Unexpected.

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È sabato e come sempre mi sveglio tardi. Mia madre sposta la tenda di camera mia per far entrare la luce e svegliarmi, ma io non voglio.

Dopo aver farfugliato qualcosa contro mia madre e visto che era troppo tardi per fare colazione ma troppo presto per pranzare, accendo il mio cellulare e lo collego al mio sito.

Ho un messaggio:

"@oliverpsycho buongiorno splendore, ecco una mia foto per te, spero ti aiuti a cominciare bene la giornata:) -immagine-"

La conversazione fra noi due è stata veramente intensa ieri sera e lui è.. veramente magnifico, non solo esteriormente.

Non rispondo, ma mi preparo per fare un po' di jogging e scaricare tutta la pesantezza della settimana appena trascorsa.

Saluto mamma e papà che stanno per uscire ed esco di casa in canotta e pantaloncini e inizio a correre. Infilo le cuffie del mio IPod e ascolto le mie canzoni preferite, iniziando da una dei 30 Seconds to Mars.

Arrivata a Graves Park, noto che è quasi vuoto. La notizia che uno squartatore si aggiri nei dintorni deve aver davvero messo paura a tutti.

Mi siedo su una delle numerose panchine vuote e mando una foto ad Oliver del paesaggio, in cui si vedono soltanto una parte delle mie gambe.

"@elliewho -immagine- buongiorno:)"

"@oliverpsycho 'giorno. Ma quello è Graves Park?"

"@elliewho esattamente. Sono qui a fare jogging."

"@oliverpsycho aspetta"

Non sapevo cosa significasse quel messaggio. Che dovevo aspettare?

Rimango sulla panchina un altro po' per riposarmi, quando sento qualcuno camminare alle mie spalle. Mi giro e..

..c'è Oliver. In tutta la sua bellezza, con tutti i suoi tatuaggi e i suoi occhi color nocciola che sfumano in un quasi verde intorno alla pupilla. Mi aveva ipnotizzata.

«Tu devi essere Ellie.»

La sua voce. Qualcosa di possente e mascolino.

«c-ciao» riesco a balbettare. Ho un aspetto orrendo. Ho raccolto i miei capelli lunghi e ribelli in una coda e sono sudata dalla testa ai piedi. Lui invece è stupendo, come nelle foto.

Si avvicina e come se fossimo in chat, iniziamo a parlare senza problemi, senza imbarazzo.

«Non ho fatto altro che pensare a te» dice ad un tratto.

Ecco che ora diventa tutto imbarazzante. Non so cosa rispondere, sono senza parole.

«Ora dovrei andare a casa.. ho bisogno urgentemente di una doccia» riesco a dire.

«Sei venuta a piedi fin qui?» chiede.

«beh..si»

«Sarai stanca, ti do un passaggio.»

Accetto il suo invito, non ho proprio voglia di tornare a casa dopo tutta questa scarica di adrenalina.

Gli spiego dove abito, parliamo un po' della mia vita..

«Ho un padre poliziotto e quindi molto autoritario, anche se da quando è scomparsa..cioè, morta Mary Jane è sempre a lavoro.Vuole davvero trovare il colpevole, non conoscevo lei personalmente, ma era una ragazza abbastanza popolare a scuola. Una cosa mi incuriosisce..cos'è un Glasgow Smile? In TV non hanno spiegato niente e mio padre si rifiuta di dirmelo. Non tutti sono esperti in queste cose.»

Lui apre la bocca, sta per parlare ma esita. Poi mi spiega: «È un taglio che si prolunga dai lati della bocca fino alle orecchie quasi.È come tagliare il viso in due orizzontalmente. Come un grande sorriso, uno eterno.»

«Di certo non è un bel modo di morire»

Lui non commenta la mia frase ed arriviamo di fronte casa mia. Mio padre è a lavoro e mio fratello anche. Quando poi scopro che anche mia madre non è in casa, realizzo di essere chiusa fuori. Che stupida.

Ricordo che Brandon però abbia messo una chiave di riserva in casi come questi, dopo aver cercato, sempre sotto gli occhi di Oliver, trovo la chiave e mentre sto per aprire la porta chiedo ad Oliver se vorrebbe entrare con me.

«Mi piacerebbe molto.» dice con aria maliziosa.

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