Sono sull'orlo della pazzia. Mi stringo le braccia.
«Aiuto! Aiuto! Aiuto!» non riesco a dire altro.
Audrey mi prende fra le braccia e mi tiene stretta.
«Non ti preoccupare, stai calma, ci sono io con te» cerca di tranquillizzarmi
«Mi ha fatto del male» piagnucolo.
Il padre di Audrey sfreccia fra le corsie, per non so quanto tempo, non me ne rendo conto. Nella mia testa sento solo delle voci che mi stanno facendo male
Arriviamo davanti casa mia, ma io sono crollata su Audrey e non mi sento i muscoli. Non rispondono al mio comando.
«Aud, aiutami...» le chiedo.
corre suo padre, che ci apre la portiera e mi aiuta a scendere prendendomi in braccio sulle sue spalle.
Come ha fatto Oliver. Qualche ora prima. Ho come un deja-vu e mi sento di nuovo male.
«No! Fammi scendere!» lo prendo a pugni sulla schiena. Lui non mi ascolta e bussa alla porta di casa. Apre mia madre
«Che cosa è successo!? Ellie! Oh Dio!» urla.
«mamma, mamma..» il signor Mandica mi posa sul divano, sono tremolante.
Riesco a sedermi, mia madre si siede affianco a me e Audrey e suo padre sull'altra poltrona, preoccupati.
«Devo chiamare un'ambulanza?» chiede Audrey.
«No, no..» rispondo io. Effettivamente non ho bisogno di un'ambulanza, ma solo che Oliver paghi tutto ciò che ha fatto a me e alle altre ragazze.
«Che è successo? Dimmi tutto, ora!» mi dice mia madre con tono autoritario.
«Oliver mi ha violentata» vedo negli occhi di tutti della confusione
«Cosa? Chi cazzo è Oliver? Chiama subito tuo padre!» dice mamma.
Il padre di Audrey si affretta a chiamare mio padre, ma si allontana e non capisco cosa dice, ma non deve avergli raccontato niente visto che la chiamata dura poco.
Mia mamma nota il mio stato d'animo e decide di non darmi addosso con domande con un tono autoritario.
«Vado a fare del thè per tutti» e lascia e Audrey da sole, mentre il signor Mandica va a fumare fuori.
Audrey mi fissa. So che vuole spiegazioni.
Mi appoggio allo schienale del divano e con un filo di voce le racconto:
«Era l'unico che mi ascoltava, mi faceva ridere, mi faceva sentire importante. Eravamo in sintonia. Ci siamo baciati ed è stato bellissimo, ma poi...» riprendo fiato.
«Ma poi?» chiede Audrey
«Ma poi ho trovato un cadavere sulle sponde di un fiume. Lui ha iniziato a comportarsi in modo strano e mi ha aggredita, legandomi e imbavagliandomi. Lui ha ucciso Mary Jane e le altre ragazze scomparse.» mi scende una lacrima.
Audrey non parla e quindi continuo a spiegare «Mi ha messa nel suo bagagliaio e mi ha portata nel suo appartamento, dove mi ha legata sul letto e poi stuprata. Ma poi sono riuscita a scappare mentre mi faceva un bagno, ecco perché sono in queste condizioni. È stato bruttissimo.»
«Ommioddio..» esclama mia madre da dietro di me, sento un tonfo. Aveva sentito tutto e le tazze da thè le sono cadute da mano. Si porta le mani alla bocca e inizia a piangere.

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Just a game.
Misteri / ThrillerIl vero amore può nascere su internet e poi diventare malatamente ossessivo? Ecco la storia di due ragazzi che si conoscono su un social network, ma lui nasconde un segreto che farà rabbrividire Ellie, diciassettenne inglese giovane e inesperta.