteranno, ma non voglio essere trattata come una neonata» spiego.
«Capisco. Non ti preoccupare. Non ci sono molti anni che ci dividono, quindi vedi queste sedute come delle semplici chiacchierate con un tuo amico.»
«E così saranno.» Mi scruta con i suoi occhioni verdi, inclina la testa da un lato. Chissà cosa starà pensando.
Il fatto che lui sia molto giovane ora non mi mette più in imbarazzo. Con le persone di quasi la mia età sono più decisa e forte.
«Inizia a parlarmi di ciò che vuoi» mi dice con gentilezza.
«I miei genitori spendono non so quanti soldi per questa cura e io non voglio sprecarli stando qui a raccontarle di quando mio fratello mi rubava le bambole.» rispondo, ferma.
«Vuoi andare dritto al dunque? Tua madre non mi ha detto molto riguardo alla tua storia, anzi, non mi ha detto niente. Ha solo prenotato una visita.» dice l'affascinante dottore.
«Essendo una cosa successa recentemente... praticamente ieri, non avrà avuto tempo, credo»
«Cosa è successo ieri? E ti prego, diamoci del tu» mi chiede.
«Okay, andiamo dritto al dunque.» dico, e inizio a ricordare e a dire cosa è successo nelle ultime 48 ore.
«Ho conosciuto un ragazzo su un sito. Mi sono innamorata per la prima volta. Abbiamo passato pochi ma bellissimi e intensi momenti. Ho scoperto poi che lui è un pluriomicida, lui mi ha rapita, legata e stuprata. Mi ha fatto molto male.» tutto d'un fiato.
«Come hai scoperto che lui fosse un killer?» chiede Lloyd.
«Ieri mi ha portato sulle rive di un fiume, ci siamo baciati.. abbiamo fatto una passeggiata ed io ho trovato un cadavere squartato fra i cespugli, proprio come è successo all'altra ragazza di recente, Mary Jane. Lui ha iniziato ad entrare nel panico, ad innervosirsi.. L'ho capito. Ora che ci penso, molti sono gli indizi a cui non ho dato conto. Conosceva molti termini riguardanti l'omicidio, molti metodi.. Il suo nickname sul sito era "oliverpyscho" avrei dovuto capirlo subito che era uno psicopatico, che stupida.» dico, pensierosa.
«E come ti sei sentita?»
«La solita domanda da psicologi, eh?»
Lui alza un sopracciglio. L'ho preso di sprovvista di nuovo.
«Visto che questa è una chiacchierata con un amico.. Si comporti, anzi, comportati da tale. Chiedimi cosa ti senti di chiedere. Non pensare al programma della terapia. Dimmi cosa pensi.» gli dico, appoggiandomi sulle ginocchia.
Lui si alza e vedo il suo corpo atletico, nascosto da un abbigliamento da dottore senza camice. Si siede affianco a me, sento il suo profumo di acqua di colonia. Da vicino i suoi occhi sono ancora più verdi e penetranti.
«Penso che tu per aver vissuto tutto questo solo ieri ed essere qui, ora, a raccontarmelo.. Beh, penso che tu sia una persona forte, risoluta, decisa. Stai affrontando questa seduta benissimo.» mi dice, con voce un po' roca. «Ti ammiro.» conclude.
«Mi sono sentita usata, inutile, vuota» dico.
«E invece sembra che tu sia impassibile. Non frenare le tue emozioni. Non tenerle dentro, sfogati» si avvicina ancora di più Ethan.
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Just a game.
Mistero / ThrillerIl vero amore può nascere su internet e poi diventare malatamente ossessivo? Ecco la storia di due ragazzi che si conoscono su un social network, ma lui nasconde un segreto che farà rabbrividire Ellie, diciassettenne inglese giovane e inesperta.